Salve, sono una donna di 35 anni, incinta a termine. Mio marito ha 10 anni più di me, e abbiamo un’altra figlia di 8 anni.
Il mio dubbio è questo: dalla nascita di nostra figlia abbiamo attraversato momenti difficili soprattutto dal punto di vista lavorativo/economico. Problemi ormai risolti da svariato tempo. Ebbene, questi problemi di sono riflessi sulla nostra vita sessuale: per farla breve io sono un po’ stanca della nostra routine, vorrei che tornassero ad esserci contatto fisico fine a se stesso (non necessariamente finalizzato ad un rapporto), proposte diverse (all’inizio della nostra storia lui era abbastanza intraprendente), nuove esperienze (sempre tra noi due).
Lui però sostiene che le cose col tempo cambiano (e questo lo comprendo, ma perché devono cambiare in negativo?!).
Mi ha detto che il sesso orale è una cosa che “in generale non preferisce”, ma lo fa per me. Che non propone più (da fidanzati me lo chiese all’inizio ed io rifiutai per pudore) il sesso anale “per proteggermi” (da cosa di preciso?!). E comunque alla fine non ho atteso che lo proponesse lui, ma l’ho proposto io, senza risultati.
Aiutatemi a comprendere.
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17 NOV 2022
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Voci di corridoio raccontano che quando un uomo vede la compagna partorire gli passino tutte le voglie. Ora, lei sta anche per avere un bambino, e magari lui la considera più mamma che seduttrice.
E se dopo questa seconda gravidanza contattaste insieme un collega sessuologo e ricominciaste a divertirvi molto?
28 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Kitty87, innanzitutto grazie per la condivisione. Capisco la situazione, e comprendo i suoi dubbi e perplessità al riguardo. Avete mai pensato a rivolgervi ad un terapeuta di coppia? potrebbe aiutarvi parlare con uno specialista, in modo da approfondire le motivazioni sottostanti la difficoltà intima del momento.
Resto a disposizione,
AV
27 OTT 2022
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Buongiorno Kitty, da ciò che descrive credo proprio che lei e suo marito dobbiate rinegoziare un nuovo modo di stare insieme. Mi chiedo anche se queste sue preoccupazioni si siano accese adesso che è in gravidanza come riattivazione di una dinamica precedentemente esperita. Com'è cambiata la vostra vita di coppia con l'ingresso in famiglia della vostra prima figlia?Lei descrive una serie di inibizioni che si sono pian piano strutturate nel tempo a causa di una serie contingente di eventi che hanno interessato il vostro nucleo familiare per questo motivo sarebbe necessario capire cosa di preciso le ha innescate in modo da elaborare quei processi e smantellare gli aspetti patogeni.
Una terapia di coppia sarebbe opportuna per fare questo lavoro insieme a suo marito e allo stesso tempo avere la possibilità di concentrarvi sulle dinamiche del vostro qui ed ora cercando un miglior incastro dei vostri bisogni. Mi rendo disponibile anche on line qualora vogliate cominciare questo cammino.
La saluto affettuosamente.
Dottoressa Teresa De Magistris
27 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Kitty, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL