Quando i genitori di fanno sentire sola
WBuongiorno, sono una donna di 30 anni che non riesce a gestire al meglio il rapporto con i propri genitori.
Ho avuto un'infanzia piuttosto solitaria perché figlia unica e di due genitori sempre al lavoro. Ma il vero dramma, per me, sta nel fatto che fin da piccola mi sono resa conto che i miei non mi piacevano come persone. Mio padre è una persona chiusa mentalmente, uno di quei personaggi che non permettono a nessuno di finire un discorso, deve chiuderlo lui avendo ragione lui, e anche se sono d'accordo con un suo pensiero fa in modo di girare il discorso per concluderlo dandomi una lezione di vita. Mia madre invece è contro ogni tipo di conversazione, preferisce il silenzio ed è terribilmente permalosa tanto che non le si possono fare battute di nessun tipo. Io sono quindi cresciuta nel totale silenzio con lei e nelle liti più feroci con lui che morirebbe pur di non darmi mai ragione. Ora che me ne sono andata di casa e sono andata a vivere a un'ora di macchina da loro i rapporti si sono deteriorati di più. Mi rendo conto che non riesco a sopportarle più nulla, sono persone che se non fossero legate a me da un rapporto di sangue eviterei come la peste ma li vedo soffrire comunque per questa situazione e non posso fare a meno di starci male. Quando ci incontriamo mi lasciano addosso una sensazione orribile che impiego giorni a scaricare. Ho provato a gestire la mia rabbia ma come si fa a non avere mai ragione, a non poter essere se stessi a esprimere un pensiero e non sentirsi mai apprezzati dai propri genitori? Tra le tante mi è stato rinfacciato di essermene andata di casa a 27anni senza consultarli prima e di preferire l famiglia, veramente splendida e sana, del mio compagno. Io non posso fare a meni di provare un senso di desolazione e solitudine che per altro mi accompagna da tutta la vita.
Al momento in cui sto scrivendo li ho appena salutati e sono piuttosto sbattuta quindi speso di aver reso l'idea perché ho proprio bisogno della parola di un esperto.