Per vari motivi vado da uno psicologo da un pò di mesi per svariati motivi, il rapporto che si è creato è bellissimo, non mi sono mai aperta così tanto con una persona in tutta la mia vita e andare da lui mi fa molto bene....un'unica cosa mi provoca disagio..ed è il pensiero che un giorno non dovrò più andarci e non avrò più una persona con cui parlare di tutto, non ditemi di parlare con un amica/o perché sono molto introversa e certe cose non le dico a nessuno, e ho paura di quando ''sarò sola''...
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5 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Sara
stai andando dallo psicologo da un pò di mesi e quindi il termine della psicoterapia dovrebbe ancora essere lontano.
Ti consiglio di stare concentrata sul percorso e di vivere la situazione e i cambiamenti che si presentano.
Probabilmente, quando sarà il momento di terminare la psicoterapia tu non avrai più paura di essere sola e di non essere accompagnata.
Potrà esserci il naturale senso di pacato dispiacere di non vedersi più però sarà sopraffatto dalla voglia di vivere nel mondo con altre persone e dalla gratitudine verso la persona che ti ha aiutato.
In definitiva quando non si ha più bisogno del terapeuta, la psicoterapia finisce.
Un caro saluto
Spero di averti un poco spiegato.
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
12 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Sara,
mi fa piacere prendere atto del tuo entusiasmo e della buona alleanza di lavoro che si è creata col tuo terapeuta.
Vorrei però che te ne ricordassi, mantenendo alto il livello di fiducia, anche quando ci saranno inevitabilmente dei momenti di congruenza (oltre a quelli di empatia) derivanti dal confronto del tuo mondo e dei tuoi postulati con quelli del terapeuta perché in psicoterapia si procede sempre per "destrutturazioni" e "ristrutturazioni".
Quanto alla tua paura di perdere in futuro questo sostegno e questa risorsa è da ritenere che sarà molto ridimensionata e accettata quando saranno raggiunti gli obbiettivi terapeutici e sarai più in grado di far fronte in autonomia ad altre eventuali difficoltà.
Per il momento, puoi portare questa paura come tema su cui lavorare in seduta ed in ogni caso, dopo un percorso di psicoterapia, nulla vieta di richiedere incontri sporadici, qualora dovesse sopraggiungere qualche nuovo problema, per un parere o un confronto.
Cordiali saluti e buona continuazione del lavoro di terapia.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sara,
intanto il fatto che tu sia riuscita ad aprirti ed a raccontare il tuo mondo intimo e privato, mi sembra già una vittoria che puoi riconoscerti.
Certamente il consiglio non può essere di confrontarti allo stesso modo in amicizia, perché parliamo di due relazioni completamente differenti e non paragonabili.
E’ naturale e fisiologica la tua paura rispetto alla fine del percorso, ma anche questo può essere un interessante spunto di lavoro all’interno del rapporto terapeutico: quindi credo che dovresti esplicitarlo proprio alla persona che ti sta seguendo.
Inoltre, come già detto dai miei colleghi, quando il tuo percorso sarà terminato avrai raggiunto degli obiettivi ed avrai voglia di provarti ancora nel mondo con le tue gambe, nonostante la gratitudine e l’affetto.
7 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Sara, quello che dici è molto bello ed è indice che il lavoro psicologico che Tu ed il Tuo terapeuta avete sin qui svolto si appoggia su una intensa corrente di scambio emotivo reciproco. Cosa molto utile e positiva. ( sempre che non sia agita ma convogliata nell'efficacia del lavoro )
Circa la Tua paura di non avere più in un futuro, a breve o medio termine, un punto di riferimento e di appoggio, oggi rappresentato dal Tuo Terapeuta, mi permetto di ricordaTi che lo scopo ultimo della psicoterapia e ancor di più dell'Analisi vera e propria è quello di renderci liberi, indipendenti, e il più possibile autosufficenti. Questo non vuol dire secondo il mio ( e non solo mio ) modo di intendere la psicoterapia ed il lavoro psicoterapeutico che ci si debba perdere di vista e che non sia utile ed opportuno, a seconda delle situazioni e necessità, fare saltuariamente cicli di incontri psicoterapeutici, diciamo di richiamo. Infatti può accadere che situazioni nuove di vita portino alla luce aspetti che non si erano toccati prima.
Importante è tenere ben presente che il rapporto psicoterapeutico non è un rapporto tra amici ma tra due persone che svolgono un percorso di lavoro psicologico insieme. Ed è normale che vi sia, al termine affetto e simpatia reciproci, come potrebbe esserci tra un medico o un insegnante o un allenatore e il suo allievo. Altri tipi di rapporto sarebbero non benefici se non addirittura dannosi per il paziente. Cordialmente. Dr. Marco Tartari, Asti
6 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima Sara,
le terapie con uno psicologo hanno una certa durata.
La cosa importante però è che tu riesca ad esprimere queste tue paure al tuo psicologo, in modo che possiate utilizzare questo materiale per le vostre sedute.
I risultati di questi incontri devono ancora arrivare.
Abbi pazienza!
Coraggio!
5 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Sara,
il mio consiglio è quello di parlare con il suo psicologo id questa paura per condividerla con lui. Lo psicologo che la segue nonpuò essere sostituito alle relaizoni interpersonali, ma con lui sta affrontando un percorso terapeutico. Forse uno degli aspetti importanti della terapia potrebbe proprio essere quello di eliminare questa sensazione di "bisogno di..." che in questo momento la preoccupa. Spero che la sua terapia continui così, visto che l'allenaza si è consolidata e potrete raggiungere grandi obiettivi.
Un caro saluto
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se
5 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Sara,
in realtà il momento in cui la terapia terminerà probabilmente non avrà più questo pensiero perchè avrà terminato un percorso che l'avrà resa più fiduciosa delle sue possibilità. Un'amica non è un'alternativa perchè, per quanto bello possa essere il rapporto col suo psicologo, lui non è un suo amico ed immagino che faccia molto di più che ascoltare i racconti della sua vita: interpreta, trova relazioni costanti, schemi mentali, etc. Alla fine del suo percorso lei avrà interiorizzato tutto ciò che le è stato offerto e sarà autonoma.
M