Sono una ragazza di 24 anni, da due anni convivo a 600 km da casa . Ho tre splendidi fratelli piccolissimi e comunque una famiglia numerosa alla quale sono legatissima. Il mio compagno è molto diverso da me, non ha questo legame con nipoti e parenti e non comprende la mia sofferenza nel distacco e distanza. Voglio tornare nella mia città, essendo che mi sono trasferita solo per lui sono pronta ad aspettarlo, tra pochi mesi sarà in disoccupazione e dice che andremo via ma non guarda case non mostra interesse e cambia argomento quando provo a parlargliene. Ultimamente non lo rendo partecipe delle mie giornate e sono più attratta da altri ragazzi anche a livello mentale. Soprattutto non credo più a nessuna delle sue parole. Lui sa quanto sono innamorata quindi è sicuro che non me ne andrò mai. Sono quasi intenzionata a procedere in silenzio poi fare le valigie e partire. Chi mi ama, mi segua. Sarebbe un atteggiamento dannoso e sbagliato il mio ? Come posso comportarmi? Ho sacrificato tanto tempo qua, sono caduta in depressione due volte. Non voglio più che riaccada , voglio la mia famiglia.
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26 GEN 2022
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Buongiorno,
comprendo il suo disagio e colgo alla base una difficoltà a svincolarsi dalla famiglia di origine. Questo può essere dovuto ad uno stile di attaccamento maturato in primissima età. Occorre aiutarla a cercare un equilibrio in sé e mantenere un legame affettivo con la sua famiglia di origine senza impedirle l'apertura a nuovi legami affettivi.
La incoraggio quindi a intraprendere una terapia che. possa aiutarla in tal senso.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
27 GEN 2022
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Gent.ma, buongiorno.
Cosa le impedisce di distaccarsi da questa persona? Cosa teme possa succedere se dovesse allontanarsi da lui? Comprendo che tale decisione possa rappresentare una sfida estremamente difficile da affrontare ed intraprendere. Ritengo utile individuare quali siano i suoi bisogni attuali, in modo da costruire insieme un percorso che ci renda maggiormente consapevoli del nostro sistema valoriale e ci renda maggiormente efficaci nel porre confini relazionali funzionali a proteggerci.
26 GEN 2022
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Gentile ragazza,
il legame con la propria famiglia di origine è certamente importante per cui il dispiacere e la delusione che lei sta vivendo sono comprensibili e condivisibili ma fuggire senza un confronto assertivo non è una buona soluzione e sarebbe una conferma della sua fragilità e del suo basso livello di autostima.
Pertanto, il suggerimento è quello di iniziare al più presto un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale per potersi confrontare con il suo partner sulla base di una migliore capacità comunicativa/argoomentativa e di un mioglior livello di assertività/autostima con beneficio indiretto anche sul tono dell'umore e sul senso di auto-efficacia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 GEN 2022
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Cara,
nelle tue parole leggo tanta tormentata sofferenza, un disagio che una giovane donna di 24 anni impegnata in una convivenza e nel pieno fiorire della sua realizzazione non dovrebbe provare. Chiaramente il fatto che il tuo compagno non accolga la tristezza che accompagna la nostalgia della tua famiglia, aggiunto a un sottile comportamento non coerente con le parole e promesse fatte alimentano la tua frustrazione e il senso di sfiducia nei suoi confronti, tanto da percepire il tuo sacrificio come inutile e non riconosciuto. Ora, io credo che fare silenziosamente le valige e andartene non è la decisione più adatta, non per un giudizio morale di giusto o sbagliato ma perchè, potrebbe essere dannoso per te. Fuggire senza risolvere questo nodo potrebbe far sì che ti trascini dietro questo fardello, e anche tornando a casa non riuscirai a vivere la serenità del contesto familiare a causa di questa "fuga". Penso sinceramente che, consultarti con un professionista per metterti in ascolto di questo tuo disagio emotivo ti aiuterà a comprendere qual' è la scelta più coerente con i tuoi bisogni, a volte quella che noi definiamo "nostalgia di casa" cela dietro di sè molto di più.
Io resto quì, a tua disposizione qualora voglia parlarne più approfonditamente.
Ti abbraccio cara.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
26 GEN 2022
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Buongiorno Cuba.
Capisco la sua insofferenza e insoddisfazione. Però anzi che agire in silenzio le suggerirei di parlare con il suo compagno, su quello che lei anda pensando sulla vostra vita e rapporto e inclusive della sua intenzione di fare le valigie. È possibile che possiate conversare e magari arrivare ad un accordo. Se l'amore è reciproco le soluzioni e le decisioni devono essere esplicitate e prese in comuneaccordo. Poi se non arrivate a un accordo, lei potrà decidere cosa fare. Ma allora non sarà in silenzio!
Un saluto e una buona giornata.
26 GEN 2022
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Credo che sia arrivato il momento che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter affrontare la situazione condividendo pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL