Rapporto con un uomo separato
Buongiorno Ho 37 anni e convivo da più di un anno con uomo separato da 4 anni, mio coetaneo e padre di una bambina di 10 anni. Ci siamo conosciuti al lavoro e il rapporto è nato all'insegna della stabilità, del rispetto reciproco e del comune desiderio di avere una famiglia. Dopo 4 anni di alti e bassi di relazione con un "narcisista", ho finalmente trovato la mia stabilità con partner che condivide i miei stessi sentimenti e valori. Ma con il passare del tempo la sua situazione economica e familiare mi ha travolto ed avvilito. Il mio compagno soffre del rapporto conflittuale con l'ex moglie, forse intenzionata a fare causa per un mantenimento del terzo del suo stipendio, la quale lo ha progressivamente estromesso dalle decisioni importanti sulla vita della figlia, trattandolo da "bancomat" o babysitter secondo le sue esigenze. Abbattuto dalle spese e dal mutuo della casa coniugale, si è trovato in gravi difficoltà economiche, così l'ho accolto insieme alla figlia ( che vede una volta a settimana) in casa mia senza chiedergli alcun contributo, anzi a volte provvedendo io stessa a spese per vestiario o altro per entrambi. Negli ultimi due mesi si è pure dovuto trasferire a 2 ore di macchina per migliorare la sua posizione lavorativa, così ci vediamo una volta a settimana. Lo amo moltissimo, ma negli ultimi tempi mi assale la paura di non poter riuscire a gestire la situazione. Vorrei una famiglia mia ma mi rendo conto che non ci sono le condizioni, pure se lui vorrebbe. Mi sto allontanando dalla bambina che mi adora ed ha con me un ottimo rapporto, perché ho paura che possa essere gelosa del padre quando sarà adolescente, a volte mi sento un´"estranea" a casa mia in quanto non condivido il loro legame di sangue. Inoltre l'unico giorno che ci vediamo deve stare anche giustamente con la figlia, e per il rapporto di coppia non rimane che una sera ogni tanto. Ovviamente di vacanze non se ne parla nemmeno. Sono stanca di tanti sacrifici, della solitudine e della mancanza di futuro, ma lui nella mia vita é una presenza importante che mi ha fatto solo bene, e non riesco ad immaginarla senza di lui. Forse dovrei assumere qualche farmaco per la depressione? Semplicemente dedicarmi più a me stessa? Avere pazienza che le cose migliorino? O semplicemente mollare? Non posso neanche pensare di abbandonarlo con tutti i suoi problemi dopo quanto mi é stato vicino, per l'amore e la comprensione che ha sempre avuto nei miei confronti. Dice sempre che vorrebbe darmi più sicurezza, perché me lo merito, e di avere fiducia che le cose miglioreranno. Vuole anche che mi trasferisca con lui (lavorando nella stessa azienda), anche se nella mia città ho casa di proprietà e temo un ulteriore aumento di spese. Grazie in anticipo per la consulenza.