Relazione con un ragazzo straniero non approvata dalla famiglia
Buonasera, cerco di riassumere il tutto.
Ho 24 anni, un anno fa, ho conosciuto un ragazzo indiano di 27 anni che aveva un negozio accanto il mio. Da vicini, abbiamo cominciato a parlare del più e del meno, iniziando così una buona amicizia. Lui è molto carino, di mentalità aperta, un buon lavoratore. Insomma, dopo circa 6 o 7 mesi, lui mi si dichiara, mi dice che gli piaccio. Allora cominciamo a frequentarci. Per una serie di ragioni, ho dovuto dire tutto allaoa famiglia che non era d'accordo però mi hanno lasciato fare come volevo. Il problema è nato il mese scorso, questo ragazzo, è stato aggredito nel suo negozio da altri tre ragazzi, sempre indiani. Dopo l'aggressione, lui ha chiamato me per raggiungerlo e solo arrivata sul posto scopro che lo avevano picchiato. Allora passo quasi una nottata con lui appresso a carabinieri e pronto soccorso. Dopo questo evento, i miei l'hanno presa ancora peggio perché convinti che sotto c'è chissà quale giro malavitoso ma io sono assolutamente sicura che non è così. Quindi, presa da tante pressioni e ansie, chiudo con lui. Solo che la settimana dopo mi ci ritrovo a parlare e capisco di essermi pentita. E adesso ci rivediamo di nascosto. Pian piano ho spiegato a lui come sono andate le cose nella mia famiglia e si è mostrato davvero comprensivo e paziente. Solo che adesso mi manca il coraggio di affrontarli, perché sono stanca di vivere questa mia relazione di nascosto.
Aiuto. So che ho 24 anni, è la mia vita e non possono decidere per me. Ma ogni volta che penso di parlarne, penso alle possibili conseguenze (positive o negative) e mi blocco. E sto male.