Responsabilità dell'ammalato

Inviata da Diego · 21 gen 2016 Disturbo bipolare

Salve, mi chiamo Diego e sono disperato. A mio padre 17 anni fa è stata diagnosticata la sindrome bipolare,ora ha 62 anni ma è sempre stato un irresponsabile fin da quando io e i mie 2 fratelli eravamo piccoli comportandosi sempre come se fosse scapolo. Una volta scoperta la malattia si pensava che migliorasse curandosi e io mi sono sposato e sono uscito di casa. Invece la situazione è precipitata poiché lui con la malattia si è sentito come giustificato nei suoi brutti vizi e non si cura adeguatamente 'programmando' in periodi specifici le sue crisi euforiche, cosa possiamo fare? Lui non soffre particolarmente di depressione ma diventa solo pigrissimo quando è diciamo giù, mentre scatena tutti i suoi vizi quando è su. Economicamente siamo sul lastrico. Scommetto che se dovessimo mollarlo si curerebbe con più perizia perché non avrebbe più i servi che gli sistemano i casino! Una malattia così ad un poco di buono come era già lui è troppo da sopportare. Grazie a tutti.

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Miglior risposta 21 GEN 2016

Buongiorno Diego,
Sì percepisce dal suo racconto che lei è molto arrabbiato. Una persona malata ha una responsabilità seppur limitata. Suo papà dovrebbe impegnarsi a seguire una terapia farmacologica appropriata e la psicoterapia. Un consiglio sarebbe quello di allentare un po il vostro aiuto in modo che vostro padre non si senta sempre protetto in tutte le cose sbagliate che fa.
Un caro saluto e nel caso mi contatti.

Dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se

Anonimo-125892 Psicologo a Milano

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22 GEN 2016

Caro Diego, davvero difficile pensare alla propria vita senza sentirsi in colpa per il proprio padre!
Purtroppo la cura dell'ammalato nel suo caso rischia di annullare la sua autonomia di individuo e i sacrifici della sua vita e famiglia.
Ma non è detto che lei debba cedere ad un aut aut: potrebbe certamente provare, assieme a sua mamma e suo fratello, a contattare i servizi territoriali per far aiutare suo papà con una presa in carico anche farmacologica, e nello stesso tempo pensare al bene del suo nuovo nucleo familiare allentando un po la sua cura dell'ammalato.
A disposizione
Dott.ssa Moglie L.

Dott.ssa Lucia Moglie Psicologo a Ancona

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21 GEN 2016

Ecco Diego.
tuo padre è un esempio di persona che ha saputo sfruttare al massimo quelli che si chiamano i "vantaggi secondari della malattia", in questo è stato proprio un genio, stando al tuo dire.
Purtroppo vediamo che la cosa peggiore in fondo non è sempre la malattia ma il carattere e le propensione personali delle persone.
Il tuo babbo di fondo è una persona immatura e narcisista e, come tu ben racconti, una volta saputa l'ulteriore diagnosi di sindrome depressivo-maniacale, ha messo sia la diagnosi e sia le varie fasi della malattia a servizio dei narcisismo e infantilismo.
Che fare allora?
Qui deve essere curata la base di immaturutà e narcisismo e poi la sindrome bipolare.
Percorso arduo e difficilissimo; ci vorrebbe la comunità.
Allora Diego, io ti dico che tu intanto proponiti in modo chiarissimo mentalmente che : Non ti farai distruggere da tutto ciò.
Poi cerca fin d'ora di crearti delle basi per una futura autonomia.
Nell'attuale situazione parlane con tua mamma e tuo fratello e magari valutate l'ipotesi di farvi aiutare dai servizi territoriali o dagli assistenti sociali.
Auguri e coraggio!
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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21 GEN 2016

Caro Diego,
penso che sei troppo severo nei giudizi che esprimi su tuo padre ed è la rabbia che hai accumulato nei suoi confronti a farti dire che "programma" gli alti e bassi della sua malattia.
Sono convinto poi che tuo padre abbia bisogno di essere curato con terapia combinata di farmaci e psicoterapia.
Tuttavia sono d'accordo con te nel fatto che tu e gli altri familiari dovreste ridurre la vostra disponibilità a togliergli sempre, come si dice, le castagne dal fuoco, invitandolo ad essere più responsabile specie nella fase euforica del bipolarismo.
Personalmente penso che il disagio mentale (che comunque va curato) non può giustificare tutto, atti irresponsabili e crimini inclusi!
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno)..

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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21 GEN 2016

Salve, quello che mi sento di consigliarle .. Anche se ha espresso bene le difficoltà familiari ed economiche ...
Un buon pschiatra che prescriva una cura adatta alle condizioni di suo padre ... E allo stesso tempo l'aiuto di un esperto per una terapia supportiva... Che possono essere vincolate secondo esigenze economiche mediante l'Asl del suo territorio ...

Dott.ssa Giuseppina Saccà Psicologo a Pescara

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