relazioni sbagliate

Cara Giovanna,
la sua domanda non è affatto banale, per quanto “comune”! Le relazioni vissute finora forse non sono esattamente quello che cerca per il suo futuro... lei si chiede il perché di certe scelte e credo sia proprio importante poter capire che cosa la attira verso certe relazioni. Ho l'impressione che forse è una parte di lei a spingerla verso le medesime situazioni, in una sorta di copione ripetitivo che però ora non vuole per il suo futuro. Fare luce su questo aspetto la aiuterà a capire cosa davvero desidera e che tipo di scelte, soprattutto a livello relazionale, possono farla stare meglio. Un consulto con un esperto potrebbe aiutarla a pensare su questi temi, intrecciando la situazione presente con vissuti del passato e della sua storia.
I miei più sinceri auguri,
Dott.ssa Ornella Convertino

Ognuno di noi agisce guidato da un "copione" inconscio,che è stato costruito nel tempo.
Osservo,da quanto Lei scrive,che il suo copione è a Lei noto.
Una vita normale,un uomo normale,non è quello che Lei cerca,anche se si interroga sulla possibilità di essere normale!!!
Chi definisce cosa è normale e cosa non lo è? Le consiglio di farsi aiutare,anche in un percorso breve,che la aiuti ad accettare le sue vecchie ferite,un terapeuta che la accolga e la faccia sentire accettata...solo così inizierà a volersi bene.
Dott.ssa Valeria Rinaldini-Napoli

Gentile Giovanna,
la Terapia Breve Strategica da me praticata può aiutare a risolvere problematiche come quelle da lei esposte, disponendo di specifici protocolli di trattamento collaudati con successo da decenni. Per conoscere il tipo di approccio che, in un'alta percentuale di casi e in un numero limitato di sedute, porta alla soluzione del problema, può trovare in internet esaustive informazioni.
Cordiali saluti
dott. Giuseppe Pecere

Buon giorno Giovanna,
I motivi per cui trova attraenti certi tipi di uomini e non altri, spesso sono scritti nella nostra storia personale e nei legami che abbiamo avuto con i nostri genitori.Le consiglio di iniziare a fare qualche colloquio individuale e magari intraprendere una psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvia Parisi

Gent.ssima Giovanna,

spesso ci si lega a uomini per tanti motivi, che possono essere lontani alle volte, almeno inizialmente da motivazioni di semplice interesse per la persona. La scelta di alcuni uomini può dipendere dal momento emotivo-affettivo in cui ci si trova, e quindi da ciò che stiamo cercando in quel dato periodo della nostra vita, oppure può essere dettata da alcune caratteristiche personologiche che ci caratterizzano. Si sente parlare di sindrome da "croce rossina", che porta a scegliere uomini difficoltosi o problematici, come gli ha definiti lei, che spesso e volentieri, non hanno una solida stabilità affettiva, pertanto assumono atteggiamenti da "filo sul rasoio", scappando e non dando alcuna certezza presente e futura. Provi a chiedersi, se non è proprio lei che rifugge la stabilità affettiva da un punto di vista sentimentale, scegliendo quindi relazioni incerte con uomini incerti, per timore magari di legarsi profondamente.
Buona giornata

Le consiglio di iniziare a chiedersi come succede che si innamora di questi uomini! quali sono le dinamiche agite! credo che debba iniziare a riflettere sull'inizio di una terapia. cordialmente Dott.ssa Eva Scardone.

