Sento il bisogno di sentire il mio ex

Inviata da carlottadelfiume · 8 lug 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Il mio ex ed io siamo stati fidanzati per 5 anni e ci siamo lasciati da quasi 4. Ha fatto parte della mia vita per molti anni anche prima che ci mettessimo insieme e la nostra storia non è stata facile. L'ho lasciato io quando ho conosciuto il mio attuale compagno. Nei successivi due anni ci siamo sentiti sporadicamente, qualche messaggio. Ci siamo raccontanti le nostre nuove vite, i nostri pensieri, abbiamo ricordato il passato e c'era anche l'idea di vedersi per un caffè. Cosa mai avvenuta. Poi lui è sparito e quando ho provato a contattarlo io, ormai un anno fa, ha fatto rispondere alla sua nuova compagna. Ci sono rimasta molto male, lei ha ovviamente tutto il diritto di farlo, ma se fino a qualche settimana prima mi scrivevi e mi chiedevi di vederci, se ora hai cambiato idea puoi dirmelo tu stesso no? Non fai rispondere la tua compagna e mi fai passare per quella che chissà cosa cercava. Da quel momento non l'ho ovviamente più cercato e lui lo stesso. Però mi dispiace. Vorrei potergli chiedere come sta, poter scambiare due parole. Il tutto nel massimo rispetto delle nostre rispettive situazioni. Lui si è sposato ed aspetta un figlio, io mi sto per sposare. Giuro che non lo farei con nessun secondo fine. Perchè per quasi tutti è così assurdo pensare che due ex si possano sentire ogni tanto? Cosa c'è di sbagliato nel voler sapere come sta una persona che per anni ha fatto parte della tua vita? Sono io che ragiono male? Lui è stato il mio pilastro per anni, sa cose di me che nessuno sa, mi conosce sotto aspetti che nessun altro conosce, perchè non posso raccontargli la mia vita ogni tanto? Sono in difficoltà, non riesco a togliermi questo pensiero dalla testa. Sono mesi ormai, per un pò magari presa dalla routine non ci penso, ma se poi mi torna in mente non riesco a farlo andar via. Penso a quale scusa usare per scrivergli, ma la realtà è che non posso nascondermi dietro qualche scusa banale. Sarebbe ridicolo. O scrivo in sincerità o non lo faccio. Ma la sua/loro reazione mi spaventa.

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Miglior risposta 9 LUG 2022

Buongiorno Carlotta,
lei sta ponendo una questione molto interessante, quello della ridefinizione del rapporto tra due persone che hanno avuto una relazione. In generale sono dell’idea che due persone che hanno condiviso tanto e che si sono volute bene possono trovare il loro modo di continuare la loro passeggiata nella vita ritrovandosi ogni tanto l’uno al fianco dell’altra. A patto che ci sia chiarezza tra i due e comprensione da parte dei nuovi compagni che ormai fanno parte della vita di entrambi, e la loro comprensione dipende in gran parte dai sentimenti di chi si è lasciato. La compagna del suo ex si sarà sentita confusa come lei e minacciata.
Io leggo confusione nelle sue parole in merito ai sentimenti che lei prova per questa persona, e ci rimane giustamente male, credo perché non riesce ad essere chiara con sé stessa prima di tutto. Non escluderei che lei fa fatica ad andare avanti perché nel suo ex abbia riposto una serie di cose che hanno a che fare con se stessa, con la sua identità: come se facesse fatica a lasciare andare quella parte di sé che ha riposto nel suo ex. i partner, nel gioco di coppia, hanno anche il compito di fare da specchio e memoria di alcune parte di sé.
Dunque ci sono tanti attori in gioco in questo quadro che lei sta descrivendo, e reputo che possa capire meglio il copione confrontandosi con uno/a psicologo/a.

Dott.ssa Renata Pellegrini Psicologo a Napoli

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9 LUG 2022

Salve Carlotta, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa scelta possa essere importante per lei ed impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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