Buongiorno, ho 26 anni e un bambino di 5 da una precedente relazione, sono fidanzata da 3 anni quasi con un ragazzo che inizialmente sembrava il ragazzo perfetto, sia con me che con mio figlio. Con il passare del tempo è stato chiesto del tempo in più per me e lui (inizialmente non aveva problemi a vedere mio figlio) e gli è stato assolutamente dato nei momenti a me possibili per poterci vivere un po' di coppia ma questi momenti sono diventati gli unici. Ad oggi è un continuo litigi, ma pensanti anche perché il papà del bambino non mantiene gli impegni col figlio e lui non ha intenzione di vedermi con mio figlio. Spesso mi insulta, a ogni litigio ha sempre insulti pronti anche pensanti. Si rifiuta di conoscere i miei amici e i miei familiariperché ha un giudizio cattivo per tutti e cerca di allontanarmi a tante persone.
Lui invece di vergogna di me, tanto che soprattutto a determinati amici di me non ne parla proprio e loro gli hanno ripetuto più e più volte di lasciarmi in quanto io sia una ragazza usata. Spesso dice che non era la vita che voleva e che non capisce cosa lo lega a me.. Ho provato più volte a lasciarlo ma mi ha spesso minacciato, non violenza, ma mi intinidisce molto.
Qualsiasi cosa io gli dica per lui è falsità, quando esco dubita sempre.
Mi fa credere sempre inferiore e una madre che non è capace a essere madre e che visto che io non lascio mio figlio ai nonni o al padre per farmi gli affari miei vuol dire che non lo amo.
Io ormai ho smesso di provare interesse anche a sentirlo o a vederlo, piango spesso perché so che merito di meglio sia io che il mio bambino.
Che una persona che mi chiama puttana a ogni Telefnata, che mi insulta su tutto.
Ogni tanto torna dolce, sembra il ragazzo perfetto, ma so bene che non può essere quello di cui ho bisogno io, perché una vita di ansia e senza complicità non accetto di viverla, soprattutto con il rifiuto verso mio figlio.
Come fare a trovare il coraggio per lasciarlo? A superare la paura dei mille insulti, le mille chiamate e la paura che possa diffondere qualcosa di mio in giro? Che mi perseguiti?
È mesi che ci provo ma ci casco ogni volta nonostante ogni giorno mi ricordi che sono la cosa peggiore della sua vita.
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7 DIC 2020
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Buongiorno, da quello che scrive si percepisce la sua sofferenza e la grande difficoltà a gestire questo rapporto ormai finito, perché basato sulla DIPENDENZA psicologia. L'uomo di cui parla sembra essere molto aggressivo, almeno verbalmente, nei suoi confronti, poco amorevole ma estremamente egoista e centrato sui suoi BISOGNI e DESIDERI. Non tiene in minima considerazione la sue difficoltà come madre "separata" si un bambino piccolo, ne le sue difficoltà come DONNA.
Credo che suo figlio sia la sua PRIORITÀ e chi non riesce ad accettare questo non è degno di condividere la vita con lei ed il piccolo. Cerchi aiuto, si rivolga ad un professionista per riuscire a SVINCOLARSI da questa relazione MALATA, e riuscire a trovare la forza per mettere un PUNTO DEFINITO.
Cordiali saluti
Dott.ssa Andreoni Laura
7 DIC 2020
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Buongiorno,
concordo pienamente sulla necessità di contattare un centro antivioleza, in grado di darle assistenza a 360 gradi.
Spesso la violenza psicologica é solo l'inizio, ma é già sufficiente a creare problemi seri. La sua serenità é attualmente compromessa e questo danneggia lei e anche suo figlio, che come ogni bambino ha grande sensibilità e si rende conto sicuramente sia che la mamma non é tranquilla e ha paura, sia che il clima é teso. Con l'aiuto di persone che si occupano di situazioni come la sua potrà tornare alla normalità e far sta bene sia lei che suo figlio.
5 DIC 2020
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Carissima Giunteska,
Qualunque scelta prenderà sappia che lei è vittima di violenza e abusi psicologici.
Questo non può che avere un peso sulla sua autostima e il suo benessere quotidiano. Nonché su quello di suo figlio.
Lei è responsabile sia del benessere suo che di suo figlio, già non accudito dal padre.
La prego di volersi più bene, ci sono miliardi di uomini nel mondo. E comunque credo che starebbe meglio sola che accompagnata come lo è adesso.
Se non riesce da sola cerchi aiuto psicologico.
Buona fortuna!
Dott.ssa Maniaci Bocchiardo
5 DIC 2020
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Cara Giunteska,
nell'ultima parte lei è consapevole che merita di più, una persona che la faccia sentire veramente amata e bene all'interno di una relazione.
Lo meritate entrambi, sia lei che suo figlio.
Lasciarlo non è facile in quanto si è creata una spirale negativa in cui quando lei vuole lasciarlo lui lo percepisce e cambia atteggiamento e diventa l'uomo "perfetto" di cui lei si è innamorata, diventa dolce, le chiede scusa e magari le promette di cambiare. Si alternano fasi negative e positive ma si ricordi che torneranno sempre purtroppo quelle negative.
Sta vivendo un'ambivalenza emotiva perché lui dopo che la fa stare male la fa stare bene proprio per questo non riesce a lasciarlo.
Le consiglierei delle consulenze psicologiche per cercare di riuscire a spezzare questo vortice di esperienza/relazione negativa che la sta facendo stare male ( soprattutto con sé stessa).
Resto a sua disposizione.
Buona fortuna.
5 DIC 2020
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Deve riuscire assolutamente a lasciare questo uomo,che è troppo problematico e non può cambiare,uscendo dall' ambivalenza e dalla paura della perdita che la tiene legata a lui dottssa Harari
5 DIC 2020
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Cara Giuteska,
La sua situazione è estramamente delicata, perché dal suo racconto emerge chiaramente che si tratta di un rapporto basato sulla violenza psicologica. Essendoci anche un bimbo di mezzo credo che la cosa migliore sia che lei si rivolga ad un centro anti violenza vicino a lei o ad associazioni come "doppia difesa", che la possono aiutare con un supporto psicologico ma anche legale, se ce ne dovesse essere bisogno.
La violenza non è solo quella fisica, violenza è dover subire giorno dopo giorno offese e insulti, rimanere in una relazione che fa sentire inferiori e sbagliati.
Le auguro davvero con il cuore di poter uscirne e di trovare serenità per lei e il suo bambino.
Dott.ssa Giulia Moro