mio figlio mi ha confessato da tre giorni di aver avuto effusioni spinte con un suo coetaneo (10 anni). con grande calma lo sto rasserenando. provo a dire che è normale la curiosità, ma l'intimità deve essere privata, almeno per ora.
sono due sere che piange il bambino va in classe con lui, vuole dimenticare
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10 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Carlo,
comprendo la sua preoccupazione. Forse a suo figlio potrebbe giovare avere uno spazio per comprendere ed elaborare quanto é successo, in primo luogo con voi genitori, in un atteggiamento aperto e non giudicante, in secondo luogo, se lo ritenete opportuno, con un terapeuta.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
11 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Carlo,
le reazioni di suo figlio meritano un approfondimento allo scopo di comprendere come abbia vissuto quelli che rientrano in giochi di conoscenza a quell'età. Questo può avvenire attraverso un suo ascolto non giudicante ma rassicurante oppure attraverso il supporto di uno psicologo dell'età infantile (qualora lei percepisca che suo figlio non riesce ad esprimersi completamente con i genitori).
Cordiali saluti
Dott.ssa Barbara Testa - Como
11 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Carlo, se suo figlio piange e non riesce a superare quello che rientra nei normali giochi di conoscenza a quell'età, forse si è sentito in qualche modo costretto a partecipare. E' sicuro che le abbia detto tutto? non forzi la situazione e magari cerchi di svagarlo andando fuori una giornata, magari per una gita e parlando d'altro. Forse uscirà fuori qualcos'altro. Non dimentichiamo che i bambini vivono queste esperienze con grandi sensi di colpa, ma quando c'è qualche forzatura. Indaghi ma stia sereno con su figlio! in caso faccia qualche colloquio con uno psicologo dell'età infantile che potrà indirizzarla. Auguri dr. Annalisa Lo Monaco
10 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima amica, penso che suo figlio debba essere aiutato a tirar fuori quello che ha effettivamente vissuto per stigmatizarlo e capire che cosa ha rappresentato e rappresenta per lui.
Sono a vostra disposizione, non esitare a scrivermi.
Cari saluti.
Dott.essa Barbara De Luca
