Scarsa intelligenza? Che fare?
Vivo un inferno! Ho 48 anni e forse continuo a pagare lo scotto di un'infanzia e di un'adolescenza difficili. Sono nato in una famiglia con una bambina handicappata, mia sorella era più grande di me di 11 mesi ed eravamo gli unici componenti della prole della nostra famiglia. In primo luogo mia sorella aveva un forte ritardo mentale e passavo la maggior parte del tempo con lei, assumendo forse dei comportamenti non consoni a causa di questo contatto quasi continuo. In secondo luogo credo sia nata una competizione con lei, visto che i miei avevano ovviamente un comportamento preferenziale nei suoi confronti, quindi è possibile che mi sia sforzato di diventare un idiota per farmi accettare da loro.
Sono stato sempre lo scemo della classe, anche della mia zona per tutta l'infanzia, la mia adolescenza e parte della giovinezza. Il militare fu l'esperienza più drammatica ne uscii proprio con le ossa rotte. Datosi che per rinvii scolastici ebbi la cartolina in ritardo, mi congedarono a 24 anni. Visto che ero a pezzi, che avevo dunque toccato il fondo, chiesi ai miei di portarmi subito da un terapeuta. Questi mi sottoposte al tranig autogeno, portandomi ad essere più attento, più incuriosito e più riflessivo.Feci passi da gigante, la vita e la settimana enigmistica diventarono la mia fucina. Ma ad un certo punto "il muro" i progressi si fermarono, portandomi ad essere solo una via di mezzo tra ciò che ero e ciò che sarei dovuto diventare per essere correttamente inserito nel contesto sociale. Il risultato? Una persona fragile con dei blocchi, nonostante in alcuni momenti in cui arrivi anche a formulare anche dei pensieri profondi.
Sono del resto un laureato, cominciai seriamente tardi con l'università, ma posso vantare di una votazione discreta.
Lavoro anche se saltuariamente, visto che la mia branca quindi la mia laurea, la crisi e la zona in cui vivo non mi consentono di lavorare con continuità.
Leggo molto e mi cimento in molti giochi di logica e competitivi, quali rebus, indovinelli, enigmi,dama, scacchi, reversi, ottenendo dei buoni risultati.
Purtroppo, come ho sovraesposto la costanza intellettiva non c'è e nella vita pratica e quindi per la gente comune conta più delle vette alte, ci sono dei momenti in cui il mio cervello o si blocca o funziona male, e questo credo sia legato anche ad una componente emotiva quando sono in pubblico.
Il risultato è che in certi momenti sento mormorare da parte della gente la parola "è scemo" e/o vi sono dei tentativi da parte della stessa di schernirmi. Questo mi turba enormemente, perché io capisco, sono vigile rispetto a ciò che accade ma non riesco né a cambiare, e ciò è ovvio alla mia età, né a reagire nella maniera dovuta.
Ringrazio comunque i Dio per avermi fatto il donato un figlio splendido in tutti i sensi e per aver incontrato mia moglie sulla mia strada.
Ringrazio anticipatamente per eventuali risposte.