Buongiorno,
sono una ragazza di 26 anni e mi definisco come una persona emotiva ed empatica e, sinceramente, sono fiera di esserlo. Tuttavia il mio essere emotiva crea dei problemi, come il portarmi a rimuginare molto o prendere le cose sul personale.
Ciò che io credo e voglio fare è decomporre e analizzare il pensiero negativo/preoccupante; ciò che mi viene detto che faccio, invece, è ingigantirlo, dargli troppa importanza, lasciare che mi consumi solo perché sono capace di parlarne per un'ora.
Per buona parte della mia adolescenza infatti mi è stato detto da mia madre "La fai più grande di quello che è" e spesso sembra che i miei sentimenti vengano derisi in toto solo perché ho una maniera forte di manifestarli. Io invece credo che siano comunque legittimi, e, se bisogna riflettere, una riflessione mica si fa in 5 minuti.
Sto quindi cercando di capire come dare ascolto alle mie preoccupazioni senza caderne vittima; in questo modo posso esternare i miei pensieri e farmi ascoltare dalle persone senza essere considerata una mezza pazza. Come si fa?
Come capire la differenza tra ascoltare e non reprimere i pensieri negativi e tra il crogiolarsi nel pensiero negativo, aumentandolo o facendone sorgere altri annessi? Sono convinta che la linea sia molto sottile.
Grazie,
E.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
23 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve, sarebbe utile approfondire se questa modalità la mette in atto solo con determinati pensieri e di che genere, per poi elaborare tali dinamiche. Resto a disposizione. Dott.ssa Masserdotti Giulia
23 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara E., la tua è una domanda che secondo me non ha una risposta. E, anche se l'avesse, che aiuto potrebbe darti? Siamo psicologi, non filosofi, anche se una volta la prima era una branca della seconda. Quello che voglio dirti è che secondo me sarebbe più utile che ti concentrassi a capire che cosa ti fa soffrire, ed analizzare di persona con una/o di noi se ci può essere un modo più utile e funzionale per porvi rimedio. Il resto, secondo me, è tempo perso.
Un caro saluto
LT
23 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile E.B.,
mi sembra descriva nella dimensione individuale con valore la sua parte emotiva, empatica che però ha trovato un limite nella possibilità di essere espressa, sperimentata per modularla trovandosi a dar vita a un vissuto di preoccupazione, negatività e rimurginio nella dimensione con l’altro trovando poca accoglienza e giudizio. Credo le sarebbe utile un aiuto psicoterapeutico per conoscere e approfondire queste dimensioni ritrovandosi in una relazione di confronto ed elaborazione, l’aiuterebbe a far crescere ciò che le appartiene e ciò che va sostenuto nelle relazioni con gli altri.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
23 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve, è molto importante ascoltare noi stessi quello che il nostro corpo ci trasmette, la nostra emozione in una determinata situazione. La cosa che però bisogna fare e non fermarsi solo sull'emozione ma elaborarlo:bisogna individuare l'emozione, capirla e saperla gestire in maniera tale da risolvere il problema e comportarsi in maniera adeguata alla situazione.
Le consiglio un percorso psicologico in cui ti insegnano ciò tramite la psicoeducazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Cristina Gammella
23 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
Lei crede di essere vittima dei suoi pensieri negativi? Quanto pensa che incida questo tempo che lei dedica ai pensieri negativi nella sua routibe quotidiana? Questi pensieri la bloccano nell'agire? Con chi altro parla di queste sue preoccupazioni? C'è una differenza tra ciò che le sei sente e ciò che vexono gli altri. Bisogna capire se questo la fa soffrire o meno. Potrebbe aiutarla contattare uno psicologo, lei dove abita? Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Buona giornata