La mia situazione è un pò complicata. Sono fidanzata e convivo da qualche anno in una nuova città per motivi di studio. In questi anni abbiamo entrambi stretto amicizia con diversi colleghi, io ho legato particolarmente con un collega del mio ragazzo. Tra di noi c'è una grande complicità, abbiamo molte cose in comune ci sosteniamo a vicenda, parliamo di tutto, non abbiamo alcun tabù. Quest'estate per motivi di lavoro, sono rimasta in città da sola (il mio ragazzo è andato via, il nostro amico si è trattenuto per più tempo). Lui in più occasioni, complice l'alcool e l'assenza del mio ragazzo, mi ha stuzzicata, non in maniera pressante, ma era chiaro che almeno da parte sua ci fosse un'attrazione sessuale nei miei confronti. Mi sono lasciata un pò trasportare, e alla fine anche io ho cominciato a notare che tra di noi stava nascendo un'attrazione fisica forte. Una sera, ubriachi, ho dormito a casa sua. A parte qualche abbraccio a letto, non è accaduto niente. Lui all'epoca mi disse che nonostante la tentazione fosse forte, non poteva cedere perchè la situazione era chiaramente complicata, che nonostante volesse non avrebbe mai fatto nulla con me. Qualche settimana fa questo amico è venuto a star da me per qualche giorno. Ogni volta che andavamo a letto continuavamo con questi abbracci, carezze, coccole (questa volta da sobri). Se vedevamo un film, o la tv, altrettanto. Era sempre però limitato nel toccarmi, mi stuzzicava e poi di ritirava. Con il passare dei giorni le coccole sono diventate un pò più intime, fino a quando (il giorno in cui è andato via) abbiamo fatto sesso. La carica sessuale che si era creata in quei giorni era esplosa. Non capisco lui, per giorni mi dice che vorrebbe ma non può, poi comincia a stuzzicarmi, poi prende l'iniziativa per avere un rapporto sessuale. Lui mi ha detto che la sua era semplice attrazione fisica e curiosità. Però allo stesso tempo, durante l'atto, non mi ha mai baciata perchè diceva di trovare il bacio più intimo del sesso e aveva addirittura paura di baciarmi. Premetto che il nostro rapporto non è cambiato, continuiamo ad essere grandi amici, senza imbarazzi o difficoltà. Solo per qualche giorno lui si era allontanato da me perchè (sue parole) voleva sfuggire dalla situazione perchè era un pò spaventato. Ora è tornato tutto come prima, lui si è rifatto vivo, ci sentiamo tutti i giorni, come se nulla fosse accaduto. Cosa gli passa per la testa? Ha fatto tutto lui, lui mi ha stuzzicata, mi ha provocata, mi ha rassicurata che non ci fosse un interesse che andasse al di la dell'amicizia e dell'attrazione fisica. Io semplicemente sono stata al suo gioco. Eppure io lo trovo molto ambiguo. Ho un pò il timore che lui possa provare altro per me, che forse non voglia ammetterlo dato che sono fidanzata con un suo amico, e dato che io stessa sono sua amica. Non so se quel che è successo fortificherà la nostra amicizia o la rovinerà. E soprattutto non so in che modo comportarmi con lui per far si che nulla cambi tra di noi.
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20 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Eloise,
dal suo racconto emerge il suo senso di confusione e di preoccupazione.
Questi suoi vissuti possono essere attribuiti a quanto sta succedendo in lei rispetto al suo amico; si tratta di qualcosa che forse le crea un po' di allarme, forse per i cambiamenti che potrebbe portare nella sua vita e nelle sue relazioni. Così può risultarle difficile capire se tra lei e il suo amico ci può essere qualcosa di più, quasi vivendo questo vostro rapporto come un momento sospeso ed estraneo a sè e alla sua vita quotidiana.
Spesso può succedere che in certe fasi di cambiamento, come quella che lei sta vivendo, in una nuova città, con nuovi amici e colleghi, vengano rimesse in discussione quelle che sembravano sicurezze.
Forse è il momento per fermarsi a riflettere su questo momento, su di sè e sulle sue relazioni. Potrebbe essere l'occasione per raggiungere importanti consapevolezze.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Barbara Furlano
Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia Clinica - Asti
21 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Eloise,
Da quanto scrive salta alla vista la mancanza di riferimenti sulla relazione con suo fidanzato, ha centrato tutto il racconto sulla situazione con questo suo amico e mancano anche i pezzi su come sta lei emotivamente in queste varie relazioni.
Mi viene da invitarla a pensare di più a sé stessa. In questo momento come si trova con suo fidanzato, cosa va bene cosa non va cosi tanto bene, com’è il vostro rapporto di fiducia, di confidenza, di dialogo, a livello sessuale e di complicità?
Faccia un resoconto personale e privato su questa relazione e successivamente sull’altra.
Sono dati importanti che la aiuteranno a capire come vuole comportarsi con l’uno e con l’altro.
Sono d’accordo con gli altri miei colleghi, la responsabilità non la può dare soltanto al suo amico perché “lo stare al gioco” è comunque una scelta che lei ha fatto, e si dovrebbe chiedere, cosa voglio e cosa mi aspetto di queste situazioni?
Se in questo processo di analisi personale ha bisogno di aiuto non dubiti a contattare e iniziare un percorso di sostegno psicologo che la possa aiutare nello scoprire veramente sé stessa, i suoi bisogni, necessità e desideri.
Rimango disponibile nel caso di dubbi,
un cordiale saluto
Dott.ssa P.Dorado, psicologa di famiglia e di coppia (Como)
21 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Eloise, a me, sinceramente, non sembra di vedere tutta questa confusione, in entrambi, così come lei la racconta. Non si è trattato di un qualcosa di improvviso ed esploso da un giorno all'altro. Vi siete "stuzzicati" per svariato tempo e siete rimasti ad un livello di pre-sesso sia per gioco eccitante che, forse, per sensi di colpa nei confronti del suo ragazzo. Sappiamo che, nelle relazioni, ognuno ci mette i suoi "pezzi" (motivazioni, desideri, emozioni, strategie, etc.), dunque il suo tentativo di responsabilizzare maggiormente l'amico, almeno per me, non le è utile. Dovrebbe cercare, invece, di riflettere sul perché, per vario tempo, lei abbia seguito i desiderata dell'altro, quali siano le sue motivazioni emotive, cosa abbia questa persona che, forse, manchi al suo ragazzo. Insomma, io sposterei il focus dell'attenzione dall'amico a lei, cercando di capire i perché per poi concentrarsi su come comportarsi in futuro. Infine, la invito a ricordarsi se, nel suo passato, le siano accadute cose simili; come l'avvicinarsi emotivamente una persona (amico, ragazzo, parente, etc) e, contemporaneamente, raggiunta tale vicinanza relazionale, cercare qualcun altro. Se così fosse, si potrebbe pensare (ma siamo sul campo di ipotesi virtuali, quindi molto inattendibili) ad alcune difficoltà a gestire rapporti/relazioni intime (anche amicali o parentali) per timore di qualcosa, o per il senso di incapacità a capire "come si fa" a stare vicino, affettivamente, a qualcuno. O, forse, ci sono anche altre ragioni e sono proprio queste le cause del suo attuale malessere, che lei dovrebbe approfondire.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
21 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Eloise,
lei parla di ambiguità di questo suo amico ma se è stata al suo gioco non può tirarsi fuori e deve considerare di essersi comportata in modo altrettanto ambiguo.
Lei ha le idee un pò confuse su cosa sia l'amicizia mentre lui dà più l'idea di essersi comportato in modo dissociato, falso e predatorio consumando un rapporto sessuale con lei senza baciarla perchè il contatto del bacio sarebbe più intimo del contatto sessuale.
In tutto ciò sarebbe da capire qual'è il ruolo del suo fidanzato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico.-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
