Inviata da Sofia De Giorgi · 13 lug 2017Psicoterapia
Sono una ragazza di 24 anni e sono al mio secondo percorso di psicoterapia. Il primo percorso si é concluso perché durante le varie sedute io mi sono innamorata del terapeuta e siamo andati oltre i nostri ruoli. Dopo aver interrotto , sono rimasta invischiata in questo rapporto malato, dove per lui, uomo di una certa posizione e sposato, era solo sesso, mentre per me era una dipendenza. Cosi dopo un anno e più ho deciso di intrapendere una nuova terapia poiché da sola non avevo la forza di chiudere quel rapporto. La seconda terapia sta procedendo molto lentamente e sto allontanando il mio ex terapeuta. Ma in questo momento della terapia sta saltando fuori un trasfert verso il nuovo terapeuta e per evitare errori gliene ho parlato tranquillamente. Ora lui mi ha chiesto nella prossima seduta di essere seduttiva con lui, sia nel vestirmi che con l'atteggiamento. Credo che mi voglia dimostrare che io posso essere seduttiva quanto voglio, ma il terapeuta non deve superare i limiti. Peró ho paura invece di cadere in una nuova trappola. É normale questa sua richiesta o sono io troppo preoccupata? Ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.
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13 LUG 2017
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Salve Sofia
Credo che risponderle a questa domanda potrebbe avere due effetti su di lei: rassicurarla o provocarle timore (che già mi sembra abbia)
Qualsiasi emozione sta vivendo in questo momento in merito a questa cosa, ne parli con il suo terapeuta perché immagino che sono proprio le sue reazioni emotive che lui si aspetta e di cui sicuramente vorrà discutere con lei.
Il fatto che si stia interrogando e che non voglia incorrere nelle vecchie trappole è già un segnale di cui andare fiera!
Le faccio i miei più cari auguri
Dottssa Fabrizia Tudisco
19 LUG 2017
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Buongiorno Sofia, purtroppo concordo con le sue perplessità e mi rammarico che un individuo del primo tipo descritto da Lei possa appartenere alla categoria. Eviti di ripetere anche solo all'inizio l'errore (NON SUO!) del primo tipo.
Cordialmente
Dr. Massimo Botti
14 LUG 2017
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Cara Sofia quello che le è accaduto è molto grave. Concordo con quello che le ha scritto il collega sopra. La invito a scegliere un terapeuta contattando direttamente una scuola seria di psicoterapia (scelga lei l'indirizzo terapeutico che le piace di più e cerchi la più referenziata dell'indirizzo scelto). Chiami la segreteria e si faccia indicare un terapeuta fra i didatti della scuola. Ne parli con lui. In alternativa si rivolga con fiducia alla ASL del suo territorio o al medico curante. Buona fortuna.
14 LUG 2017
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Gentile Sofia, un terapeuta che non si astiene dal passare all'atto in caso di transfert e controtransfert intensi come quelli che si erano instaurati tra di voi commette un peccato mortale, viola il codice deontologico, l'etica professionale e dimostra fragilità e incompetenza nel trattare queste situazioni che non sono infrequenti e non di per sè negative, anzi possono e devono essere analizzate con gran vantaggio per la terapia. Ma non devono MAI da parte del terapeuta scivolare in passaggi all'atto.
Anche la proposta del tuo secondo terapeuta mi sembra a dir poco bizzarra. Al posto tuo non la accetterei. Stai attenta a non cadere dalla padella alla brace. In ogni caso non sarebbe una Tua "colpa" ma una grave colpevole incapacità del terapeuta.
Se si dovesse anche solo accennare a ripetere un passaggio all'atto anche da parte di questo secondo terapeuta, scappa a gambe levate e cercane uno serio.
Con i miei più cordiali saluti.
Dr. marco Tartari, Roatto Asti
14 LUG 2017
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Buongiorno Sofia,
se ha stabilito una buona alleanza con il suo nuovo terapeuta, non esiti a fare domande, esternare dubbi e timori, ma al tempo stesso riponga fiducia nelle strategie che le sta proponendo.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga