Quasi 25 anni insieme, 2 figlie di 22 e 15, un' azienda costruita in 2 e dopo anni di fatiche ed incomprensioni mio marito mi ha comunicato di non amarmi più, non un semplice disagio ,un momento difficile da affrontare ma la fine, come capire se stare vicini e tentare di nuovo può aiutare o invece arrendersi è la scelta migliore? Da parte mia c'è ancora amore, nonostante la sofferenza, ma non posso accettare il dolore di dormire accanto ad un uomo che mi ha espressamente detto di non voler più provare a risaldare un rapporto con una donna che non gli interessa più.
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5 APR 2013
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Cara Alessandra,
per poter recuperare un rapporto solitamente è necessario avere un minimo di motivazione da parte di entrambi: e per questo esistono le terapie di coppia. Tuttavia mi sembra di capire che suo marito non ne voglia sapere. Credo che sia importante che parta da se stessa perché merita di amarsi prima ancora di essere amata. Forse potrebbe esserLe utile comunque in questo periodo di difficoltà chiedere un sostegno a un professionista della sua zona.
8 APR 2013
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Cara Alessandra, deve essere profondamente doloroso ciò che le sta accadendo e purtroppo la cura rapida e risolutiva per questo dolore non c'è, così come non c'è una soluzione o un marchingegno che ci possa far modificare il corso degli eventi. Cosa possiamo fare allora in questi casi? Possiamo prenderci cura di noi stessi, dei nostri affetti, possiamo darci il tempo di cui la nostra anima necessita per elaborare, comprendere, pacificarsi. Possiamo rinascere. Per fare tutto ciò può essere di fondamentale aiuto farsi accompagnare in un percorso da uno "specialista dell'anima". Possiamo regalarci anche questo. Un caro augurio. Dott.ssa S. Orlandini, Torino
8 APR 2013
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Gentile signora Alessandra,
da una parte la sofferenza psicologica della "fine di un amore" che non per tutti e facile metabolizzare da soli, comunque è necessario (o da soli o con lo specialista psicoterapeuta) riuscire nel breve rielaborare quanto successo solamente per vivere meglio nonostante tutto quanto cui rimane ancora da vivere senza il marito. Dall'altra parte si può considerare anche il caso di poter ricevere un risarcimento (o comunque ottenere un qualche vantaggio personale) per il danno psicologico subito: questo intervento interessante è di pertinenza alla figura professionale dello psicologo legale (meglio se in possesso di perfezionamenti scientifici universitari e anche iscrizione all'Albo del tribunale come consulente o perito del giudice oppure alla CCIAA).
dr paolo zucconi. psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine
5 APR 2013
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Buongiorno gentile Alessandra,
comprendo il suo dolore ma è importante che Lei si prenda il tempo necessario per elaborare cosa sta succedendo nel suo matrimonio senza aspettare che sia suo marito a dettare le condizioni su una eventuale separazione. Dunque richieda una consulenza psicologica con uno psicologo psicoterapeuta nella sua città per valutare attentamente le sue risorse ed eventualmente iniziare un percorso di sostegno psicologico. Se è di Roma, resto a disposizione per un incontro che potrà giovarle nel fare chiarezza.
Cordialmente
5 APR 2013
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Cara Alessandra,
spero che abbia visto il film "Il nemico nel mio letto". Più o meno la situazione è questa, solo che qui c'è amore - ma da parte sua soltanto purtroppo. Dovrebbe studiare la situazione della sua vita adesso e rendersene conto se c'è la speranza per un matrimonio che probabilmente è finto da tanto. "25 anni non sono tanti per non amarsi più si guardi intorno cara Alessandra, eventualmente ce un altra ragione per il discorso onesto di suo marito. Poi a nessuno piacerebbe avere acanto un "albero di natele". La scelta è sua Alessandra ognuno ha il diritto di dignità, libertà e tranquillità.
5 APR 2013
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Gentile Alessandra,
la situazione è complicata e dolorosa. La cosa migliore sarebbe consultare uno psicologo di coppia, se suo marito è disposto al percorso. Altrimenti può consultarlo per se stessa, al fine di chiarire se continuare a lottare è ciò che veramente desidera.
Cordialmente
Cristina Mencacci