Da quattro anni soffro di attacchi di panico, disturbi d'ansia e disturbo ossessivo che si presenta senza compulsioni ma con un forte terrore per finestre e balconi per i quali ho paura di perdere il controllo e buttarmi giù. Da quattro anni sono sotto terapia farmacologica che mi viene continuamente modificata poiché dopo un relativo periodo di qualche mese in cui sto bene ricado in questo baratro.
E' possibile che dopo quattro anni di medicine non riesco ancora a risolvere il problema? Ci sono delle alternative?
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15 LUG 2014
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Buongiorno Sara,
certo che può succedere. Ovviamente non glielo avrei augurato ma sfortunatamente a volte capita. Cambiare cura è cosa giusta e dovuta ma cosa assolutamente più importante è che lei segua anche un percorso di psicoterapia. Nel caso lo stia già facendo le faccio semplicemente gli auguri per trovare una cura farmacologica che riesca a darle una mano e prosegua la psicoterapia. Mentre se non la sta facendo, la prego sinceramente di darsi da fare perchè si può stare veramente meglio !!!
Un buon psicoterapeuta potrà aiutarla a gestire questi sintomi a trovarne le cause e quindi a estinguerli o a ridurne considerevolmente la portata. Inoltre nella migliore delle ipotesi potrebbe veramente "guarire" e vivere una vita serena senza prendere farmaci che non sono mai scevri dagli effetti collaterali di ordine fisico nonchè arrecano sa lungo termine dipendenza psicologocia.
Spero di essere stato di aiuto.
Sentitamente, buona fortuna.
16 LUG 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sara Kate, è scientificamente provato che abbinare la psicoterapia ad una cura farmacologica porta a dei risultati migliori. In genere il farmaco riduce il sintomo, ma poi se la causa persiste in qualche modo il nostro organismo può vincere l'effetto del farmaco. La psicoterapia offre degli strumenti per comprendere le dinamiche psicologiche e per superare il problema. Lei si è abituata a reagire con ansia e con pensieri ossessivi a certi stimoli. Solo un lavoro psicoterapeutico, quindi un lavoro fatto da lei con il suo terapeuta di fiducia, può rompere questo meccanismo consolidato.
A volte delle persone hanno paura ad affrontare una psicoterapia, ma un bravo terapeuta accompagna il suo paziente a fare il percorso più adatto a lui, che gli permette di ritrovare il suo benessere.
Dott.ssa C. Giunta
Psycocenter di Parma e provincia
15 LUG 2014
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
La risposta sta proprio nel fatto che si è rivolta a noi psicologi e non al Suo psichiatra di riferimento. Mentre il secondo lavora soprattutto con i farmaci, lo psicologo (alcuni sono anche psicoterapeuti) analizza la psiche e lavora sulle cause dei disturbi.
Secondo assodate linee internazionali abbinare trattamento farmacologico e psicoterapia è la via più sicura e efficace per ridurre disturbi come il Suo.
Saluti Cari.
Dott. Brunialti
15 LUG 2014
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile signora Sara Kate,
certamente la terapia psicofarmacologica non ha alcun effetto positivo per diverse variabili alcune fanno riferimento ad una diagnosi sbagliata
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
15 LUG 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima, nei casi come il tuo, la farmacoterapia ha un effetto palliativo e pertanto insufficiente per risolvere definitivamente il problema. Mettiti subito alla ricerca di uno/a psicoterapeuta, dal quale non puoi prescindere, anche se il farmaco può essere momentaneamente ancora necessario. Rimango a tua disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
15 LUG 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Sara, non ha specificato se alla terapia farmacologica ha abbinato un percorso di psicoterapia. Questa sarebbe la condizione più idonea per vincere il suo problema. Il farmaco aiuta ad attutire il sintomo ma se non viene associato a un lavoro intrapsichico i suoi effetti sono limitati.
Dott.ssa Cinzia Marzero psicoterapeuta, Torino.