Rapporto conflittuale con mia madre

Inviata da Micaela · 10 set 2020

Buongiorno,
Volevo raccontare del mio rapporto difficile con mia madre per sentire opinioni
Ho 22 anni, e da quando ho memoria ho da sempre un rapporto burrascoso con mia madre. I miei genitori si sono separati quando avevo 2 anni, situazione che ho sempre vissuto serenamente, mio padre non è propriamente il padre perfetto, ma non l’ho mai voluto escludere dalla mia vita nonostante alcune mancanze sopratutto quando ero piccola, non ha sempre dato il mantenimento a mia madre, è stato per un breve periodo in carcere, ma da un paio di anni ha cercato di riprendere in mano la sua vita ed è più presente come genitore e sia a livello economico. Io ho sempre vissuto con mia madre e il suo compagno e mia sorella, nata da questa relazione.
Mia madre è sempre arrabbiata, incattivita, in generale con tutti ma con me trova sempre un pretesto per innescare uno scontro. Mi insulta sempre, anche con termini pesanti e anche andando a toccare difetti fisici (es: che non sono bella), mi sminuisce, non ha stima di me, non ha fiducia in me.
In qualsiasi cosa io faccia trova sempre un lato negativo, ad esempio io studio all’università e nel frattempo da sempre ho dei lavoretti per togliermi degli sfizi ma sopratutto per non pesare sui miei genitori. E su questo, invece che apprezzare mi accusa di essere “malata” di soldi (specifico che guadagno 400-500 nei mesi migliori). Cerco di aiutarla in casa, ma non va mai bene come faccio le cose, non si fida di me nel senso che le dico che vado a lavorare e non mi crede. Non si interessa a nulla della mia vita al di fuori della casa, mette becco solo quando c’è da farmi un rimprovero. Al mattino mi alzo ed è già li pronta a innescare una discussione, non ha rispetto se ho da studiare o fare qualsiasi cosa, anche se vado fuori a cena (senza chiederle un euro) si lamenta di questo. Per non parlare che le da fastidio il rapporto con mio padre, ovvero nulla di che, semplicemente ci vado d’accordo ma ne più ne meno, perché come dicevo sopra anche lui ha fatto i suoi errori. Insomma è un rapporto molto conflittuale, e non parte da me, io per ovvie ragione non riesco a provare amore per mia madre, ma di certo non provo odio, lei invece sembra quasi mi odi, che provi un sentimento di invidia e rifiuto nei miei confronti.
Non nego che dopo certe frasi sono io che di conseguenza reagisco e dico cose che sicuramente non sono piacevoli per una madre, e a volte siamo arrivate a metterci le mani addosso.
Abbiamo fatto un percorso da uno psicologo ma non è servito a nulla e stiamo state anche per periodi separate.
Io sono arrivata alla conclusione che ormai è una guerra già persa, quindi aspetto solo di potermene andare via di casa e tagliare i rapporti o comunque limitarli.

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Miglior risposta 11 SET 2020

Cara Micaela,
la relazione madre/figlia in contesto di separazione e dunque di costituzione nuovo nucleo familiare, la cd famiglia allargata, talvolta ne risente in maniera particolare in quanto si fondono gli stati emotivi aggressivi diretti sull'ex coniuge, riversati inconsciamente sui figli, in questo caso subentrano anche ulteriori motivi di conflittualità evidenti.
Purtroppo con la psicoterapia, non possiamo modificare gli altri ma soltanto noi stessi, che tuttavia facendo parte di una sorta di ingranaggio familiare, modifica tutto il contesto.
Ti consiglio vivamente di intraprendere nuovamente un percorso di terapia familiare, anche se il primo tentativo non ha sortito gli obiettivi posti, resta la migliore soluzione per affrontare questa problematica che altrimenti, come da te prospettato porterebbe ad una rottura della relazione madre/figlia che è indispensabile per il tuo corretto funzionamento psicofisico
Insisti!
Dott. ssa Daniela Calabrese psicoterapeuta Roma

Studio Psicologia Calabrese Psicologo a Roma

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11 SET 2020

Gentile Micaela,
la sua è una storia triste in cui si percepisce malessere sia in lei che in sua madre che, come riferisce , è sempre arrabbiata e incattivita con tutti.
Gli scontri con sua madre con conseguente escalation fino ad arrivare alle mani sono assolutamente da evitare perchè degradanti e squalificanti..
Se il rapporto con suo padre è buono potrebbe chiedergli il permesso di trasferirsi da lui ma qualora ciò non fosse possibile dovrà fare di tutto per non rovinare ulteriormente e totalmente il rapporto con sua madre.
Riprendere un percorso di psicoterapia familiare o individuale è senz'altro utile.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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10 SET 2020

Gentile Micaela,
capisco il tuo bisogno di andare via di casa perché da quanto racconti il rapporto con la mamma è davvero molto conflittuale.
La relazione genitore/figlio è di solito molto intensa e se ci sono vissuti emotivi non risolti capita spesso che poi vengano portati dentro alla relazione.
Ad esempio, se tua mamma, da bambina non è stata accettata dalla propria madre è facile che anche lei abbia questa difficoltà con te. Oppure la mamma potrebbe essere gelosa del tuo rapporto con il papà, o ancora potrebbe inconsciamente accusarti di averle fatto fare scelte sbagliate. Questi sono solo degli esempi, ce ne potrebbero essere molti altri, anche più di uno insieme, di cui neppure tua madre è consapevole. E la stessa cosa potrebbe succedere a te.
Per questo può essere utile una psicoterapia, famigliare o individuale, che aiuti a mettere un filtro tra te e lei, un filtro che protegga entrambe dalle vostre emozioni intense e vi permetta di guardarvi ad una distanza maggiore ma più nitida e chiara.
Quando siete troppo vicine non riuscite a mettervi a fuoco e vi mischiate eccessivamente fino a confondere i vissuti personali con quelli relazionali.
Per questo è importante trovare una giusta distanza che vi aiuti ad accettarvi e ad amarvi, se possibile, così come siete.
Un caro saluto,
Dr Katjuscia Manganiello

Dr.ssa Katjuscia Manganiello Psicologo a Pesaro

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