Salve, sono Paola 51 anni. Tre anni fa sono stata contattata da un mio ex conosciuto 30 anni fa e dopo qualche mese di frequentazione mi sono trasferita da lui a 400 km. dalla mia città lasciando mio figlio (già convivente con la ragazza ed ora giò padre) i miei cari ed il mio lavoro part-time pur di stare con lui. All'inizio è stato tutto fiabesco ma piano piano è uscito fuori il suo carattere che anche lui ha ammesso di aver modificato pur di stare con me e conquistarmi in quanto sono stata per 30 anni un chiodo fisso. Ora l'ho lasciato (3 mesi fa) ma sto male, piango sempre, e la testa mi porta a brutti pensieri in quanto sono convinta che senza di lui non posso vivere. Ho già avuto problemi di depressione ed attacchi di panico anni fa ancora mi curo ancora con psicofarmaci (stavo abbastanza bene) ed ora sta tornando tutto come prima e non riesco a darmi pace e non riesco a godere nulla della vita nemmeno la gioia di essere diventata nonna! mi sto logorando e distruggendo piano piano anche col gioco! Purtroppo anche la situazione finanziaria non mi aiuta sono in cassa integrazione che presto finirà, vivo con mia mamma che mi da il tormento anziché aiutarmi e comprendermi! Non vedo sbocchi positivi mi ha "rapito" i sentimenti ?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
17 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 17 persone
Gentile signora Paola,
in assenza di opportuna quanto necessaria valautazione clinica pare trattasi di riacutizzazione di patologie del passato, sopite da tempo con psicoferamaci ma purtroppo non risolte- Quando non vi è guarigione le recidive sono molto frequenti soprattutto in concomitanza di eventi stressanti importanti.
La strada per uscirne è pur sempre quella di affidarsi ad un capace psicoterapeuta. Tuttavia se il professionista opera nel privato ci sono costi che solitamente sono direttamente proporzionali alla esperienza maturata e anche ad eventuali titoli post lauream.
dr paolo zucconi psicoterapeuta e sessuologo clinico comportamentale a udine
29 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Paola,
come le hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto, lei ha bisogno di un percorso di psicoterapia che le faccia acquisire quella autostima che probabilmente è sempre stata carente ed ha rappresentato un punto di fragilità per possibili ricadute nella depressione. Come ha potuto verificare, spesso i farmaci antidepressivi non bastano per una guarigione definitiva perchè curano i sintomi finali ma non le cause prime che a volte non sono palesi e sono da ricercare pazientemente.
In più vi è il problema della dipendenza dal gioco che è un altro indice di fragilità psicologica e che non si può curare con farmaci.
Se non lo ha già fatto, nel mentre non decide di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, cerchi di accudire il nipotino perchè questa attività è una valida opportunità per risvegliarsi alla vita.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)
29 APR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Paola,
credo che la storia con il suo compagno sia stata l'occasione per tirare fuori tutte le fragilità di una vita, le insoddisfazioni e i bisogni frustrati. Forse è arrivato il momento di farci i conti con una buona psicoterapia. La psicoterapia può aiutarla a mettere ordine alla sua confusione, a tirar fuori tutte le emozioni negative e a ricostruire un'immagine di sè positiva. Non può fare tutto da sola ma può scegliere di trovare il coraggio di guardarsi dentro per ricominciare. Coraggio, dr. Katjuscia Manganiello
22 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Paola
La situazione che descrive mi pare caratterizzata da una sua fragilità che debba essere affrontata specificamente. Oltre al tono dell'umore basso e alla quota d'ansia somatizzata che le stanno dando grande sofferenza, non sottovaluterei la fuga nel gioco che si va a sovrapporre alla situazione sociale ed economica non buona.
Chieda aiuto Paola, magari rivolgendosi ad un Servizio territoriale che si occupa di Salute Mentale (fruendo della gratuità della prestazione): ritengo sia la cosa che potrebbe aiutarla maggiormente.
In bocca al lupo
Dr. Luca Bassano
18 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Voglio ringraziare tutti i Dottori che mi hanno risposto indicandomi le strade da seguire per riprendere la mia vita in mano, Mi sto già muovendo in questo senso e spero di rimettermi in carreggiata prima possibile. Grazie di cuore. Paola.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
17 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Cara Paola,
solitamente usiamo in modo più o meno funzionale il nostro cervello e questo organo è comunque programmato per la sanità...l'amore travolge il cuore e nel suo caso mi sembra sia iniziata una lotta tra cuore e cervello.
Le indicherei di rivolgersi a un professionista della sua zona perché a 50 si trova nel fior fiore degli anni e potrebbe lavorare sul suo passato per comprendere meglio alcuni aspetti del presente.
17 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Paola,
la situazione che mi descrive evidenzia un tono dell'umore molto basso con sensazione di scoraggiamento e difficoltà nel pensare al futuro con ottimismo. Visto che è già seguita farmacologicamente le consiglio di farsi consigliare dal professionista che le somministra i farmaci circa la possibilità di accedere a servizi di psicoterapia non a pagamento, all'interno dei servizi pubblici o in centro di volontariato (tipo consultori diocesani). Questo le consentirebbe di sentire un supporto, che in questo periodo le sta venendo completamente a mancare.
Sperando di esserle stato d'aiuto, le porgo cordiali saluti.
17 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Paola,
solitamente usiamo in modo più o meno funzionale il nostro cervello e questo organo è comunque programmato per la sanità...l'amore travolge il cuore e nel suo caso mi sembra sia iniziata una lotta tra cuore e cervello.
Le indicherei di rivolgersi a un professionista della sua zona perché a 50 si trova nel fior fiore degli anni e potrebbe lavorare sul suo passato per comprendere meglio alcuni aspetti del presente.
Buona vita futura.
Dr. Antonio Cisternino
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
16 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno gentile Paola,
la sua situazione non è facile in quanto lei stessa è una donna che sta attraversando una delle fasi della vita più difficili, dove prevale il desiderio di riparare agli aspetti trascurati della propria affettività e la verifica delle prorie risorse. Inoltre, come Lei stessa afferma, soffre da tempo di depressione ed è sotto cura per questo. Probabilmente c'è in Lei il desiderio di "sistemarsi" e ora la frustrazione per come è andata questa relazione veloce l'ha rimessa in contatto con i suoi limiti oggettivi e con i suoi limiti psicologici. Quando si vivono delle delusioni relazionali si tende a rimproverare all'altro anche solo il proprio coinvolgimento affettivo, ma è bene rendersi conto che questo modo di pensare ci esonera da responsabilità che prima di tutto abbiamo verso noi stessi. Provi a riflettere che sarebbe il caso di confrontarsi di persona con uno psicologo psicoterapeuta per riprendersi e riprendere in mano le redini della sua vita. Nei consultori pubblici spesso si formano gruppi per le donne della sua età, questo è un altro suggerimento.
Cordialmente
16 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Buongiorno,
per come affermi averti cosi' sconvolto questo uomo vuol dire che c'era una personalità gia' vulnerabile, certo la situazione attuale non aiuta pero' anzi dovresti essere piu' motivata a concentrarti sulla ricerca del lavoro, anziche' pensare spesso a quello che e' stato.