Relazione a distanza: in che direzione stiamo andando?
Buongiorno,
da circa 5 mesi ho iniziato una relazione a distanza con una persona conosciuta in vacanza nella sua città natale, viviamo a 500 km di distanza, io al Nord lui al centro Italia, 33 anni io e 30 lui, è una persona in gamba, ha fatto il ricercatore in università all'estero, e ora a dottorato concluso è tornato in Italia e da un paio di mesi è alla ricerca di un impiego. Io ho il mio lavoro da circa 2 anni, ho ambizioni di carriera altrove sinceramente ma non mi posso assolutamente lamentare.
Dopo 2 giornate passate insieme durante la mia vacanza, abbiamo continuato a sentirci per scherzo, finché dopo un mese a messaggiare fittamente abbiamo passato un weekend bellissimo insieme, lui ha deciso di prendere un aereo per venire da me, e così ha fatto altre 3 volte nei 3 mesi successivi, ogni volta trascorrevamo 3/4/5 giorni insieme ed era bellissimo. Io all'epoca ero davvero molto scettica a causa della distanza ma lui mi trasmetteva tanta forza, "un modo lo troveremo se davvero vogliamo stare insieme", parlavamo di progetti e trasferimenti.
A gennaio, a dottorato terminato, è tornato nella sua città natale, dopo 3 anni e mezzo di vita autonoma, ha dovuto ritornare a vivere con la famiglia e senza uno stipendio, la cosa lo sta frustrando molto, più di quanto voglia dare a vedere. Lavora aiutando il padre artigiano, fa ripetizioni agli studenti e sta cercando attivamente lavoro, ma allo stato attuale nulla si muove purtroppo. Il punto è che da quando è tornato con i suoi è diventato letteralmente un'altra persona, si fa sentire molto meno, da 2 mesi a questa parte sono io che chiedo sempre a lui la data del prossimo incontro e lo percepisco freddo nei lunghi intervalli fra un incontro e l'altro (3 settimane in media). Io ho iniziato a vivere molto male tutta questa situazione perché mi sento fortemente disorientata, mi sembra di avere a che fare con un'altra persona. La mia reazione naturale a questa insicurezza è stata quella di diventare più insistente, alla mia età sento di volere una relazione diversa e non così squilibrata, io sarei disponibile a vederci molto più spesso, ad andargli incontro in questo momento suo di difficoltà economiche e personali ma lui frena, i rapporti di inaspriscono e si litiga fortemente al telefono da ormai 2 settimane.
Ha iniziato a essere rabbioso e a trattarmi molto male "basta con questi messaggi, lasciami in pace! hai rotto il c***o! non scrivere più una maledetta parola o ti blocco da tutto!" e parole forti di vario tipo, inoltre minaccia "se vai avanti così la prossima settimana io non vengo! non ti voglio vedere!!", io ovviamente sono disperata perché ripongo le mie speranze in quegli sporadici incontri che abbiamo, dormo male, al lavoro sono molto deconcentrata.
Io sono innamorata di lui, mi piace moltissimo la persona che era e che è tuttora, ormai raramente, quando siamo insieme e non fa così.
Si tratta letteralmente di due persone diverse, premuroso e dolcissimo nei primi mesi e tuttora nei nostri sporadici incontri, quanto freddo e distaccato nei lunghi periodi di lontananza.
Ho 31 anni, ho le mie esigenze, tutto aveva un senso all'inizio perché lui sembrava la persona più intraprendente del mondo e avremmo potuto valutare anche una vita insieme in una nuova città o fuori dall'Italia…. ora è cambiato.
Chiedo un vostro parere, vi ringrazio.