Buongiorno, vorrei esporvi il mio problema.
Ho avuto una relazione di un anno col mio primo ragazzo, finita ieri per la seconda volta. Perché due settimane prima mi aveva lasciato per un motivo stupido, in più mi aveva anche controllato il telefono e nonostante ciò ho deciso di dargli una seconda possibilità, siccome è tornato indietro pentito di avermi lasciato e ha promesso di cambiare per me.
Ed è stato cosi per due settimane, poi di nuovo punto a capo. Ha visto che avevo cambiato pin del telefono e ha detto che non avevo fiducia in lui. Gli ho risposto di sì che l'avevo ma sul telefono non tanto e va costruita la fiducia, secondo lui o c'è o non c'è.
Mi ha scaricato di nuovo la colpa addosso, dicendo che era colpa mia, che gli ho spezzato il cuore. Io purtroppo sono una persona tanto sensibile e anche se so che non ho colpe mi sono sentita mortificata, guardandolo in faccia mi è dispiaciuto da morire. Ho provato a spiegarmi, ma non vuole sentire ragioni, dalla frustrazione mi sono messa a piangere, mi ha detto che non sono né la prima né l'ultima, aumentando solo di più il mio pianto. Sentendomi piangere mi ha detto che non gli faccio neanche pena, che tanto mi arrampico solo sugli specchi e non mi ha degnato di uno sguardo.
Al limite gli ho lanciato l'anello che mi aveva regalato e me ne sono andata. Lui mi ha rincorso per parlarne e poi di nuovo mi ha mollata perché il gesto dell'anello era imperdonabile. Ha detto che l'amore non basta e tanto facciamo pace e ricominciamo da capo, penso sia l'unica cosa sensata che ha detto durante il litigio e mi fa male perché è vero. Gli ho chiesto almeno di abbracciarci ma l'ho fatto solo io, gli ricordo che sarebbe stato l'ultimo abbraccio dopo un anno insieme e allora l'ha fatto. Inutile dire che sono scoppiata a piangere di nuovo, e lui continuava a dirmi di smetterla perché non voleva vedermi così, ma in tono brusco che mi ha fatto sentire ancora non desiderata...
Io purtroppo sapevo che una relazione con una persona cosi non avrebbe mai funzionato, mi puniva col silenzio, mi manipolata, mi diceva cose brutte e mi sentivo sempre mortificata. Ci ho creduto veramente e non mi pento di nulla, però non so come andare avanti. Vorrei aggrapparmi alle cose brutte che sono state di più eppure penso solo a quelle belle e mi sento spaesata.
Scusate la confusione, grazie a tutti
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
10 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara,
la fine di una relazione può essere dolorosa di per sè per svariati motivi, ma tu racconti anche di esserti sentita svalutata, sminuita, manipolata.
Ti consiglio di intraprendere un percorso mirato con un professionista in modo da lavorare su quanto alimenta il tuo sentirti così e l’essere stata nella relazione ugualmente fino a che non ha deciso lui di interromperla, quindi anche sulle cause e l’origine di questa modalità Relazionale che potrebbe essere disfunzionale, ma soprattutto per capire come agire oggi per vivere la tua vita Relazionale presente e futura in modo funzionale, appagante e sereno.
Io resto a tua disposizione per aiutarti.
Augurandoti il meglio, ti invio un caro saluto!
Dr.ssa ASIGNORELLI esperta in vita Relazionale e di coppia (sedute anche online)
10 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
La fine di una relazione porta con sé un processo di elaborazione di quanto accaduto che può essere difficile da affrontare.
Scrive che sapeva in fondo, che la relazione non avrebbe funzionato, allora come mai ha continuato a crederci e ad accettare il ritorno di una persona da cui si sentiva manipolata?
Se riuscirà a fare una riflessione di quello che è accaduto, la fine di questa relazione potrebbe portarle non solo dolore ma anche consapevolezza e maturità che le permetterà di non incappare in relazioni simili.
Un caro saluto
Dottoressa Angela Ciervo
10 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Martina, non ti scusare per la confusione. È normale sperimentare questa ambivalenza di "amore/odio" dopo la fine di una relazione in cui i meccanismi di coppia erano disfunzionali e sbilanciati. Così come non c'è alcuna colpa nel tuo essere rimasta insieme a questo ragazzo nonostante le situazioni che descrivi. È sicuramente importante però che tu riesca a lavorare su questi sentimenti ed emozioni e che faccia un po' di chiarezza su te stessa, sul tuo mondo interiore per affrontare le relazioni future con maggiore consapevolezza ed autostima.
Resto a disposizione online se hai bisogno.
Dott.ssa Roberta Catania
10 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Martina, la fine di una relazione porta sempre con se dei cambiamenti e capisco il suo sentirsi "spaesata". Da quello che racconta è stata una relazione movimentata, dove non sempre si è sentita "desiderata".
Sarebbe interessante approfondire insieme alcuni degli aspetti che ha raccontato per meglio capire i suoi vissuti.
Il mio metodo di lavoro è guidato da un pensiero sistemico-relazionale, dove al centro viene messo l'individuo insieme alle sue relazioni, se dovesse essere interessata resto a disposizione, anche per colloquio online.
10 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Martina , mi dispiace molto per il periodo che sta vivendo e comprendo quanto sia difficile per lei fare chiarezza in questa situazione.
Credo che un percorso psicologico la potrebbe aiutare ad aumentare la consapevolezza di sé e la sua autostima in modo da poter riprendere in mano la sua vita ma anche per poter instaurare nuove e più appaganti relazioni.
Le auguro il meglio e la saluto cordialmente.
Dottssa Giulia Bellini
10 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Martina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL