Buonasera,
Ho 27 anni e scrivo perché penso di avere dei problemi a relazionarmi con il mondo che mi circonda.
Sono di norma una persona introversa e riservata. Con gli estranei sono sempre impacciata e timida, e questo crea un muro tra me e tutte le persone che cercano un approccio con me. Io di mestiere sono tatuatrice, e non essere estroversa mi sta causando serie difficoltà con i colleghi.
Agli occhi delle persone sembro strana. Quando sto in mezzo alla gente estranea mi sembra di essere sempre osservata e giudicata per le mie reazioni.. divento rossa, balbetto. Quando mi cimento in un dialogo questo va sempre a morire perché mi metto sempre a pensare a quale potrebbe essere la cosa giusta da dire. I silenzi che calano mi pesano. I giudizi degli altri, che mi trovano "trattenuta" mi fanno stare male. Sto soffrendo di forte stress che mi ha causato un episodio di alopecia, facendomi sentire ancora più inadatta, inappropriata, a disagio. Mai all'altezza. Soffro di insonnia. Ho episodi frequenti di rabbia e cinismo intensi che sfogo prendendomela con i familiari o con il mio fidanzato, seguiti da disperazione e tanti pianti. A casa ho gravi problemi economici e lavoro solo io. Ho una sorella maggiore all'estero con un marito e 3 figli, la più piccola è incinta e sta per sposarsi e io, la media, sono ancora a casa con i miei genitori, che dipendono da me. Spesso mi fanno stare male dicendomi che rimarrò senza in compagno e non farò mai figli. Lo dicono scherzando, ma feriscono, e sanno di farlo. Io sto bene solo quando evado per disegnare, leggere o guardare un film da sola. Cosa devo fare? In cosa non vado bene?
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17 FEB 2017
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Cara Ottavia, non tutti possono essere socievoli e portati ai rapporti sociali. Ma un minimo di disimpegno bisogna averlo. Ti consiglio di intraprendere un percorso terapeutico. Se hai problemi economici puoi rivolgerti presso una struttura pubblica. Non dici come va con il tuo fidanzato! In ogni caso affidati con fiducia, supportata anche dal tuo,ragazzo. Un percorso di sostegno ti farà acquistare fiducia in te stessa aiutandoti, con il tempo, ad acquisire libertà e indipendenza anche dai tuoi. Auguri dr. Annalisa Lo Monaco
21 APR 2017
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Cara Ottavia,
mi sembra che quando ti rivolgi al tuo mondo interiore tutto rimane in equilibrio ma quando entri in contatto con quello esterno e con gli altri ti sembra di non possedere il codice per interpretare quello che accade: cos'è giusto fare o dire, come essere o stare. In questo senso, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a trovare quel codice, come quando si impara una lingua straniera o si conosce una cultura diversa dalla propria, senza rinunciare ad essere come sei. Anche introversa, perchè no?
17 FEB 2017
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Cara Ottavia,
il tuo post rivela una fluidità nella scrittura e nel pensiero, coerenza, chiarezza espositiva e questo dovrebbe dimostrarti che hai in te tutto ciò che serve per trovare il giusto equilibrio con l'esterno. Hai probabilmente bisogno di incanalarlo in modo funzionale e di apprendere come gestire meglio le emozioni, senza stravolgere il tuo modo di essere, senza essere ciò che non sei. Un supporto psicologico potrebbe darti una mano. Pensaci.
17 FEB 2017
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Carissima, la mancanza di socievolezza non è una grossa mancanza. Le persone introverse e timide hanno una loro personalità come gli altri e stanno bene così. Il problema nasce quando questa diviene invalididante, ovvero, non ci consente di fare la nostre cose, di avere dei rapporti con le persone o di vivere la nostra vita serenamente. Alla base della sua situazione vi potrebbe essere un disturbo di tipo ansioso che porta ad rvitamento. Sarebbe opportuno indagarlo con qualche seduta per poi poterlo superare. Resto a disposizione.
Dott.sa Barbara De Luca