Buongiorno, nel 2000 intrapresi un percorso di psicanalisi per attacchi di panico, che durò 12 anni e che si concluse nel modo più assurdo, cioè con lo psicanalista che mi disse di essere innamorato di me e che “ovviamente” il sentimento era reciproco. Che fu’ un’assurdita’ lo capii dopo, con il tempo, ma sul momento io ero ancora totalmente dipendente da lui, soffrivo ancora di attacchi di panico e quindi quella “dichiarazione” mi sembro’ la cosa più bella del mondo! L’assurda storia d’amore si concluse dopo circa un anno e mezzo di malessere e totale confusione da parte mia, nel 2014. Dopo qualche mese mi rivolsi ad una psicoterapeuta che conosceva lo psicanalista in questione ed era a conoscenza di tutto ciò che era accaduto, in realtà fu lei a contattarmi per gli auguri su un social e con l’occasione mi disse che se avessi avuto bisogno, lei ci sarebbe stata…e così fu, andai da lei e in circa due anni diminuirono, fino a cessare, i miei attacchi di panico. Le sono tutt’ora molto grata..
Adesso però sto passando un momento molto difficile, ho affrontato una separazione da mio marito dopo un matrimonio durato niente, per problemi economici sono stata costretta ad affittare la mia casa per andare a vivere in un luogo piuttosto lontano, sola…insomma credo di essere depressa e in grandissima confusione sulle varie scelte fatte . Avrei bisogno di parlare con uno psicoterapeuta, vorrei provare a sbrogliare la matassa, ma la domanda che mi pongo e vi pongo è : meglio tornare dalla psicoterapeuta che mi ha aiutato, oppure iniziare un percorso nuovo, con un professionista che non conosco e non mi conosce, quindi ripartire da zero?
Grazie a tutti per l’attenzione
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14 DIC 2022
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Se questa terapeuta si è dimostrata valida per il passato potrebbe esserlo anche per il presente.
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, la ringrazio per aver condiviso qui la sua domanda. Penso che non possiamo essere noi a dirle se tornare da quella terapeuta o sceglierne una nuova, tutto dipende da lei, se è stata bene e si è sentita accolta, ascoltata e capita oppure se nonostante questo lei ha voglia di intraprendere un percorso con un/a nuovo/a terapeuta. Rifletta su questo. Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa
13 DIC 2022
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Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione attuale e passata. Non penso sia possibile darle un parere su una questione così personale come quella relativa alla scelta del proprio terapeuta. Personalmente penso che sia positivo tornare dove si è stati bene, ma ovviamente tutto dipende dal suo sentire attuale e da quello che sente di voler cercare e trovare da un lavoro psicologico. In ogni caso concordo con lei quando pensa all'utilità di riprendere il suo percorso di analisi in questo momento molto denso della sua vita. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
13 DIC 2022
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Gentile sig.ra la ringraziamo la per averci portato la sua esperienza. Non c’è una regola se continuare o meno con lo stesso Psicoterapeuta che l’ha aiutata con gli attacchi di panico. Il rapporto dottore paziente soprattutto quando si parla di psicoterapia deve essere di fiducia e stima, lei si deve sentire libera di poter parlare di tutto. Quindi valuti in base a come si è sentita quando andava in terapia, a come si sente oggi nel rivederla, se si sente tranquilla nel riandare da una terapeuta che già la conosce o se preferirebbe parlare con un’altra/o.
13 DIC 2022
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Buongiorno Fluky,
Viste le sue vicissitudini con le terapie, io le proporrei di cambiare psicoterapeuta. La seconda sembra aver rimediato alla prima, anche se la prima avrà sicuramente portato qualche rimedio, oltre ad aver agito il transfert e il controtransfert. Sarebbe importante comprendere come sta il versante affettivo. Prendersi cura cioè del mondo emotivo relativo al legame di partnership amorosa.
E per tipo di orientamento sarebbe opportuna una scelta analitica junghiana.
Dott. Pietro Salemme
13 DIC 2022
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Buongiorno signora
Mi i spiace molto del periodo che sta attraversando. e le varie vicissitudini che ha attraversato . Si chieda se la terapeuta con la quale ha intrapreso un percorso l'abbia aiutata , a comprendere diverse cose di lei, oppure se vale la pena cambiare terapeuta, con la quale intraprendere una nuova relazione ed un nuovo percorso .
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
13 DIC 2022
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Buongiorno cara,
Proviamo a cercare un appiglio in questa confusione: vorrebbe staccare col suo passato, e i sintomi precedenti, parlando con qualcuno che non conosce, o preferisce continuare ad affidarsi a chi conosce già?
La risposta penso l’abbia solo lei, ed è curioso che si sia posta la domanda. Mi scuso comunque per il collega
Se avesse bisogno, sono qui
13 DIC 2022
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Salve Signora, intanto mi spiace per questa situazione che sta vivendo e capisco bene la confusione che può aver provato in passato vista la sua esperienza con il primo psicanalista. Sono felice di sapere invece che la seconda esperienza è stata positiva e risolutiva , perché questo significa che lei ha potuto trarre giovamento e stare meglio. Sembra che lei oggi senta di nuovo il bisogno di avere un supporto e di riattivare le sue risorse per affrontare il periodo presente che sta vivendo e è proprio buono che lei sappia chiedere aiuto a un professionista della salute. Rispetto alla scelta del terapeuta, penso debba ascoltarsi e valutare se vuole ricominciare da dove aveva concluso o se sente il bisogno di voltare pagina e ricominciare un nuovo percorso, libero da ciò che c'è stato prima. Ogni percorso ha il suo significato e apporta i suoi benefici
13 DIC 2022
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Buongiorno Fluky, questa è una scelta che può fare solo lei. Aver trovato una terapeuta che è stata in grado di aiutarla quando ne aveva bisogno è un ottimo inizio, sicuramente c’è stata una buona alleanza tra voi altrimenti la terapia non avrebbe funzionato. D’altro canto se ha questi dubbi forse potrebbe provare a cambiare terapeuta e ripartire da zero, senza dimenticare il lavoro svolto in precedenza. Spero di esserle stata d’aiuto.
Dott.ssa Sara Santilli
13 DIC 2022
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Gentile Fluky, il rapporto tra paziente e terapeuta non si conclude con l’interruzione della psicoterapia, è una porta che rimane sempre aperta proprio perché in diversi momenti e per problemi diversi della vita un paziente può avere bisogno di capire meglio quello che gli accade. È anche per questo motivo che uno psicoterapeuta non dovrebbe prendere in terapia amici o parente di un suo paziente anche se la terapia è finita.
Se non hai motivi per non tornarci, è sicuramente la prima opzione quella di riprendere il discorso interrottosi anni prima e ricostruire con lei la coerenza e il significato di quello che sta accadendo ora.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli
