Qui ed ora

Inviata da Anonimo · 20 mag 2015 Ansia

Ho già scritto su questo forum. Ho iniziato un percorso terapeutico, conclusosi in dirittura di arrivo con la morte improvvisa del terapeuta. Rimango soddisfatto degli obiettivi raggiunti fin qui perché ho ripreso a studiare innanzitutto e a progettarmi nel presente. Avevo un deficit da contatto (disadattamento). Mi son applicato molto sul punto e posso dire che il mio problema era legato all'Iperintellettualizzazione intesa come sostitutiva del dato Reale e alla proiezione in avanti negativa. In pratica sentivo il pensiero sulla realtà, evitando il contatto nella realtà nella quale comunque ero immerso. Avevo ansia con donne, uomini, studio, lavoro. In pratica ero bloccato su tutta la linea relazionale. Come facevo a bloccarmi? Sentivo un Pensiero, un'Idea alla quale mi rapportavo. Esempio: Bella ragazza,sentivo il Piacere che sarebbe potuto arrivare da quell'Immagine Totem (Bona=felice);un eventuale rapporto sessuale concreto si risolveva nel reale o in un'orgasmo anticipato(davanti al Piacere che sicuramente arriva,ha senso far subito)o ritardato(cosa potrebbe succedere se arrivo troppo presto?);solo dopo ho imparato a incrociare lo sguardo di una donna nel sesso e a percepire la noia di sentirsi attratto da un Oggetto e non da una Persona(revisione del concetto del piacere da Oggetto Donna a Donna Persona).Per strada avevo ansia vedendo uomini (cosa sarebbe potuto succedere se mi piaceva quell'Uomo?Recuperando una fantasia di quando avevo 13 anni - un amichetto mi raccontò dei piaceri della stimolazione prostatica digitale cosa che provai e sembrava piacevole ma la cosa si concluse li - dimenticando che nel qui ed ora l'Uomo mi era indifferente; negli esami (Cosa sarebbe potuto succedere se fossi stato bocciato?). Tutte le proiezioni in avanti che mi bloccavano nello studio presente erano funzionali a emozioni sentite nel passato funzionali e sbiadite(La maestra che mi chiamava cretino,il Professore Universitario che mi urlo' etc etc). L'ansia era la sanzione, l'esito cognitivo per dirmi: Stai attento,evita figuracce, evita pericoli, evita insomma. E alla fine evitavo me stesso. Recuperando il qui e ora, il senso di quel Processo cognitivo perdeva di significato improvvisamente. Sento la realtà e non il Pensiero sulla Realtà. Sentivo il pensiero di proiezione sulla realtà recuperando dal Passato e l'Occasione veniva offerta dal Mio sguardo sulla Realtà stessa. La domanda che mi pongo è la seguente. Occasionalmente io ho ancora eventi di ansia, solo che appena la sento percepisco che sento un'Idea e non la Realtà e la disattivo e sento di perdere il qui ed ora. Ho difficoltà a non farla partire mai più questo funzionamento eppure sento che parte da un'Idea come inizia e dove porta. E' come se fosse un tic dell'Anima a cui sto ponendo rimedio con la presenza di me qui ed ora. Il mio terapeuta mi chiedeva sempre il senso delle mie azioni e potrei dire che erano funzionali a una domanda sul contatto col mondo: che potrebbe succedere ora, sulla base dei dati presenti? Sentire il se nei pensieri o nelle idee produce modifiche nel Corpo (ansia somatica). L'ansia di fronte all'idea di esser gay, a me si spostava nella zona perianale e sentire la differenza tra una forte Ansia e un Piacere supposto credetemi e' stata difficile; anche sentire l'Ansia del Sicuro Piacere Futuro davanti ad una Bella ragazza e il piacere per Lei e' stato difficilissimo da differenziare; l'ansia di fronte al contatto con una donna si spostava sul palmo delle mani all'inizio della Terapia. La soluzione al mio Problema era banale: non sentire le idee ma sentire la realtà che hai davanti al naso e poi pensa su cosa per Te senti essere il meglio qui ed ora rispetto al momento. Nel mio caso io sentivo Idee che decidevano su come sentirmi ora,senza rendermi conto che quell'automatismo mi faceva perdere il Momento dal quale scappavo temendo conseguenze nessuno poteva prevedere. Credo che sia un funzionamento arcaico,che venga dall'amigdala per questo e' difficile riconfigurarlo solo su basi reali ovvero reali pericoli e non proiezioni anancastiche. Il funzionamento in se è ok, ma io lo applicavo in modo incongruo o ipertrofico sulla base di Miti o generalizzazioni (Lo studente perfetto, il Vero Maschio, l'Uomo perfetto, l'Amico Perfetto) che erano efficaci perché ci credevo e li sentivo come Operanti. Tra questi miti avevo anche l'idea che il mio comportamento aveva poteri molto importanti sulle emozioni altrui(collusioni affettive).Quella fantasia mi costringeva a essere poco assertivo con me stesso e in questa enorme timidezza c'era un po' di egocentrismo(Il mio comportamento potrebbe creare disagi o grandi gioie all'altro).Insomma avevo un funzionamento emozionale al servizio delle Idee e del Pensiero come in un Tic ossessivo a protezione dei possibili danni del Momento. Idee che trovavano linfa nel Passato(Percepito) e non congrue al presente. In una parola: Ansia da contatto. Oggi i sintomi sono quasi spariti ma non spariti del tutto (meno intensi, sento l'ansia e non le do significato bloccante e meno lunghi nel tempo per durata) anche se sono consapevole di cosa mi dico. Sicuramente ci sto lavorando da solo senza aiuti. La mia terapia è durata 4 anni senza uso di farmaci e credo che alla base del disadattamento ci fosse Ananke.

