Rapporto del mio compagno con la madre

Inviata da Star · 15 set 2022 Terapia di coppia

Buongiorno, convivo con il mio compagno da 7 mesi e stiamo insieme da tre anni. Ho sempre notato un certo rapporto con la madre molto stretto. Mia suocera ha cresciuto i due figli maschi a pane e carezze, dedicandosi loro anima e cuore. Il mio compagno è un ragazzo gentile ed educato e per questo le sono grata. Però in casa è completamente un disastro. I genitori non gli hanno mai fatto carico di alcun dovere e lui ha trovato lavoro dopo aver conosciuto me all' età di 37 anni. Prima ha sempre fatto lavori saltuari, dormiva fino alle 11 di mattina e andava a letto alle 2/3 di notte. Ovviamente la madre lo ha sempre coperto dicendo che non era colpa sua e cercava di non disturbare il suo sonno fino a che lui non si svegliava. Poi lui ha trovato lavoro, ovviamente non mi è stato concessa alcuna gratitudine, solo perché a suo dire la ruota finalmente era girata dalla sua parte. Adesso viviamo insieme e noto un attaccamento da parte del figlio alla madre ancora più evidente. Mia suocera lo chiama credo tutti i giorni, dico credo perché lui lo fa solitamente al rientro dal lavoro quando io non ci sono e si raccontano. Mia suocera lo tiene al corrente di tutte le situazioni familiari e extra quasi come fosse una figlia femmina e allo stesso tempo gli fa il terzo grado su quello che succede in casa nostra. Quando si rivedono, mia suocera è pronta a sistemargli la camicia e non mancano le carezze sulle spalle o gli sguardi di intesa. L'altra sera dopo essere stati al ristorante, lui e la madre se ne sono andati avanti a braccetto e io dietro sola. Ne ho parlato con lui e si è arrabbiato tantissimo dandomi praticamente della folle. Io non so se sono esagerata e se dovrei fare un mea culpa, in fondo è la madre o se questa sensazione che ho di sentirmi la seconda sia un sentimento leggittimo.

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Miglior risposta 16 SET 2022

Cara,
lei sta cercando di costruire un rapporto di coppia con una persona che è già sposata: con la propria mamma, ostinata custode del sonno di questo uomo. Si deve chiedere se a lei sta bene, perché cambiare questa impostazione di ruoli sarà ostacolato da entrambi e non credo sia compito suo: è un processo che, se vorranno, dovranno affrontare il suo compagno e i suoi genitori. Non ci sono colpevoli in questa storia, ma paure e difficoltà non viste. Lei ha la possibilità di lavorare sul suo desiderio e sul suo ruolo in questo complicato intreccio, le auguro di fare la scelta migliore per sé.

Dott.ssa Renata Pellegrini Psicologo a Napoli

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16 SET 2022

Cara,
temo che la sua relazione sia un po' troppo affollata.
Sarà difficile che il suo compagno diventi consapevole in un battibaleno di questa realtà, in quanto è troppo offuscato dalle carezze materne e bloccato in una fase del ciclo di vita che non corrisponde all'età di 37 anni, ahimè.
La invito a chiedersi se è davvero questo ciò che vuole da un rapporto, essere Wendy che rincorre Peter Pan.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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16 SET 2022

Buongiorno, innanzitutto grazie per aver condiviso un pezzetto della sua storia.
Da quanto leggo la negazione del suo compagno circa i diversi pesi attribuiti alle relazioni rischia di "contagiare" anche lei. Il suo sentimento è più che legittimo, già solo perché lei, nel "come sto nella coppia con te", ha piena voce in capitolo.
A 37 anni può essere faticoso mettere in discussione ciò che si è sempre fatto ed i propri modelli di riferimento, questo però deve poter incontrare l'incontro con lei, che di bisogni ne ha altrettanti.
Date queste premesse, il suggerimento primo sarebbe quello di poter indagare la questione attraverso una terapia di coppia, che prevede però la motivazione di entrambe; se questo al momento non fosse possibile può valutare di mettersi in gioco lei con una terapia individuale sistemica per approfondire la sua posizione ed il suo ruolo all'interno della vicenda ed eventualmente valutare insieme alla professionista il possibile coinvolgimento del suo partner.

La saluto cordialmente, Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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16 SET 2022

Buongiorno Star,
Mi spiace per ciò che sta vivendo e che non le consente un rapporto sereno con suo marito per lo stretto rapporto che quest'ultimo ha con la madre.
Mi sembra di percepire che lei si senta esclusa in qualche modo e messa in secondo piano .
Le consiglio di prendere contatto con uno psicologo che la accompagni nell'affrontare i suoi vissuti ed emozioni.
La saluto caramente.

Dott.ssa Elisa Oliveri Psicologo a Torino

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16 SET 2022

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe utile cercare di capire quali paure e significati si nascondono dietro questo rapporto, come mai il rapporto tra il suo compagno e la suocera abbia scatenato in lei disagio.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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