Sbaglio io o sono davvero inutile e irrilevante per tutti?
Sono sempre solo, gli amici con varie scuse mi hanno progressivamente abbandonato o dimenticato poiché da quando ho fatto coming out mi hanno trattato via via diversamente. Ora danno la colpa al mio lavoro da titolare di una attività commerciale, che impedisce loro di farsi sentire. Non ho mai avuto una relazione e a 31 anni la cosa comincia a pesare e non poco. Mi sento inutile e solo. Anche se lavoro in mezzo alla gente, sono clienti, non persone con cui io possa parlare liberamente. Al lavoro sono solo anche come 1personale: titolare, commesso, sguattero ...faccio tutto io e non è che siano rose e fiori, pure i conti sono difficilissimi da fare tornare.
Arrivo a casa e i miei parenti mi addossano colpe e non fanno altro che dirmi "tirati su" ma mai che si fermino ad ascoltarmi due secondi. Forse sono le persone che meno sanno di me, chiuse come sono (entrambi omofobi per quanto abbiamo smesso di augurarsi la morte dei gay davanti a me, ma so che lo pensano).
Più di una volta ho sognato ad occhi aperti di lanciarmi in mezzo alla strada lasciando fare alle macchine. Speso desidero morire. Una vita senza amore, senza sentimenti e senza una minima felicità che penso e spero mi spetti, io non la voglio vivere. Ammetto di avere tantissimi difetti caratteriali, dalla timidezza al non aver mezzi termini (o bianco o nero) ma vivo tutto tra l'esserci e il non esserci. Sto perdendo molto velocemente ogni residua speranza e ottimismo che avevo... Somatizzo mangiando e poltrendo sul divano quando non lavoro.
Più che una domanda la mia è un grido di aiuto.
PS sono andato da una psicologa, la quale si è messa a piangere davanti a me augurandosi che suo figlio (2 anni) non abbia mai i miei problemi. Grazie mille per le lacrime e per avermi fatto sentire in colpa .