Salve,
sono in terapia con uno psicologo - psicoterapeuta da circa 3 mesi e mi sono accorta di provare dell'affetto/attrazione nei suoi confronti. Lui ha qualche anno più di me ed è un uomo molto piacevole, anche sul piano fisico. Razionalizzando, mi rendo conto che la mia è solo un'infatuazione che sicuramente non avrà seguito ma mi sono accorta che mi trovo spesso a pensare a lui e che mi piacerebbe frequentarlo al di fuori dello studio medico, come una qualsiasi altra persona. In poche parole mi piacerebbe conoscerlo e avrei voluto averlo conosciuto in circostanze diverse. Credo che ai fini di una buona riuscita della terapia dovrei confessarglielo ma ho paura che, rivelandogli ciò che sento, lui poi mi mi dirotti verso un altro terapeuta. Non ho assolutamente intenzione di rivolgermi ad un altro specialista, se lui mi rifiutasse come paziente non vorrei più proseguire alcuna terapia. Cosa devo fare? Ho letto che può capitare in terapia di invaghirsi del proprio psicologo ma che in realtà non si tratta di un verso sentimento. Come faccio a capire se ciò che sto provando è un'infatuazione momentanea o un vero sentimento?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
13 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Marta
Ritengo sia necessario che lei parli dei suoi sentimenti e dubbi al suo terapeuta per aiutare anche la vostra alleanza terapeutica.
21 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Marta, se ci si crede innamorati dello psicologo....lo si dice allo psicologo. Rivolga a lui questa domanda e anche le sue preoccupazioni di essere inviata da un collega. Quello che accade tra lo psicologo e il paziente è sempre rilevante e interessante ai fini della terapia, anche l'innamoramento. Se lo trattiene per sé, questo andrà a discapito della sua terapia.
Buon lavoro,
Dott.sa Federica Calandra
19 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Si tratta di una situazione che non è poi così rara, ne parli col suo terapeuta, non la rifiuterà come paziente e vi servirà per procedere nel trattamento, Cordiali Saluti. dott.ssa De Stefano
13 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Marta,
condivida questa sua "paura" con il suo psicologo, saprà supportarla e aiutarla a sciogliere in tranquillità ogni dubbio.
Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando
12 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile signora Marta,
la miglior maniera per gestire la sua situazione e risolvere i suoi dubbi è parlare, e se necessario, riparlare, con lo psicoterapeuta che la cura
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine (friuli venezia giulia)
12 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Marta,
come i miei colleghi hanno sottolineato, e' comune quello che lei sente. Ne parli liberamente al suo terapeuta, lui sapra' come gestire la cosa senza inviarla da un altro collega. Riporti anche questa paura, forse potra' esserle utile per capirsi meglio.
12 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Marta, intendo tranquillizzarti subito dicendoti che quello che ti sta accadendo si chiama 'transfert', un fenomeno assai frequente all'interno di una relazione terapeutica. Va assolutamente comunicato allo psicologo in quanto gli fornisci uno 'strumento' prezioso per condurre la terapia nel modo più adeguato. Potrei darti dell informazioni teoriche più ampie ma ,per ora, ritengo di non indurti a pensare ma piuttosto a procedere; più avanti, se lo riterrai necessario puoi ricontattarmi.
12 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Marta,
Si chiama "transfert erotizzato" ed e' abbastanza frequente. La scelta migliore potrebbe essere quella di affrontare tale tematica con il professionista che la sta seguendo, perche' fa parte del trattamento stesso. Affrontare questo tema potrebbe essere particolarmente utile per lei.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
12 MAR 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Marta,
credo proprio che se la situazione rimane la stessa anche belle prossime settimane, dovrebbe andare in chiaro con il suo psicologo.
Proprio perché è comune, solo in casi estremi ci può essere un dirottamento verso un altro professionista.