Premetto che non sono né un terapista, né un paziente (o meglio, fui un paziente fino a 3 - 4 anni fa).
Ho cercato fra le varie domande già poste da altri utenti, ma non ho trovato risposte al mio quesito.
La mia domanda è: vi è mai capitato di rivedere un vostro vecchio cliente? Non intendo in una relazione amorosa o amichevole, ma nel senso di passarvi a salutare nel vostro studio in modo informale, aggiornandovi un poco sulla sua vita. Diciamo non un nuovo inizio di terapia, ma nemmeno un incontro strettamente confidenziale.
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11 OTT 2017
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Salve Fabio,
Credo sia molto bello sapere che resta una sorta di filo rosso tra cliente e terapeuta, a condizione che questo non sia segnale di dipendenza. Personalmente mi è capitato di una persona che ha concluso la terapia con me per via di un trasferimento: in una visita alla famiglia di origine ha pensato si concordare con me un incontro per salutarci a distanza di oltre un anno. È stata una bella esperienza per entrambi, senza implicazioni terapeutiche ma con la sola motivazione di comunicarci che quanto abbiamo condiviso in passato ha avuto un grande valore.
Spero di aver risposto, resto a disposizione
11 OTT 2017
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Buongiorno Fabio, la relazione e l'alleanza terapeutica sono il primo ingrediente necessario affinché una terapia funzioni. Sentire la voglia di passare per un saluto una tantum è comprensibile ed è frutto di quella relazione che rimane professionale, per cui non si va a cena o al pub insieme, ma pur sempre umana ed emotivamente importante.
Un saluto
Dott.ssa Barbara Gentile
11 OTT 2017
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Caro Fabio, concordo perfettamente con la collega, anche per me e' positivo, se la persona lo desidera, mantenere aperta una via di comunicazione. Ma mi sorge una domanda. Perché te lo chiedi? Cosa e' successo?
10 OTT 2017
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Caro Fabio, quello di cui tu stai parlando è una pratica molto comune, praticata da moltissimi approcci psicoterapeutici e si chiama follow-up! E' molto sano, dopo che si è creato un rapporto durato anni in terapia, rivedersi, sapere come vanno le cose. Di solito sono i terapeuti, non tutti, a proporre il primo incontro a distanza di mesi o di un anno, poi i successivi avvengono su richiesta del paziente o come dici tu ex paziente.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Micillo