Sono un ragazzo di 23 anni e circa un anno fa, sono stato ricoverato per una psicosi e sono uscito dall' ospedale con una diagnosi di disturbo bipolare. Il mio psichiatra non mi ha mai spiegato il perchè di questa diagnosi, ho saputo di avere questo disturbo semplicemente leggendo il foglio di dimissione. Parto col dire che non mi ritrovo in quasi nessuno dei sintomi, non ho mai avuto fasi maniacali e il mio umore dipende sempre e solo da fattori esterni, sono una persona molto calma, non ho mai dato segni di irascibilità. L'unico sintomo in cui mi ritrovo è quello che riguarda la depressione, ne soffro da circa 4 anni in cui non mi va di fare niente, nemmeno di uscire di casa. Persino un'amica psicologa di mia madre ha detto che secondo lei non sono bipolare. Penso che il mio psichiatra sia stato abbastanza approssimativo e affrettato nel formulare la sua diagnosi. Voi che ne pensate?
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30 OTT 2021
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Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio veramente sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
30 LUG 2021
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Buonasera Claudio, dato che ti ritieni una persona calma e non irascibile ci sarebbe da capire a cosa è stato dovuto il ricovero per psicosi.
Tu hai tutto il diritto di comprendere se non hai ottenuto sufficienti informazioni o ritieni che la diagnosi sia stata fatta in modo approssimativo e affrettato puoi rivolgerti ad un altro professionista magari potresti chiedere un altro consulto non solo ad uno psichiatra ma anche ad uno psicoterapeuta o psicologo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvana Censale
30 LUG 2021
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Caro Claudio,
Avere una diagnosi provoca due emozioni discordanti.
Da una parte, potrebbe provocare meno ansia perché capiamo cosa abbiamo e il nostro modo di funzionare.
Dall'altra potrebbe provocare tensione emotiva perché ci sentiamo etichettati.
Al di là della diagnosi, non ha sentito empatia e compartecipazione emotiva da parte del suo psichiatra.
Gli ha fornito una diagnosi scritta senza restitutione elaborato attraverso un colloquio.
Le consiglierei di rivolgersi ad un psicodiagnosta che possa certificare una diagnosi e fornirgli anche delle consulenze psicologiche.
Cordiali saluti.
30 LUG 2021
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Caro Claudio,
prima di formulare qualsiasi diagnosi, sarebbe importante entrare in contatto per poter avere l'opportunità di ascoltarla e di conoscerla in un percorso psicologico.
Sono a sua disposizione, anche online.
