riproviamo a chiedere aiuto. DIsturbo bipolare, depressione etc.
Salve a tutti, la mia situazione, storia non è semplice da riassumere, ed ogni anno c'è un anno da aggiungere.
Sono siciliano, ho 27 anni.
sono sempre stato un tipo triste, cupo e pensieroso, ero il filosofo poeta della scuola e non sicuramente il bullo!
già dalla prima media pensavo di voler morire, in maniera molto ingenua pregavo di non svegliarmi la mattina dopo, ogni giorno aggiungevo alla mia tristezza la delusione di esserci ancora.
giusto per dire che non è una cosa nuova, ho semrpe vissuto vari periodi, alcuni buoni altri meno. mai avuto crisi maniacali. ma molte crisi depressive, molte cadute e molti sbalzi di umore spesso nella stessa giornata.
i periodi "buoni" hanno, avevano una durata di circa 3 mesi, per poi crollare in una sorte di torpore psicologico, nessuna voglia di lavorare o vedere gente, con conseguenze anche fisiche, mal di testa, sudorazione eccessiva.
ho resistito in qualche modo fino ad un anno e mezzo fa, quando come dipendente sono totalmente "crollato" ho lasciato il lavoro, a modo mio per un momento di pausa. (lavoro online e riesco a mantenermi adesso), da quel momento ho iniziato un lento e subdolo declino, ho perso ogni tipo di interesse, non voglio lavorare, non voglio guardare la tv, non voglio ascoltare musica, non voglio andare al bar con qualcuno. se esco esco principalmente da solo, perchè non voglio avere il peso di avere qualcuno e altri orari oltre la mia volontà. (mi sento quasi cattivo)
avevo moltissimi amici, li ho allontanati tutti, il motivo non lo so bene, diciamo che mi infastidiva dover rispondere ai messaggi, dover dire come stavo, sentire qualcuno. come vi ho detto, mancanza totale di voglia di tutto. vorrei il tempo passasse normalmente e a volte invece non è così.
non voglio morire, o meglio si lo vorrei, è difficile da spiegare o forse no,
non voglio morire, ma non ho nessuna voglia di essere vivo.
ogni giorno penso che se c'è un dio, quando potrà prenderà la mia vita invece di quella di qualcun altro, ma non succede mai. si ogni vita ha il suo valore e il suo perchè. forse anche la mia, ma non ho interesse nello scoprirlo, non ci voglio stare qui, non voglio dover veder nulla e nessuno, vorrei non pensare, vorrei non essere.
non posso morire, ho pensato a tanti modi, anche "indolore" a quanto pare. ma non posso rimuovere il dolore che creerei, ogni volta che penso a ciò, è proprio impossibile, per puro egoismo distruggerei la vita di altre 6 persone, per quanto si possa stare meglio senza qualcuno, per quanto quel qualcuno possa stare meglio senza esserci, nessuno potrà mai far capire a chi ti vuole bene, che staresti molto meglio se non ci fossi.
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inizlamente prendevo farmaci per la depressione e mi era stato diagnosticato un grave disturbo di identità e un altro livello di disturbo post traumatico da stress (se dico giusto) poi recentemente (1 annoi e mezzo fa) una psichiatra mi ha prescritto una cura credo per disturbo bipolare. sertralina e lamotrigina.
a volte sembra vada meglio a volte sembra peggio di prima, mi sento come se fossi capace di giocare con la mia mente, ma che ogni volta che tocco il fondo, il fondo scenda 10 cm piu giù, ogni fondo è sempre piu fondo.
inoltre,
quando vado da uno psichiatra, psicologo, ridicolizzo me stesso, prendo in giro ogni cosa, ridendoci su. mi è stato chiesto spesso: ti fa sentire speciale essere così?
ma no, non mi fa sentire speciale, ma cerco di non distruggermi rendendomi conto di come sono.
non ho voglia forse neanche di farmi curare, a volte saltavo gli appuntamenti, in realtà non gestivo le due settimane di stacco, esempio:
se vengo oggi, entro massimo settimana prossima devo rivederti, altrimenti non voglio vederti ne sentirti per due settimane, senza neanche riuscire a chiamare per disdire l'appuntamento.
non so piu cosa fare sinceramente, non sò piu cosa si possa fare per uscire da tutto ciò.
vorrei poter viviere in una di quelle favole dove se non esisti piu, gli altri non ricordano che tu sia esistito, sarebbe tutto piu semplice.
scusate se sono stato molto confusionario.