Rapporto nonna mamma figlia

Inviata da Pallina · 13 feb 2025 Terapia familiare

Buonasera,
Ho una figlia di quasi 21 mesi che attualmente è a casa con il papà la mattina e con me il pomeriggio. Raramente ci affidiamo ai nonni (miei genitori), per il motivo che spiego di seguito.
Quando sono con mia madre e mia figlia mi sento sempre rimessa nella posizione di figlia, mia madre mi fa sentire come se non fossi la madre e quando affidiamo a loro la nostra piccola, la cosa viene ancora più accentuata, è come se diventasse ancora più accentuato il fatto che mia madre sappia e conosca alla perfezione la piccola e tutti gli altri non siano in grado.
Spiego alcuni atteggiamenti: mentre la allatto si mette a farle le moine viso a viso dicendole "furbetta cucciona", è un momento mio e di mia figlia, neanche mio marito si intromette in questo, se non con una carezza o un bacio sulla testa. Quando siamo in giro e la piccola vuole stare in braccio con me, mia madre continu a dirle "vuoi venire in braccio alla nonna, che la mamma è stanca?". La piccola le dice di no e lei insiste ogni 2 secondi a chiederle, nonostante io le dica anche che se non vuole non vuole e che non sono stanca.
Si inventa che la piccola quando va via piange perché non vuole staccarsi da lei, ma in realtà capita che pianga per qualche piccolo capriccetto. Dice in giro che vuole solo la nonna quando c'è lei e non è vero. Quando piange per qualcosa, urla dall'altra stanza "la mamma e il papà ti fanno arrabbiare? Sono cattivi vero?". Questa è una frase che proprio non riesco a farmi andare giù... la chiama "amore mio", le dice che lei è la sua ragione di vita, che senza di lei non saprebbe come fare.
Spesso ci fa sentire obbligati a lasciarla a loro, anche se noi cerchiamo sempre di arrangiarci... secondo lei gliela dovremmo lasciare anche per andare a fare la spesa o per fare le pulizie, il che lo trovo assurdo, perché penso che i bambini imparino anche sa queste attività... oggi si è quasi arrabbiata perché le abbiamo detto che domani ci arrangiamo nel tenerla anche se ho uns visita, no per lei dobbiamo lasciatla da loro.
Spetta a noi qualsiasi decisione, giusta o sbagliata, per la nostra piccola. Invece lei commenta qualsiasi cosa con il suo parere, che ritiene legge.
Poi mi capita che non si stacchi più da noi, se le dico di venire a trovarci un'oretta, sicuramente sta da noi 3 ore... se faccio un giro da sola con mia figlia e non la invito a venire con noi se la prende (non me lo dice, ma mi accorge dalle risposte che mi da).
Mi sembra che non riesca a capire quali siano i confini e i limiti dei ruoli o sbaglio io?
Io sono una persona che per il quieto vivere non dice nulla... ma sto davvero per esplodere e non so come comportarmi.

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Miglior risposta 15 FEB 2025

Buonasera Signora,
La sua analisi del contesto relazionale, dell’intrusione negli spazi di accudimento della piccola e di tutto ciò che riguarda il vostro sistema familiare in questo momento di vita, sembra molto corretta e lucidamente condotta.
Non posso che essere d’accordo. Ciò che resta da fare ora è comunicare a sua madre come lei si sente e quali sono i suoi bisogni di spazio protetto psicologico tra lei e la neonata. Se non affronta questo punto con sua madre, si rischia di rimuovere dalla coscienza questa dimensione individuativa del Sè che non definendosi resta in ombra, provocando forte risentimento. Per il suo benessere psichico e per quello della bambina, nonché della sua mamma, è consigliabile questo passo.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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14 FEB 2025

Ciao! È evidente la complessità e la frustrazione della situazione descritta, così come è comprensibile la sua reazione, non si senta sbagliata. Per fronteggiare al meglio questa situazione sarebbe opportuno iniziare a stabilire dei confini chiari e comunicare la propria visione con calma, esprimendo come si sente riguardo ai comportamenti che trova invadenti e spiegando l'importanza di rispettare i suoi ruoli e le sue decisioni da genitore. Senza sentirsi in colpa o sbagliata, ricordi agli altri che ci sono dei confini sani da rispettare, necessari per il benessere della sua famiglia. Non deve sentirsi obbligata a compiacere sua madre a scapito della sua serenità e del suo ruolo genitoriale.
Questi sono validi suggerimenti che possono fornire una base per affrontare la situazione in modo costruttivo e proteggere il benessere della famiglia, tuttavia se la situazione dovesse persistere e risultare troppo gravosa, potrebbe essere utile consultare uno specialista per avere un ulteriore punto di vista professionale e delle strategie concrete per gestire meglio la dinamica familiare.

Cari saluti,
Dott.ssa Di Somma Roberta.

Dott.ssa Di Somma Roberta Psicologo a Grumo Nevano

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14 FEB 2025

Assolutamente, capisco benissimo la tua situazione. È un classico esempio di dinamiche familiari complesse che possono generare tensioni e stress. Cerchiamo di analizzare la situazione e capire come affrontare al meglio questa fase delicata.

Analizziamo la situazione:
- Ruoli confusi: tua madre sembra avere difficoltà a distinguere il suo ruolo di nonna da quello di madre. Si intromette nelle tue decisioni genitoriali, sminuendo la tua autorità e competenza. Questo può farti sentire inadeguata e frustrata.
- Mancanza di rispetto dei confini: tua madre non rispetta i tuoi spazi e le tue decisioni. Si comporta come se avesse più diritto di te sulla bambina, creando un senso di competizione e possessività.
- Manipolazione emotiva: tua madre utilizza frasi e comportamenti che ti fanno sentire in colpa o obbligata a cedere alle sue richieste. Questo è un modo per esercitare controllo sulla situazione e ottenere ciò che vuole.
- Bisogni insoddisfatti: tua madre potrebbe avere bisogno di sentirsi utile e importante, ma lo fa in modo inappropriato (quindi non le darei una colpa diretta), invadendo i tuoi spazi e quelli della bambina.

Come affrontare la situazione?
- Comunicazione assertiva: è fondamentale parlare con tua madre in modo chiaro e diretto, esprimendo i tuoi sentimenti e bisogni. Utilizza frasi assertive come "Mi sento... quando tu..." oppure "Ho bisogno che tu...".
- Stabilire confini chiari: definisci in modo inequivocabile quali sono i tuoi spazi e le tue decisioni. Spiega a tua madre che apprezzi il suo aiuto, ma che le decisioni sulla bambina spettano a te e al tuo compagno.
- Mantenere la calma: evita di farti prendere dalla rabbia o dalla frustrazione. Mantieni un tono calmo e pacato, anche se tua madre dovesse reagire in modo negativo.
- Non giustificarti: non sentirti in dovere di giustificare le tue scelte o decisioni. Ricorda che sei la madre e hai il diritto di decidere ciò che è meglio per tua figlia.
- Cercare supporto: se la situazione dovesse diventare troppo difficile da gestire, non esitare a cercare supporto da un professionista (psicologo).

Consigli aggiuntivi:
- Coinvolgi il tuo compagno: parlane con il tuo compagno e cercate insieme delle strategie per affrontare la situazione.
- Ritagliatevi dei momenti solo per voi: organizzate delle attività che vi permettano di rafforzare il legame con vostra figlia e di sentirvi genitori competenti e autonomi.

Spero che questi consigli ti siano utili. Ricorda, non sei sola in questa situazione e hai il diritto di far valere i tuoi bisogni e quelli della tua famiglia.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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14 FEB 2025

Buongiorno, il fatto che ti senta “rimessa nella posizione di figlia” è un segnale chiaro che ci sono dei confini emotivi che non vengono rispettati, e questo può essere estremamente frustrante. Non è facile quando una persona, che dovrebbe essere di supporto, inizia a interferire nelle tue decisioni o a farti sentire che sei un passo indietro rispetto a lei nel rapporto con tua figlia. Quello che descrivi, come le sue interferenze quando allatti, o quando cerca di prendere tua figlia in braccio contro la sua volontà, è un comportamento che può compromettere il legame che hai con tua figlia, e la tua capacità di essere riconosciuta come la figura principale di riferimento per lei. Il fatto che tua madre insista così tanto, anche dopo che le hai detto che tua figlia non vuole, è una forma di invadenza che può mettere a dura prova la tua pazienza e il tuo senso di autorità. Inoltre, il suo comportamento, è una chiara manifestazione di una dinamica in cui lei tende a sminuire la tua capacità di gestire la tua famiglia. Il fatto che ti faccia sentire in obbligo di chiedere il suo aiuto anche per le cose più semplici, come una passeggiata o le pulizie, è segno che probabilmente non rispetta pienamente il fatto che la tua famiglia è indipendente e che tu e il tuo partner siete pienamente in grado di gestire i vostri impegni. Avere questa percezione che tua madre possa sentirsi “superiore” nel suo ruolo di nonna e abbia difficoltà a riconoscere il tuo ruolo di madre può essere davvero difficile da affrontare. Anche il fatto che si faccia sentire quando non la inviti a passare del tempo con te e tua figlia è un altro segno di come le sue aspettative possano diventare un peso. Sembra che tua madre non comprenda completamente i limiti che tu stai cercando di stabilire e continui ad invadere uno spazio che, come madre, hai il diritto di definire. Tutto ciò che descrivi mostra un desiderio di quieto vivere da parte tua, ma sento che questa situazione sta davvero mettendo a dura prova la tua pazienza e il tuo benessere. Non è facile trovare il giusto equilibrio tra il rispetto verso tua madre e il bisogno di affermarti nel tuo ruolo di madre. Credo che il primo passo potrebbe essere quello di comunicare a tua madre, in maniera sincera ma ferma, come ti senti riguardo a questi comportamenti. Potresti spiegare che ci sono dei confini che devono essere rispettati, perché, alla fine, le decisioni riguardanti tua figlia spettano a te e a tuo marito. Non deve essere un confronto conflittuale, ma un modo per stabilire una comunicazione chiara sui tuoi bisogni e sulle tue priorità come madre. Essere madre, soprattutto nei primi anni, è un’esperienza estremamente delicata, e ogni genitore ha il diritto di sentirsi supportato nel definire i propri spazi e ruoli. Non c’è nulla di sbagliato nell’affermare la tua autonomia e nel voler proteggere i momenti speciali con tua figlia. Forse è anche un’opportunità per tua madre di riflettere su come le sue azioni possano influire sulla tua serenità e sul tuo ruolo. Spero che tu possa trovare il coraggio e il modo giusto di esprimere i tuoi sentimenti, anche se può sembrare difficile. Resto a disposizione. Un caro saluto,
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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14 FEB 2025

No, non sbagli affatto. La tua sensazione è legittima: tua madre fatica a riconoscere i confini del suo ruolo e tende a sovrapporsi al tuo, facendoti sentire ancora una figlia da guidare invece che una madre con piena autorità sulle sue decisioni.

Ci sono diversi aspetti problematici nel suo comportamento:
- **Svaluta il tuo ruolo genitoriale**, insinuando che tu e tuo marito non siate abbastanza competenti (frasi come “la mamma e il papà ti fanno arrabbiare? Sono cattivi, vero?” sono inaccettabili).
- **Cerca di creare un legame esclusivo con tua figlia**, quasi come se volesse “competere” con te per il suo affetto.
- **Non rispetta i tuoi confini**, sia quando interferisce nell’allattamento, sia quando si impone nelle vostre decisioni familiari.
- **Ti fa sentire in colpa** ogni volta che non assecondi i suoi desideri.

Capisco che per quieto vivere tu abbia evitato lo scontro fino ad ora, ma è giunto il momento di **stabilire dei limiti chiari**. Più rimandi, più sarà difficile.

### **Cosa puoi fare?**
1. **Parlane con calma, ma con fermezza.** Scegli un momento neutro e dille chiaramente che certi atteggiamenti ti fanno sentire sminuita come madre e che vuoi essere rispettata nelle tue decisioni.
2. **Imponi dei confini pratici.** Se dici che starà con voi un’ora, dopo un’ora la accompagni alla porta con gentilezza. Se non vuoi che interferisca nell’allattamento, dille chiaramente che è un momento privato.
3. **Evita giustificazioni e sensi di colpa.** Se decide di offendersi perché non la inviti a un giro, è una sua responsabilità gestire quella delusione. Non devi sempre compiacerla.
4. **Sii coerente.** Se oggi cedi per non avere discussioni, domani sarà ancora più difficile dire di no. Ogni volta che riesci a mantenere un confine, sarà più facile farlo la volta successiva.
5. **Parlane con tuo marito.** È importante che lui sia al tuo fianco in questo, per rafforzare la vostra posizione di genitori.

So che non sarà facile, soprattutto se sei una persona che tende a evitare i conflitti. Ma hai tutto il diritto di farti rispettare come madre. Se non metti paletti ora, la situazione potrebbe solo peggiorare. Sei disposta a provare a stabilire dei limiti, anche a piccoli passi?

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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14 FEB 2025

Buongiorno, dal suo racconto sembrerebbe in effetti esserci un problema nel capire e accettare i confini e i ruoli. Quello che potrebbe essere più utile per lei è cercare di disegnare dei confini che sente tollerabili per sè e per la sua nuova famiglia. Su questo mi sembra già sulla buona strada. Un consulto con un professionista le potrebbe far comprendere meglio alcune dinamiche e far attivare in lei altre preziose risorse.

Dott.ssa Vittoria Cutuli Psicologo a Catania

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