Riflessione sulla vita
Buonasera! Vorrei scrivere questo post perché mi piacerebbe essere utile a qualcuno che potrebbe trovarsi nella mia stessa situazione. Sono un ragazzo di 26-27 anni, ho un lavoro part-time a tempo indeterminato (seppur per ora per pochi mesi all'anno) che mi rende iperfelice e di cui vado fiero, orgoglioso. Tuttavia in passato ho sofferto di disturbi emotivi molto forti e oggi credo che non vada qualcosa nel mio privato: vivo ancora con i miei che non mi accettano come omosessuale, non ho voglia di coltivare i miei hobby (es.: la politica) perché dentro di me ho due anime: una di destra ed una di sinistra. Vorrei andare in palestra o avere altri hobbies, però poi mi manca volontà e tanto so che non servirebbe a nulla, poiché mi sentirei brutto ed imbranato (come succede nelle attività pratiche - es.: guidare). Vorrei trovarmi un lavoretto per andare via di casa ed essere indipendente a livello economico, ma poi desisto perché mi sento incapace. Vorrei uscire, andare in locali gay a Milano o uscire con un ragazzo conosciuto in chat, ma poi ho un giudice morale dentro di me che mi fa sentire in colpa verso i miei genitori soprattutto. Non so qual è il mio scopo della mia vita a parte il mio impiego dato che sono un lgbt. Un po' di confusione direi. Come se in un parlamento non ci fosse la maggioranza governativa per andare avanti. Mi piacerebbe avere un manuale che mi dicesse cosa fare e seguirlo alla lettera, ma so che non esiste.
Buona serata e grazie.