Buongiorno gentile Giovanna,
rispetto alla sua domanda, mi sembra importante evidenziare che non esistono relazioni giuste o sbagliate, ma adeguate e funzionali ai momenti della vita.
Tra passato e presente la differenza sembra essere Giovanna che si interroga rispetto ai rapporti che ha avuto.
Cosa desiderava prima?cosa desidera adesso?

cordiali saluti
Dott.ssa Belli Valeria

Ogni storia ha le sue peculiarità, quello che adesso evidenzia è la ricorsività di certi aspetti che la pongono davanti a situazioni analoghe, a quanto ho capito, poco libere da compromessi di vario tipo. Ritengo utile approfondire come nella sua vita si imbatte in queste storie, che se sul momento la fanno star bene, la costringono ad adeguarsi a stili di vita e situazioni che alla lunga la fanno soffrire, tanto che dice di voler qualcosa di più "normale" (e qui mi verrebbe da chiederle molto sia veramente "normale???). Le consiglio dunque di affidarsi ad un professionista con cui approfondire questa ricorsività, che oggi la porta a desiderare qualcosa di diverso, e forse più vicino ai suoi bisogni.
Cordiali saluti Dr.ssa Antonella Parrini

Gentile Giovanna,
quanto lei descrive nella sua mail è un comportamento, spesso, ascrivibile a situazioni di dipendenza affettiva che, di certo trae origine dalla sua storia personale prossima e remota.
Da professionista, che da anni si occupa di dipendenze affettive, sindrome molto presente anche nel sesso maschile, anche se meno pubblicizzata in tal senso, mi sento di suggerirle di trovare uno psicoterapeuta che la accompagni nei mendri della sua sofferenza per renderla consapevole delle dinamiche in essa nascoste, affinchè le sue future relazioni siano più sane e mature. Dr. A. Orsenigo

Gentile Giovanna,
riprendo ciò che scrive alla fine della sua mail: "mi piacerebbe fermarmi con un bipede normalissimo, senza problemi, che abbia un lavoro normalissimo..". Ma sembra attirata da relazioni opposte, quelle relazioni che la "portano a fare uno stile di vita diverso" dal suo e che, per tale motivo, saranno presumibilmente brevi. Come se, di fatto, li dover confrontarsi all'interno di una relazione "normalissima" la spaventasse: e cosa significa "bipede normalissimo, senza problemi"? E' possibile confrontarsi con l'altro e non incorrere in una qualche situazione problematica? L'incontro con l'altro, la relazione con l'altro mette sempre di fronte ad una problematicità; una problematicità che però, dal tipo di relazioni che lei dice aver esperito (ossia complicate e che sa già che finiranno), mi chiedo se lei abbia avuto mai modo di affrontare.

Salve Giovanna, è realistica l'ipotesi che l'uomo "normale", inteso come privo di una vita sociale intrigante, semplicemente non le interessi? Infondo sono sempre i nostri gusti e le nostre caratteristiche individuali a guidarci nella scelta delle persone che divideranno con noi un tratto o tutta intera la strada della vita. Forse in quest'ottica la routine non fa per lei, cioè, con la testa la desidererebbe, ma nel momento in cui si trova a dover scegliere per una relazione, preferisce qualcosa di più intrigante.
E' un po' come quando il buonsenso ci dice di indossare scarpe comode in previsione di una giornata da passare in piedi, tuttavia alla fine scegliamo di uscire con deliziose decolleté tacco 12 abbinate alla borsa, che slanciano maggiormente la figura, che ci danno quel piglio da donna sicura di sé e che... a sera coi piedi gonfi e stanchi ci faranno maledire il giorno in cui le abbiamo comprate!
Le lascio due spunti di riflessione: primo, gli uomini che ha descritto sono persone che per varie ragioni hanno poco tempo da dedicarle, ci aveva pensato? Seconda riflessione, le persone di cui ha scritto conducono una vita molto più sregolata e fuori dall'ordinario della sua: il suo stile di vita le piace o forse infondo preferirebbe anche a lei uscire qualche volta dalla routine?
Un cordiale saluto, dott.ssa Chiara Campagnano

Carissima, purtroppo i nostri vissuti passati influenzano tutta la nostra vita. Dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuti a tirar fuori tutto ciò che la sta opprimendo nel profondo! na via d'uscita si trova sempre!
Saluti
Dr.ssa Melania Del Vecchio

