Senso del dovere e felicità, come scegliere?

Inviata da Gio · 20 ago 2021

Buongiorno,
ho oltre quarant'anni, sposata con una figlia e sto vivendo un momento difficile della mia vita a livello familiare e sentimentale. Una relazione extraconiugale, durata alcuni mesi e chiusa già da circa 5, mi ha sconvolto la vita e aperto gli occhi su alcuni suoi aspetti. Un uomo di cui mi sono innamorata, più di quanto credessi: continuo ancora oggi a pensarlo ogni istante, rivivere i momenti passati insieme, ripensare agli errori fatti. Lui mi telefona almeno una volta a settimana ancora, ma non ci vediamo fisicamente: ha deciso lui di chiudere, perché era nato in entrambi un sentimento che, se coltivato, avrebbe messo in crisi il mio matrimonio e il mio amante non era in grado di garantirmi, per una serie di condivisibili motivi, una storia seria a fronte di una famiglia, la mia, distrutta. E' stata una scelta razionale, che agli uomini riesce meglio che a noi donne, e i patti tra noi, fin dall'inizio, erano stati di una storia a termine, ma poi ci siamo fatti coinvolgere più di quanto avremmo dovuto.
Ora che mi manca da morire, mi rendo conto che ha soddisfatto alcuni miei bisogni che adesso, senza di lui, sono tornati ad essere insoddisfatti.
Vivo da moltissimi anni una vita di sacrifici enormi in famiglia, il lavoro di mio marito e altre sue vicende hanno portato serie preoccupazioni e tolto molto spazio alla nostra vita come coppia e come famiglia (abbiamo una figlia di 16). Io ho trovato la fuga nel mio lavoro, che mi ha portato grandi soddisfazioni, e in questa relazione extraconiugale. Quando lo scorso anno mi sono accorta di provare un sentimento per il mio ex amante, ho lanciato l'allarme a mio marito, esplicitandogli il mio bisogno non tanto di attenzioni da parte sua (mi ama, non è questo, e mi sento tanto in colpa per il tradimento), ma di una vita più leggera che non ci costringesse a subire, a tutti noi, enormi sacrifici economici, di tempo, fatica, di vita insieme. Sono una donna forte, non fraintendete, che non si lamenta e se c'è un problema si rimbocca le maniche, ho finora fatto e dato tanto supporto concreto e morale a mio marito, ma vi assicuro che le difficoltà della vita sono state veramente estreme e, sì, molte responsabilità sono senz'altro riconducibili a scelte di mio marito, molte non pienamente condivise con me. Ora mi accorgo di non amarlo più - come si possono amare due uomini? - lui si accorge del mio distacco e ha avuto sospetti seri che ci fosse un altro. Ma sto cercando di andare avanti, spiegare a mio marito quali sono le cose che non vanno e trovare delle soluzioni.
Mi sono accorta, però, che non riesco più a essere felice, a gioire fino in fondo neppure se siamo tutti insieme in famiglia: ci siamo presi alcune giornate da passare insieme, ma la presenza nella mia mente del mio ex amante è assidua, ancora di più ora che lui non mi chiama da venti giorni (è in vacanza, si diverte e mi ha dimenticata? O sa che sono con mio marito tutto il giorno questo periodo?). Ripenso a lui, rivivo i momenti passati di continuo nella mia mente, nostalgia di quel benessere e spensieratezza che mi dava. Non riesco a essere più completa. E' un'infatuazione o innamoramento? E perché, invece di passare, con il tempo e la distanza, la voglia di lui cresce anzichè diminuire?
Non so se sarà mai possibile dare concretamente una piega diversa alla mia vita lato familiare. Non ho mai tradito mio marito, abbiamo sempre avuto un rapporto confidenziale, ma ora non posso dirgli cosa mi sta succedendo, ammettere il mio tradimento causerebbe solo dolore e la fine certa del nostro matrimonio. Dovrei farmi andare una vita che non mi rende più felice? Se a certi problemi concretamente non c'è soluzione, dovrei cercare la mia felicità altrove oppure sacrificarla per il bene della mia famiglia? 
Mi sono concessa al mio amante dopo un lungo corteggiamento e un'amicizia durata parecchi mesi, ho detto "faccio questa pazzia per una volta, anche se so che è sbagliato, che finirà e starò male", ma non pensavo mi sconvolgesse così. 
Io credo che, arrivata a questo punto, una donna difficilmente torni indietro. Magari non avrò il coraggio di lasciare mio marito ora da sola, magari non tornerò insieme al mio ex amante, ma non credo tornerò ad amare di nuovo mio marito.
Ma la presenza del mio ex amante mi offusca la mente, forse non riesco a essere lucida fino in fondo a causa di questo amore. Allora, come spazzare via un amore impossibile, dimenticarlo, analizzare la realtà e il rapporto con mio marito e avere chiaro il passo giusto da fare?

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Miglior risposta 21 AGO 2021

Cara Gio,
mi dispiace per tutta questa sofferenza.
Sembra che Lei non abbia pace in questo momento. Si è ‘concessa’ una relazione extraconiugale per dei bisogni profondi che erano insoddisfatti.
Lei oltre ad essere una moglie e una madre, è anche una donna!
Descrive una situazione familiare complessa e difficile da gestire. Il suo ex amante sembra essere stato una “boccata d’aria fresca”. Alle volte, anche solo per questo, gli amanti diventano il centro dei pensieri, fanno provare emozioni e sensazioni sopite da tempo e/o anche nuove, e questo genera un circolo che si autoalimenta. Queste esperienze possono diventare una parentesi estasiante, che da una parte sembra sospendere e alleggerire il peso della routine complicata vissuta nel matrimonio, dall’altra, poi, ne aumentano il carico.
Inoltre, quando c’è la fine di una relazione così, tutto quello che prima si tollerava già a fatica, può sembrare un grosso macigno che attanaglia ancora di più. Tutto quello che per anni si è sopportato, o non si voleva vedere, è lì sempre presente. Allora si aprono interrogativi su come gestire il tutto e quale soluzione intraprendere. O ci si sente inermi e impotenti rispetto alla possibilità di cambiare le cose. Sembra che sia impossibile tornare all’equilibrio già precario di prima, con l’aggiunta della sofferenza per la rottura della relazione extraconiugale.
In questi casi è indicato intraprendere un percorso con un esperto che aiuti ad elaborare quanto accaduto, approfondendo ogni aspetto della sua vita, così da ‘ripulire il campo visivo’ ed avere sempre maggior chiarezza e lucidità sul da farsi, e recuperare o costruire la forza di fare delle scelte (in qualunque direzione) e affrontarne le conseguenze (qualunque esse siano). Uno psicologo può aiutarLa a condividere la sofferenza che prova. Portare questo carico con il sostegno di qualcuno che ascolta e non giudica, supporta e accoglie, può generare già di per sè un grande sollievo.
Spero di esserLe stata di aiuto.
Resto a sua disposizione in quanto esperta in vita relazionale, affettiva e di coppia.
Le auguro di riuscire a vivere una vita appagante e soddisfacente, costruendo la Sua serenità e prendendosi cura della donna che è, oltre agli altri ruoli che ha.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (ricevo anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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23 AGO 2021

Carissima, la nostra mente si apre ad un nuovo amore quando sente che ne è il momento.. Ora, il su momento è arrivato, schiacciata da una serie di sacrifici, ora la sua mente trova sfogo in emozioni che si erano sopite. Lei non dimenticherà il suo amante così facilmente, sia per quello che le ha dato, sia per quello che continua a darle. Purtroppo non basta una scelta razionale a spegnere le emozioni e i sentimenti, se questi ci sono, resteranno. Una storia non vissuta fino in fondo, rimane sempre dentro, non va via così. Spesso facciamo cose contraddittorie noi poveri esseri umani in balia di emozioni, sentimenti e e della nostra mente., Ci diciamo che inizieremo una storia, ma senza andare fino in fondo, ci diciamo che faremo la pazzia, ma che non ci faremo coinvolgere. Ma è mai possibile vivere una storia intima e non farsi coinvolgere??
Se non ci vogliamo fare coinvolgere, perché la viviamo?? Perché ci preoccupiamo poi, se sospettiamo poco coinvolgimento delle'altro.. ?
Lei scrive, che se suo marito sapesse, la sua famiglia sarebbe distrutta.. però scrive di vita infelice con un uomo che l'ha costretta ad enormi sacrifici e che lei non ama più... Dunque, direi di riflettere su quello che la sua mente le dice. Sui suoi pensieri che paiono essere incoerenti. Scrive di "senso del dovere", ma quale dovere? Quando lei pensa che i sacrifici potranno finire? Le emozioni, non si soffocano si accettano, perché forse ci dicono qualcosa che dovremmo ascoltare bene, perché ci indicano che le priorità nella nostra vita sono cambiate.
Resto a sua disposizione quando vuole.
Cari saluti.
Dottoressa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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21 AGO 2021

Cara Gio,
Seguo con attenzione la tua sofferenza emotiva attuale, mi dispiace per la situazione che ti fa stare male e soffrire.
Resto a disposizione anche online se vorrai per aiutarti a gestirla e ritrovare il tuo equilibrio.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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21 AGO 2021

Cara Gio,
Mi dispiace per questo male che prova, immagino il vuoto lasciato dalla persona che ama. Sta cercando di convincersi della scelta razionale e si rende conto di quanto sia difficile. Spazzare via le emozioni è un obiettivo impossibile temo. Il tempo un po’ alla volta aiuterà, ma intanto Lei sente ancora tanta mancanza, è triste perché ha perso qualcosa di importante per Lei, alcuni Suoi bisogni non sono più soddisfatti.
Si percepisce l’importanza che dà alla famiglia, il senso del dovere. Il lavoro appagante è sicuramente di aiuto in questo momento.
Ha bisogno di tempo e di spazio per se stessa per superare questo periodo, riflettere sui Suoi bisogni e sulle priorità, guardarsi dentro con interesse, ma anche con compassione. Provi a rivolgersi a se stessa come si rivolgerebbe a una cara amica. Può valutare se farsi aiutare in questo da un professionista, se dovesse essere troppo faticoso provarci da sola.
Le auguro di ritrovare la serenità, un modo per stare bene.
Un caro saluto
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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