7 SET 2015
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Buonasera, vorrei scusarmi per lo sfogo. Sono stata molto istintiva nello scrivere. Il dolore che provavo era autentico, però temevo che un impulso di questo tipo portasse Voi professionisti ad "accusarmi". Invece ho trovato molte risposte positive e di questo Vi ringrazio.
Vorrei scrivere meglio ciò che è accaduto tra noi.
Tutto "inizia" con uno squillo su Whatsapp. Non conosco il numero. Perciò lo salvo nel vano tentativo di riconoscere dalla foto chi possa essere. Dopo 3 giorni scopro che è la moglie del mio ex uomo sposato.
Non essendone sicura mando un messaggio garbato in cui chiedo il motivo della telefonata. Mi viene risposto che ha sbagliato numero. Mmmm..poco probabile visto che su Whtasap si telefona ai contatti già esistenti nella rubrica. Però lascio correre.
Faccio due calcoli e mi convinco che a visualizzare il mio profilo LinkedIn (come avevo scritto in un altro post) sia stata lei e non lui.
Vuoi la rabbia, vuoi la debolezza..mando un messaggio altrettanto pacato a lui in cui lo prego di cancellare il mio numero dalla rubrica di sua moglie. Gli faccio notare anche che usa il suo profilo LinkedIn per visualizzarmi e farmi credere che sia lui.
Si scusa, dicendo che gli dispiace molto e spera non capiti più.
Alla sera mi arriva un papiro di mess da lui, in cui mi racconta che le ha parlato, ma lei ha provato a girare la frittata a suo favore, e lui non le crede. Si è rifiutato di chiamarmi davanti a lei sotto sua richiesta, e mi avvisa che teme possa farlo lei.
Stamattina rispondo un pò meno diplomatica, facendogli notare che io, se avessi voluto parlare con lei, lo avrei fatto molto tempo fa. Aggiungo che quando si è trattato del mio dolore, nessuno ha chiesto la mia opinione a riguardo. Un pò stizzito anche lui, mi scrive che non vuole che io faccia da tramite tra loro due, ma di fare quello che credo in caso in cui lei chiamasse. E ribadisce ancora le scuse.
Mi sono sentita male, così ho voluto che ci sentissimo al tel. Mi ha chiamata ed aveva già cambiato tono.
Sono riuscita finalmente a togliermi qualche sassolino dalla scarpa. Lui, per l'ennesima volta, mi ha chiesto scusa, affermando...udite udite... di essere un uomo senza palle. Perchè, se le avesse avute, avrebbe lasciato la moglie e si sarebbe messo con me. Ma è ,di nuovo, un senza palle. Non vuole però rompere un matrimonio perchè, un domani , mettendosi con me, potrebbe ripresentarsi lo stesso problema e non vorrebbe fare lo stesso, oppure capitare a lui di essere lasciato. In poche parole, per come la vedo io, ha intenzione di lottare fino all'ultimo.
La storia della moglie è nata perchè lui, guardando spesso le mie foto, ha fatto insospettire lei, al punto da cancellargli il mio num dalla rubrica e cercando, invano, di capire chi fossi.
Mi dice che, anche se sono 8mesi che non ci vediamo, mi pensa. E che quando lo fa, gli viene il groppone in gola e sa solo lui cosa prova (o pensa) e se non si è lasciato troppo andare con me, è per paura. Ha sbagliato a non andare oltre il mio atteggiamento che, a suo dire, lo fa "intimorire" e che sarebbe stato doveroso (incalzato anche da me, ammetto), da parte sua, dirmi almeno due parole quando ho deciso di chiudere. Ma per carattere (senza palle, aggiungo anch'io) non l'ha mai fatto.
Non ha mai pensato male di me, anzi, quando parla con me si trova bene e gli fa piacere che ci siamo sentiti.
Andando un pò oltre, mi ha chiesto quando entrerò a lavorare e , scoperta la mia nuova attività individuale, era felice. Mi ha dato un pò di conforto/coraggio/consigli..(non che ne avessi bisogno a dire il vero), ma penso l'abbia fatto perchè a lui fa star male il fatto di non lavorare più da automono.
In ultimo vorrebbe passare davanti al mio ufficio per vedermi e ogni tanto, se vorrò, mi chiamarmi.
Venerdì scorso mi manda una serie di messaggi, un cui si congratula con me per il nuovo lavoro, incoraggiandomi a non mollare mai perchè, essendo brava, sicuramente ce la farò ad ottenere i risultati programmati.
Mi parla di suo padre che sta male e che la situazione lo rende parecchio triste. Cambiando discorso mi ricorda di una mia foto fatta da un'Azienda esterna al nostro posto di lavoro e mi dice che, una volta vista, l'ha voluta conservare. Lunedì, dopo la mia richiesta, avrebbe dovuto spedirmela per email.
Dopo un'ora di messaggi, gli scrivo che l'avrei lasciato lavorare in pace. Si scusa di avermi disturbato con tutti quei messaggi, ma quando mi sente gli fa piacere. In aggiunta, se dovessi invitarlo a vederci, lui accetterebbe.
Dopo tutte queste belle parole, sparisce. I primi giorni non ci facevo troppo caso, mentre ora ne soffro. Rileggo i suoi messaggi per capire se "tra le righe" mi fosse sfuggito qualcosa. Inizio a pensare che lo faccia per lo stesso motivo per cui non ha lasciato la moglie, ovvero perchè è un senza palle, che sente una persona (me) di cui non gli importa, anzi, di cui magari prova schifo, solo perchè ha paura (immotivata), di dirmi le cose come stanno realmente.
Guardando la mia foto ha commentato dicendo che è "professionale" e ha notato che ho fatto crescere i capelli. Io da questo interpreto che non gli piacco più nemmeno fisicamente.
Non pensavo che mi sarei trovata al punto di mettere l'immagine di me stessa nelle mani di un'altra persona.
Cerco di interpretare ogni sua minima parola e questo mi fa perdere la lucidità. Non riconosco più la realtà dalla paura/paranoia.
Sono sicura che il problema non sia lui, ma io. E forse lui se n'è accorto ed è per questo che si è allontanato. Di mio, non sono una persona che si impone, anzi. Sparisco in silenzio. E forse è esattamente questo che dovrei fare, ancora...