Salve GIovanna,
quanto lei racconta è alquanto normale, perchè la scelta del partner non avviene in modo casuale , ma segue una certa logica per cui non penso che quello che le stia capitando sia frutto della sfortuna ma di tale scelta che avviene seguendo una certa logica specifica.
Credo che forse se avesse trovato una persona meno complicata e libera da tanti impegni non si sarebbe neanche accorta di lui, in quanto non è sicuramente ciò che vuole.
L'importante è cercare di vivere intensamente tali momenti che lei immagino da quello che dice sta facendo , cercando di prendere il meglio da tali relazioni.
Se tali relazioni la rendono felice, la fanno stare bene, credo che non ci sia niente di anormale. Non tutti siamo portati a vivere relazioni statiche, spesso li desideriamo, ma quando poi le viviamo ci rendiamo conto che non è quello che avremmo voluto. Nel suo caso probabilmente se lei avesse trovato un compagno più tranquillo come dice forse non avrebbe provato tali emozioni che invece in tale caso sta vivendo anche se questo comporta un sacrificio importante.
Saluti
dott. Angelo Lofino
Psicologo Psicoterapeuta
Sessuologo clinico

Gentile signora, nella vita ognuno di noi compie delle scelte nella speranza che siano giuste. Lei ha scelto degli uomini probabilmente non per il loro essere difficili ma per alcune caratteristiche che le piacevano e la facevano stare bene. Perchè non sceglie uomini normali? Evidentemente non ne ha ancora trovato uno che possa essere definito "normale" e che potesse avere le caratteristiche che le piacciono. Continui a cercare, indipendentemente dalla normalità o meno ma rispetto a ciò che realmente le piace in un uomo.

Dott. Domenico Navarra

Cara Giovanna, la situazione che ha brevemente descritto è tipica di molte persone che soffrono di dipendenza affettiva, che si imbattono in persone e relazioni che provocano più sofferenza che non benessere e appagamento. Sono frutto di dinamiche importanti da indagare e interrompere in una eventuale terapia individuale, che la aiuterebbe ad entrare in profondità, conoscere meglio se stessa e rafforzare tanti aspetti del suo carattere.
Dott.ssa Francesca Zoppi

Giovanna
la tua è una storia abbastanza tipica. Meno tipica è la risposta. Sarebbe troppo banale dire:
"... evidentemente non vuoi una relazione stabile".
Una cosa però è certa. La tua determinazione a risolvere e comprendere definitivamente il problema.
Se la tua determinazione è sincera, se veramente vuoi risolvere il problema, ti invito a consultare uno specialista (psicoterapeuta) e iniziare un percorso.
Il tuo problema, pur essendo tipico, non ha una spiegazione tipica. Ogni essere umano è unico e nella sua unicità esige un approfondimento specifico. Insomma, non esiste una 'pillola' per il tuo problema.
Solo un percorso terapeutico può evidenziare le ragioni inconsce che ti portano a scegliere sempre e solo 'quel' tipo di uomo. Al momento solo quel tipo di uomo suscita il tuo interesse. Solo un percorso analitico può aiutarti a comprenderne le ragioni da cui partire per tentare di ricostruire la tua vita affettiva su una base più consapevole.

Non ci imbattiamo mai in situazioni di vita e di relazione in modo casuale. Quando ciò che incontriamo, in qualche modo ci danneggia o sentiamo che è londano dal nostro ideale (l'ideale DEVE guidare le nostre scelte reali, anche con i limiti e i difetti di ogni realtà) allora possiamo pensare che una nostra parte interna non è in armonia con il resto della personalità, che c'è una sorta di 'nemico interno' che ostacola il nostro equilibrio. Spesso il difficile rapporto con l'altro sesso rimanda a un complesso negativo con il genitore di sesso opposto al proprio - ed è negativo anche quel rapporto troppo 'buono' con quel genitore. Ma una rielaborazione e trasformazione di sè a partire da tali difficoltà richiede un percorso psicoterapeutico analitico.

Cara Giovanna, sicuramente una motivazione è da ricercare nel suo passato che ha forgiato questa sua modalità di amare. Le consiglio di leggere questo libro: "Donne che amano troppo" è un buon manuale di auto aiuto.
Saluti,
Dott.ssa Giuseppina Barra