Matrimonio naufragato da anni...ma si continua a vivere sotto lo stesso tetto. In passato l'ho tradito ma lui ha una storia da 7 anni e come se fosse tutto lecito va e viene senza farsi problemi. Sono stata anche offesa dall'amante e usata come sfogo quando litigano. Se gli dico di andarsene lui dice che e' casa sua e se voglio posso andarmene io. Dorme in un altro letto per mio volere ma mangia con noi (ci sono due figli). Per il resto cura il giardino, paga alcune bollette, accompagna la figlia a scuola e poi lavora. La sera torna tardissimo ,sabato e domenica e' fuori con lei....insomma io sono la governante di casa e figli e se sbraito mi offende in maniera indegna..ricordandomi che l'ho tradito e per questo sono una put...e non merito rispetto. La sua storia e' comunque precedente al mio tradimento. Lui e' avvocato, non mi da' soldi (io lavoro) e sostiene che io debba darli a lui che a suo tempo ha comprato la casa. Io non lo amo ma mi sento trattata da bestia e non riesco a vivere.
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27 MAG 2014
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Gentile Serena probabilmente c'è da parte sua una difficoltà a separarsi da quest'uomo che forse, nonostante tutto lei vive come punto di riferimento . Penso che la cosa migliore da fare per lei in questo momento sia rivolgersi a un bravo psicoterapeuta che la aiuti a capire quali sono le cose che la legano a suo marito, che significato avrebbe per lei una separazione, che risorse può usare per farcela da sola etc....E' importante che prenda un po' di coraggio e si rivolga presto a uno psicoterapeuta perché da quello che scrive mi pare di capire che la situazione attuale le crea molta sofferenza. Un caro saluto Dott.ssa Lucia Firinu
1 LUG 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
se anche lei ha tradito lui, vuol dire che non può rimproverargli nulla, visto che siete entrambi in torto. il rapporto mi sembra irrecuperabile, il livello è scaduto troppo al,di sotto della soglia minima di rispetto per far si che un recupero possa essere possibile. Anche se lui è avvocato, sta cercando di intimidirla. lui sa benissimo che in caso di divorzio lui dovrà lasciare la casa in cui abitate e darle fior di alimenti. lei è dalla parte della ragione, ha un marito che vive da 7 anni una relazione parallela, il suo tradimento verso di lui è frutto della disperazione per essersi sentita tradita e abbandonata ( si faccia fare un certificato medico che attesti una condizione di forte stress). Consulti un avvocato senza dire niente a suo marito, faccia le mosse giuste. faccia testimoniare il tradimento da un detective (non può fare foto ma può testimoniare in sede di processo). ha ottime possibilità per richiedere il divorzio con addebito. non si lasci fregare dalle chiacchiere di suo marito.
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27 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Serena,
credo che il limite sia stato già ampiamente superato, il vostro matrimonio è finito: tradimenti, mancanza di rispetto, insulti ecc. Ritengo che come coppia abbiate il dovere di non continuare a questo forma insana di rapporto e chiuderlo definitivamente, almeno per rispetto dei vostri figli, che pur vedendovi insieme non hanno la percezione di famiglia. Serena devi amarti di più e avere un rispetto maggiore di Te stessa, come donna e madre. E' difficile troncare definitivamente, ma credo che tale paura debba essere affrontata per non continuare a ferirsi ulteriormente.
È meglio aver amato e perduto che non aver mai amato.
Samuel Butler
27 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile signora Serena,
la sua è veramente una situazione complicata per cui più che un terapeuta in questo momento storico molto particolare e anche per certi versi delicato avrebbe subito bisogno di uno psicologo legale molto capace. Ovviamente anche un terapeuta ma successivamente alla messa a posto di tante cose per altro complesse.
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
27 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Serena,
credo che il limite alla sopportazione sia funzionale alla sua paura di cambiare lo status quo. Ha ragione a dire che il suo matrimonio è naufragato, tuttavia in una certa forma rimane in piedi, quella appunto "formale".
Potrei apparirle cinico ma concretamente vorrei smuoverla.
Come mai sceglie di sottoporsi ad una situazione del genere?
26 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile signora,
il limite della sopportazione è funzione delle possibilità che lei si dà di cambiare la condizione in cui versa. Il rapporto con suo marito è evidentemente frutto di un compromesso raggiunto tra di voi, implicitamente, grazie al quale una certa immagine pubblica è salvaguardata dal perdurare della vostra convivenza, così come il mantenimento della famiglia e l'accudimento dei figli viene in qualche modo garantito, a prescindere dai reali sentimenti che ormai nutrite reciprocamente. Non sembra che lei sia in condizione di avanzare qualsivoglia ulteriore pretesa a suo marito, così come non pare che lui desideri cambiare l'assetto della situazione. Quindi, solo un'accurata rielaborazione della sua storia, del suo modo di essere e dei suoi vissuti, potrà portarla a valutare le opzioni per uscire dall'impasse in cui versa e farle trovare la forza per mettere in atto le azioni più opportune. Trovi uno psicoterapeuta che le dia fiducia e si lasci aiutare individualmente: scoprirà che riprendere in mano la propria vita è possibile e che non è mai troppo tardi per correggere il proprio presente e riprogettare il futuro.
26 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentile Serena,
qual'è il limite della sua sopportazione? Leggendo il suo scritto non è chiaro cosa la spinge a rimanere in questa umiliante situazione, tra l'altro se lei lavora potrebbe badare a se stessa... Forse pensava di riconquistare suo marito e salvare il matrimonio? Mi rendo conto che così on line non si può afferrare bene il disagio e nello stesso tempo dare suggerimenti senza conoscerla ma possiamo orientarla verso domande che può fare a se stessa e consigliarle di non isolarsi e chiedere aiuto.
Cordialmente