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Miglior risposta 26 MAG 2015

Caro Francesco la tua lunga richiesta di aiuto mi fa pensare, che il tuo vero problema non sia l'iperintellettualizzazione ecc., ecc. ... ma, un'eccessiva elaborazione derivante dalla tua dinamica mentale di continue domande e risposte, in cui, ad una qualsiasi domanda iniziale segue una risposta che non è mai esaustiva e da cui nascono altre domande che richiamano altre risposte, in un circolo vizioso che non si conclude mai. La vera domanda è: ''ci sono risposte intelligenti a domande che non avrebbero bisogno di esistere?''.

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8 GIU 2015

vorrei rispondere allo psicologo che mi ha scritto di "ostentazione". Rilegga cosa ho scritto e vedrà come funziona. Parlando di me, vorrei chiarire che chi ha uno stato d'ansia altro non fa che scostarsi dal momento e proiettarsi in qualcos’altro per tempi e per oggetto. per uscire dal mio incubo io ho vissuto l'immagine, il totem che mi portava a "disadattarmi" rispetto al momento, il cosa materialmente mi dicevo inconsapevolmente per proiettarmi in negativo. io mi dicevo letteralmente cosa succederà rispetto a quell'immagine di perfezione, a quel procedimento necessario, a quel rischio cioè sentivo pensieri non il momento nel quale ero. è un errore dire che è dissociativo prendere consapevolezza del funzionamento utilizzando lo schema cognitivo perché sedendo cosa ti dici ,ti sblocchi ma per sentire occorre ascoltare il ragionamento sostitutivo e ripensarsi in modo congruo all'univo vero momento che vivo, ovvero ora. se ho l'ansia appena vedo una sconosciuta, in modo inconsapevole attivavo un ragionamento cioè sentivo l'allerta rispetto al totem(donna); quando perdevo il qui ed ora io sentivo un impulso automatico proveniente da totem preconfezionati e generalistici; l'ansia è un esito di quel processo li e realizzarne i passi che poi nel tempo cronicizzano risposte disadattative istantanee, richiede uno sforzo cognitivo enorme per vedere ste benedette immagini in cui senti rischi e pericoli; assodato che sono totem presi da funzionamenti antichi e colti nella loro incongruenza, perdono completamente di peso e significato per la persona. Ma io so di sentire il qui ed ora e che sentivo risposte disadattativi a idee, immagini totem, procedure. Sono anche consapevole di cosa abbia ad intendersi per un rituale e un contro rituale. So perché ho sentito in quello schema/funzionamento. Per sentire il qui ed ora occorre anche pensarsi altrimenti la consapevolezza non arriva. Personalmente il senso di essere qui nasce non dal bisogno di un sostegno, ma dalla necessità che il mio punto di arrivo sia "vidimato" e si "misuri" concretamente con altri punti di vista. Le ho messo un mi piace dottoressa, perché' lei scrive ostentazione.se mi scrive sta roba lei ha sentito rispetto al mio scritto non un bisogno di ripensamento mio personale rispetto al mio lavoro ma una forma esteriorizzata della serie: quanto sono bravo. e ovviamente la risposta è stata di giudizio sul senso mio di scriver qui. Avrei potuto scrivere su un diario, ma ho preferito qui. Lei leggendomi si è posizionata umanamente da un'angolazione non congrua. può dire no si ma lo può cogliere rileggendosi cosa mi ha scritto. on line non può sapere cosa ho affrontato. Per cinque anni ho vissuto con un familiare affetto da delirio paranoideo e per forza di cosa sono diventato qualcosa di molto simile ad uno psichiatra. Dovrebbe sapere cosa è un delirio paranoideo strutturato. E immagini un soggetto che ha se stesso di fianco e una co dizione umana enorme da superare. No molto soddisfatto di me stesso. No molto contento per me e mi manca dirlo al mio dottore. Vorrei aggiungere che sono andato da due psichiatri per intraprendere una terapia e mi è stato detto che non occorre e che ho superato tutte le problematiche che mi riguardavano. Anzi le dirò mi han fatto proprio i complimenti. Mi manca però la psicanalisi. è cosi bello recuperare i propri posizionamenti e comunque sopportatemi ogni tanto. non mi serve che rispondiate. Alla fine mi diverto un sacco a cogliere il se so di ciò che mi sfugge. So sempre cosa mi dico ed è una figata sentirselo addosso:)

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27 MAG 2015

Salve Francesco,
leggendo la sua mail si avverte il bisogno assoluto, ansioso, di capire...capire prima di vivere. L'imprevisto (emozione) sembra essere controllato attraverso l'utilizzo di un'intensa attività intellettuale che indubbiamente porta a essere distante. Perchè non riprendere un lavoro su di sé che possa andare a completare ciò che lei ha iniziato con quello precedente? In fondo non avrebbe interrotto quel lavoro....

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26 MAG 2015

salve, mi colpisce che scriva ancora al forum; quello che immagino è che abbia desiderio di essere ascoltato, di più. che le sue parole, e con esse le sue ansie e paure, trovino un buon contenitore. Siamo tanti a leggerla, questo lo sa, tanti psicologi pronti a sostenerla, eppure scrive ancora qui. Immagino per questo una difficoltà nel contattarne uno e nell'affrontare alcune cose in una relazione vera, a due. Mi permetto di esortarla nel contattare qualcuno, la risposta che l'ha rassicurata di più, per vedere com'è relazionarsi poi di persona con chi l'ha scritta, per permettersi così di stare meglio. Immagino sia davvero difficile, tuttavia noi siamo qui per lei, può prendere questo in considerazione, rassicurarsi e prendere un appuntamento con qualcuno di noi, rendendo tutto questo reale, come lo sono le sue ansie, come può esserlo il suo benessere. Un saluto Fiducioso, Dr.ssa Maglioni

Dott.ssa Mara Maglioni Psicologo a Cisterna di Latina

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22 MAG 2015

Buongiorno Francesco mi dispiace che il suo terapeuta l'abbia lasciato solo: è prassi, lasciare il nominativo di un collega di fiducia a cui indirizzare il paziente in caso di scomparsa. Sono gestaltista: il qui ed ora è un concetto per me familiare come anche il next implicito nel momento presente ed imprescindibile da esso. Leggendo i suoi interventi ho sentito l'ansia percepita ed il senso di incertezza, e ho visto quanto siano per lei invalidanti. Soprattutto ho sentito solitudine. Dovrebbe ripartire da una relazione terapeutica che le dia gli strumenti per accorgersi dell'Altro nelle relazioni, da un terapeuta partecipe a cui, lei, con fiducia, permetta di "essere visto" e non farla sentire solo in questa confusione. Da lì, dalla vostra relazione spontanea, le verrà poi naturale accogliere la Creatività dell'incertezza.

Dott.ssa Sandrine Baldi Psicologo a Villaggio Mosè

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21 MAG 2015

Beh Francesco, ti risponde Francesco:). Il senso di chiederti come mai hai l'impulso ansiogeno che occasionalmente si ripresenta, può essere l'occasione per dirti da quale angolazione stai vedendo il presente e la risposta è lapalissiana: Controllo. Stai spostando inconsapevolmente rispetto alla tua attuale capacità di dialogo con te stesso nel Tuo processo di Immersione nel Mondo. Il senso di dire come mai. È' una perdita del qui ed ora che ha una proiezione anancastica in avanti che trae spunto da eventi percepiti come traumatici: E ora che il mio terapeuta è morto cosa succederebbe se ricomincio come prima? La risposta è come sai e senti nel Presente sempre la medesima ovvero rispondendo concretamente agli slogan che hai imparato ad elaborare per "staccare dal momento percepito come difficile”. Per cui, rispetto all'Idea che ci sia la possibilità che tu possa ritornare come a 4 anni fa’, questo nessuno lo sa, ma puoi recuperare oggi il senso del tuo dubbio che è motivato dal tuo dubbio a sentirti immerso nel fluire caotico del qui ed ora, creativo ma incerto. Senti il pensiero Guida disadattativi coglilo come già stai realizzando ma senti anche il dato Reale ed è su quello che puoi lavorare e su come ti senti rispetto ad Esso. L’idea che nel Mondo esistano cose sicuramente garanti di felicità, è' una fantasia che trova conferma nel Malessere di chi spesso possiede molto. Spesso chi ha tutto secondo i canoni Moderni, è infelice. Come mai? Perché sposta sugli Oggetti sulla Oggettivizzazione della Realtà sul Pensiero che guida cosa senti essere il Top nella realtà. Visto che sai bypassare l'Anancasmo ricorda sempre che recuperando come ti senti nel Momento e soprattutto il Tuo Sguardo nel momento in cui sei immerso qui ed ora, hai già tutte le coordinate che ti servono per riconfigurare il Controllo Interiore in Possibilità di lettura personale sul Mondo senza spostarti in frettolosi giudizi di Prognosi infausti su esiti e Pericoli che non. Esistono nella realtà. A finale, come mai ti sorgono ancora questi sintomi? Perché' aderisci agli slogan che conoscilo hai scritto tu, è un Tic. E questo Tic, puoi verificarlo di Persona, ha ormai perso peso nella tua vita per cui….Va dove ti pare, in base a come ti senti nel momento e ricordati sempre che come Persona stai dando il Meglio Possibile con gli strumenti che oggi possiedi. Un saluto dal tuo Genitore affettivo:) Cia'France'…. :) mi sono auto psicanalizzato e mi sento molto bene. Bah….ma Succede anche a Voi psicologi? Mah.. :)

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