La persona in questione è mio padre..
Io vado da uno psicologo, però volevo sapere una vostra opinione..
Il fatto è che non riesco ad accettare mio padre, e il modo in cui mi ha cresciuto..
So che sicuramente ha fatto il suo meglio..
Un altro problema è il contatto fisico, io ne ho un enorme bisogno perché mi è mancato, ma con mio padre mi fa un enorme disgusto, ribrezzo...
Lo psicologo mi consigliò di abbracciarlo ogni giorno, e io qualche volta ciò provato, ma c'è qualcosa che non mi piace..
Una cosa molto forte è che io non voglio (ma la parte emotiva evidentemente ne ha bisogno)
Non so se sia una questione di orgoglio o non accettazione di questo padre..
Ho letto in giro che il perdono è anche per il nostro proprio bene emotivo..
Insomma io mi sto motivando in tanti modi di riuscire a perdonarlo e abbracciarlo.. Ma una parte di me è "testarda" nel non volere in nessun modo abbracciarlo..
Perché non ci riesco?
Grazie
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4 MAG 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gloria,
una risposta alla sue domanda meriterebbe una conoscenza più approfondita del vissuto relazionale nei confronti di suo padre.
Dalle sue parole emerge una grande conflitto interiore nei confronti di questa figura, di cui rifiuta il contatto fisico anche di un semplice abbraccio, ma contemporaneamente sente preponderante il bisogno di mantenere un legame emotivo.
Prosegua il suo percorso, riponendo fiducia nella sua terapeuta, che la supporterà in questa delicata fase, aiutandola ad elaborare i blocchi emotivi che sono alla base del suo disagio.
I mie migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga
4 MAG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Gloria,
omette alcune informazioni importanti per poter anche solo avanzare delle ipotesi: quanti anni ha? Se lavora o dipende da questo genitore? Se ha una relazione stabile? Se vive con i suoi genitori?E molto altro.
Oltre ad avere una panoramica di come sia stata la sua infanzia. Spesso i figli si trovano in difficoltà a svincolarsi definitivamente dai propri genitori, indipendentemente da come sia stata la loro relazione, soddisfacente o meno, ma per una sorta di interdipendenza che rende difficile anche se cercato, il distacco. Posso ipotizzare che per lei, questo distacco, sia difficoltoso per situazioni irrisolte, bisogni di accudimento e cura insoddisfatti, rancori che si trascina avviluppandola in questa morsa. Il perdono, seppur difficile, passa attraverso la consapevolezza che i nostri genitori non possono fare niente di più del "loro meglio"; e che il loro comportamento discende da modelli di riferimento generazionali, modelli trasmessi da padri e nonni, forgiati da vissuti a volte drammatici. Forse potrebbe aiutarla andare alla ricerca, capire i motivi per cui suo padre "funziona" in un determinato modo; che insegnamenti ha avuto; che figure di attaccamento e cura sono state per lui di riferimento; cosa gli può essere mancato in termini di affetto e sostegno. Magari chiedendo proprio a lui di raccontarle la sua storia. Vedrà che troverà qualche utile risposta, non per mettere a tacere la sua sete di abbracci ma per trovare una via d'uscita al suo rancore e perdonare suo padre.
Saluti