Rivoglio il mio ex, ma lui mi odia
Vi scrissi già tempo fa ma le cose sono degenerate. Nel caso rispiego la mia storia dall'inizio:
Conobbi il mio ex ragazzo tre anni fa in vacanza, fu amore a prima vista e ci mettemmo insieme subito. Con qualche difficoltà, riuscivavamo a vederci ogni fine settimana nonostante la distanza, ed eravamo innamoratissimi l'uno dell'altra. Solo che, precedentemente e durante questo fidanzamento, a casa non avevo una bella situazione dovuta alla turbolenta separazione dei miei genitori e del mancato mantenimento e minacce da parte di mio padre. Ciò mi ha causato un forte trauma che mi ha poi portato ad avere un costante depressione e stress, che poi è aumentato e scoppiato negli ultimi sei mesi quando finalmente i miei stavano procedendo con le pratiche della separazione. Il mio ex poi mi disse che durante l'estate ci saremo visti molto meno a causa di parecchi suoi impegni e stage all'estero, così presi la decisione di partire come animatrice turistica, in modo da non dover stare a casa per tutta l'estate in attesa dei pochi giorni dove sarei riuscita a vederlo. Lui era un po' contrariato ma poi sostenne la mia decisione dicendo che effettivamente avevo bisogno di evadere per un po' da quella casa, che mi avrebbe aspettato.
Io poi partii e stetti in questo albergo per due mesi e mzzo, durante quel periodo però io venni sommersa dal lavoro, dallo stress e dalla stanchezza, finendo per cominciare a dimenticarmi di alcune cose (come il giorno dell'esame di recupero del mio ragazzo o le date delle sue partenze), a non essere più presente come prima e a volte anche di attaccarlo quando riuscivo a liberarmi e lui mi diceva che non poteva stare al telefono. Ciò ha inacidito le nostre conversazioni, all'inizio lui cercava di sopportare ma man mano che si andava avanti e più le cose degeneravano finendo per litigare. Mi rendo conto che il mio comportamento non è stato dei migliori, lo stress può giustificarmi fino ad un certo punto, perchè involontariamente l'ho fatto sentire come una persona sostituibile, mentre in verità era sempre la persona a me più cara perchè molte volte durante la stagione mi ritrovavo a pensare a lui o a piangere per lui quando le cose andavano male.
Quando tornai ci vedemmo e lui mi lasciò, dicendomi che era arrabbiato con me ma, nonostante tutto, ancora ci teneva a me. Quindi mi propose di essere amici e di frequentarci, in attesa che passasse questa sua rabbia e vedere se le cose tra noi due potevano ancora funzionare.
Effettivamente stavamo recuperando, con molta fatica da parte mia perchè io ero abituata ad avere con lui un rapporto amoroso, ma un giorno lui fece un uscita con una sua amica ed io m'ingelosii. Lui contento mi chiese perchè e gli raccontai un fatto: durante un uscita di gruppo, tra staff e ospiti, un ragazzo provò a baciarmi, in modo da spiegargli che temevo che potesse succedere la stessa cosa a lui. Sbagliai probabilmente il modo perchè quasi tutto il messaggio era la descrizione su come questo ci provò con me e solo alla fine dissi che io avevo rifiutato tutte le sue attenzioni. Lui da quel messaggio si sentì inspiegabilmente, a mio parere, sostituibile e da allora ha voluto chiudere i rapporti con me dicendomi che non voleva più soffrire per me. Ora non ne vuole sapere di tornare insieme a me e avverto così tanto odio nei miei confronti da parte sua. Nella mia disperazione per aver visto quella speranza sparire, riuscii a convincerlo dicendogli di far passare un po' di tempo, in modo da fargli passare la rabbia, e vedere che cosa succede. Mi chiese due mesi... troppi a mio parere. Mi manca ogni giorno ed è straziante non sentirlo più. Lo rivoglio indietro ma non so che cosa fare, mi sono pentita dei miei errori ma credo che lui non abbia più fiducia in me a tal punto che penso che lui non creda più nemmeno che io lo ami ancora. Vorrei ritornare al suo fianco, ma ho paura. Sapreste consigliarmi?