Ho due bimbi gemelli di 4 anni e mezzo,
Ho l impressione che noi adulti in famiglia stiamo sbagliando qualcosa nell’educarli in quanto soprattutto il maschio è molto testardo e irascibile e tende a fare sempre l’opposto di ciò che gli viene chiesto, il tipico ribelle con aggiunta di reazioni di rabbia e pianto.
Vorrei essere indirizzata da qualcuno che partecipando alla quotidianità di casa possa dirci se l’errore è in noi adulti o se il bimbo ha un “carattere difficile”, e cosa fare eventualmente …
Grazie
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8 AGO 2021
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Gentile signora,
L’universo dei gemelli, come lei sta sperimentando, è complesso e delicato. Ogni gemello ha un suo carattere, ancor di più se si tratta di una coppia.
Nel suo caso il maschietto potrebbe ricercare l’attenzione dei genitori attraverso una maggiore ribellione, alimentando così proprio quel paragone con l’altro gemello ch’egli deve superare per costruire la propria identità individuale e autonoma.
L’intervento psicologico domiciliare, che richiede competenze e modalità d’intervento specifiche, può costituire un supporto utile. Forse i servizi territoriali della sua città organizzano questo tipo di intervento o possono darle indicazioni in merito.
Ma anche una terapia di coppia genitoriale potrebbe essere di grande aiuto per riflettere sul vostro stile comunicativo ed educativo e superare dubbi e insicurezze legati al vostro ruolo in questo momento di difficoltà.
Un cordiale saluto
Dott.sa Elisabetta Falcolini
20 AGO 2021
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Buongiorno credo che servirebbe un colloquio esplorativo delle dinamiche abitudini, regole e equilibri della vostra quotidianità familiare per capire se ci sono piccole modifiche che potete attuare, che potrebbero essere sufficienti e risolutive.
Un supporto genitoriale o anche solo qualche consulenza può bastare per costruire strategie educative funzionali, una volta appurato essere questo il problema.
A disposizione anche on line
Saluti Dott.ssa Belinda Doria
18 AGO 2021
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Cara Simona,
le consiglierei di intraprendere un percorso di parent traing.
Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di lavorare sulla psicoedicazione emotiva di essere genitori e non solo sull 'educazione.
Resto a disposizione anche online se vorrai.
Cordiali saluti.
9 AGO 2021
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Buongiorno, non credo si possa definire un problema, ma potrebbe essere necessario cambiare alcune modalità comunicative con il bambino per farlo sentire apprezzato, accolto e che sia libero di esprimere se stesso, senza necessariamente attirare l'attenzione degli adulti in modo disfunzionale. In ogni caso se crede mi scriva in privato che approfondiamo la questione.
Dott.ssa Paola Botta
9 AGO 2021
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Buongiorno Simona,
il mestiere di genitore non è cosa semplice e, procedendo per tentativi ed errori, può capitare che qualcosa non vada proprio come avremmo voluto. In generale non esiste niente di giusto o sbagliato, ma spesso è necessario rivedere alcuni comportamenti o modalità che possono rivelarsi non funzionali alla situazione che ci si pone davanti.
Nello specifico gli atteggiamenti di ribellione dei figli talvolta, oltre a un "carattere difficile", sono sintomi che sottendono altro: difficoltà di controllo delle proprie emozioni, stati di ansia relativi a ciò che circonda il bambino...
Sicuramente iniziare un percorso di sostegno alla genitorialità potrebbe aiutarvi nel superamento di questo momento di difficoltà, reindirizzandovi verso una modalità relazionale migliore con i vostri bambini e aiutandovi a comprendere se esistono problematiche nascoste, magari mai prese in considerazione, che comportano queste crisi.
Lo staff del Centro Meta è disponibile per consulenze, eventualmente anche online.
Dott.ssa Sara Proietti del Centro Meta
9 AGO 2021
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Buongiorno Simona, comprendo le sue difficoltà e preoccupazioni.
Durante gli anni dello sviluppo i bambini imparano attraverso gli adulti, molto spesso tramite le persone che si prendono cura di loro, la modalità con cui accettare e reagire alle proprie emozioni. Le crisi di pianto e rabbia sono, quindi, del tutto fisiologiche nella misura in cui servono a far capire all'adulto che quella precisa situazione non è gradevole per il piccolo. Sta all'adulto normalizzare ed accettare la presenza della rabbia o del capriccio cercando di spiegare al bambino che esistono anche altre modalità di manifestazione di un disappunto. Il mio consiglio è quello di rivolgervi in primis ad un professionista esperto in Parent training che indirizzi voi genitori e vi sostenga. Per il bimbo potrebbe essere utile un percorso di psicomotricità che lo aiuti, eventualmente, a contenere rabbia ed agitazione.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Anita Treglia
7 AGO 2021
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Buongiorno Simona, il ruolo di genitore è molto difficile e spesso si ha l'impressione di sbagliare o di non sapere educare i propri figli anche se cosi non è. I suoi bambini sono nella fase di acquisizione dell'iniziale autonomia e questo può esprimersi anche con la tendenza del bambino a fare l'opposto di ciò che gli viene detto. Invece, per quanto riguarda le reazioni di rabbia e pianto, le chiederei: in quali momenti essi si verificano? Ha notato che ci sono delle specifiche situazioni che determinano tali reazioni nel bambino? In ogni caso potrebbe essere opportuno cominciare un percorso di sostegno alla genitorialità che l'aiuti a capire se e quale potrebbe essere l'errore che commette e che le permetta di affrontare questa situazione.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento e le auguro il meglio
Dott.ssa Francesca Araneo