Rapporto Terapeuta /Paziente & Spicoterapia
Buongiorno,
e grazie in anticpo per le eventuali risposte. Vi pongo alcune domande. Forse superficiali a banali per voi profesisonisti ma dal punto di vista di un pazione non chiare.
[01]
che tipo di allenza terapeutica, empatia o coinvolgimento mi devo aspettare da un terapeuta (dato che da non professionista per cui potrò usare termini impropri) mi pare che venite istruiti nel corso della vostra formazione nel "non farvi coinvolgere dal paziente".
Significa che nn può esserci coinvolgimento emotivo alcuno da parte vostra (un paziente è uguale all'altro)?
La domanda nasce dal fatto che cerco di razionalizare le emozioni che sento nei confronti della spicoterapia. Per ora c'è diffidenza, molti dubbi e una sola certezza. Mi sono posto come obbiettivo capire quale sia la strada da perseguire perchè non riesco a comprendere il professionista. Dai segnali contrastanti che invia. Tuttavia leggendo e documentandomi lo scopo della spicoterapia dovrebbe fornire gli strumenti per gestire le emozioni e non essere gestito da esse migliorando la qualità di vita.
[02]
Quali sono le regole che definiscono il numero di sedute ?
Ogni terapista segue una sua linea guida o viene scelto con il paziente?
C'è flessibilità o è una relazione imposta?
(Fermo restando che vi deve essere impegno e continuità da parte del paziente e correttezza e rispetto verso il professionista lo dò per scontato).
[03]
Sono consapevole di essere una persona difficile complessa e in questo contesto terapeutico superficiale. Per cui non riesco ad avere una visione della spicoterapa dalle diverse prospettive ma solo da una limitata dal mio essere paziente non possiedo la prospettiva completa che invece avete voi professionisti per vostra formazione. Se il comportamento tenuto dal professionista è disinteresse o professionalmente venite formati nel mantenere le distanze professionali. Motivo per cui è naturale mantenere un distacco emotivo ed empatico per evitare un coinvolgimento. Nelle vostre linee guida è come arginare o limitare dando dei vincoli all' Alleanza Teraputica".
Mi sto domandando se sono io come paziende sono sbagliato. Nel pormi tali dubbi e domande. Troppo superficiale da non vedere gli aspetti che comporta la Spicoterapia. O troppo superficiale da non cogliere lo sforzo dello spicoterapeuta.
O del fatto che "Non ingrano in tempi brevi" o che vedo in maniera limitata o errata la prospettiva e l'operato del professionista e lo sforzo compiuto da esso.
Per ora sto analizzando scrivendo pro e contro dell'essere in spciterapia per capire quale sia la strada da percorrere adatta alla mia persona.
Grazie del vostro tempo
Buon WE
Saluti
Sisifo Bellerofonte