Psicoterapia, quando può funzionare?
Ragazzi,sto per dire una cosa molto particolare. Io credo che la Psicoterapia, in particolare la Cognitiva Comportamentale, non possa funzionare mai. Devo molto ad un Terapeuta incrociato qui sopra, che non cito per non fare pubblicità, che mi ha indirizzato verso Fonagy. La mia Psicoterapia sta concludendosi nel migliore dei modi e francamente dal mio percorso, il Terapeuta sta migliorando anche Lui il suo contatto con se stesso.Aspetto questo che mi ha confermato dai suoi rapporti familiari decisamente diversi e dalla scoperta con me di un modo diverso di fare terapia.Tra me e il mio Amico c'e'stato rispecchiamento e vera assenza di giudizio,non a chiacchiere.L'assenza di giudizio e'anche un tono di voce,non necessariamente cosa si dice.Che poi era quello che volevo.Tutte le cose che mi sono state dette in 4 anni da un transazionale(berne che ho studiato pure),da un sistemico relazionale(limitato) e da un cognitivo(totalmente ignorante su cosa sia L'io)su di me erano sballate.Non sono uno schizoide, ne'uno schizotipico ne'tanto meno potevo riprendermi con frasi :in che senso?Io credo che..oppure? Con quel tono distante,inquisitorio,disturbato e colpevolizzante e quasi ridicolizzante in nome di una realtà oggettiva (che non esiste). Quando un cognitivo dice:e la colpa di chi è se lei...? Credendo di mettere al centro il paziente, non sta facendo altro che danni. Danni su danni. La colpa non esiste, ma se lo rappresenti al cognitivo va in incogruenza: ti dice si verissimo,pero'poi dopo ricomincia la persecuzione. È come i miei genitori. Non ascolta emotivamente ed è distante..Chi si avvicina alla psicoterapia,soffre ma sembrerebbe che questo dato non sia colto in pieno dagli addetti ai lavori.In alcuni casi ho visto qualche terapeuta borderline, lo riconosci dal tono maternalistico ma poi si trasformano nell'Opposto..diventano aggressivi.Purtroppo essere psicoterapeuti non significa applicare il libro ma verificare direttamente su di se il proprio equilibrio emozionale e la propria congruenza e coerenza.Il fatto stesso di porsi da sopra al cliente, già è incoerente(freud) e produce un contatto da osservato più che da persona.Io ho sofferto perché non sono stato visto emozionalmente. A dir il vero non mi ha mai visto nessun terapeuta e l'ultimo oggi mi vede,perche' gli ho fatto capire che ne so quanto lui.Era l'unico modo per mettersi in pari.Quando ha capito che abbiamo studiato uguale allora e'finito il contatto sballato dei ruoli.Fortunatamente non si e' chiuso nell'autismo cognitivo:lei non e'un terapeuta, ma si e'posto alla pari con Me. E ora funziona la terapia. Oddio..mi sono fatto un mazzo tanto, si dice dalle mie parti. Quando funziona la Psicoterapia?Quando il Paziente sente se stesso e vede cosa ritorna dall'Io Ombra,lo elabora e lo riplasma.Per me Fonagy e'veramente ok e lo stesso dicasi di Rogers. Come studio melanie kleine sulla scissione sicuramente mi e'servita un sacco e tanto di cappello su Assagioli nel suo ovoide.Ho apprezzato e mi ha aiutato molto anche Jung. Giudizio molto negativo sulla Comportamentale.Anche se di quella scuola trovo illuminante Naranjo che tutto sommato fa un mix e una sintesi tra Rogers, postfreudiani e Cognitiva e beh mi sta bene.Io ero un narcisista con elementi del borderline confusi ma fondamentalmente ero nel cluster B,Mi e'andata bene,visto cosa ho vissuto in casa.Il Cognitivo lo odio perché mi ha rimarcato la lontananza dall'Oggetto d'Amore,con le mie mancanze e'come se avesse insistito a mettere il dito nella piaga narcisistica, più che sanarla. Chi mi ha fatto male e'stato Mamma e Papa'che non mi hanno visto emozionalmente.L'angoscia che provavo era angoscia narcisistica che fa malissimo,frammenta.Non ho un mio Vero SuperIo,ma ho un Ideale dell'Io non mio,accanto al Mio.E'lui che mi ha dato il tormento,perché da piccolo pur essere oggetto d'amore narcisistico,mi sono piegato all'Ossessività Patologica del primo Caregiver. Se avessi optato per la considerazione che un Genitore del Genere non ama,probabilmente avrei ricevuto danni peggiori.E'andata bene comunque potevo uscire uno psicotico.Soffrivo perché non ero come loro mi volevano,in poche parole.Ho ricevuto amore condizionato.Si chiama ferita nacisistica. Ero ipersensibile perché spostavo sull'altro, l'Altro era il centro. Narciso quando si vede nello specchio non fa altro che spostare su di Se il suo Interesse d'Amore,senza vedere oltre se,rimane intrappolato in una gabbia autistica che io direi la PANCIA della Mamma o la condizione paradisiaca del dove e quando si e' prima di essere(l'onnipotenza).Io ho spostato il desiderio fuori da Me,nell'Oggetto esterno a Me,ma ho dimenticato l'impatto di quel ricatto d'amore e non mi sono potuto separare,identificare grazie alla seduzione Materna che mi ha creato anche problemi simbolici con l'Edipo.Se sono come Tu mi vuoi,non sono più Io. Chi sono? Booh..Questo produce un falso Se.E'stato possibile crearmi tanto dolore, perché da piccolo io non potevo avere difese dell'Io.Non esistevo ancora.Sbaglia clamorosamente chi si ostina a inquadrare l'adulto come uno stupido che se la prende con i genitori.In realtà Lui e'fermo al Narcisismo primario,l'investimento libidico e'ancora fermo ad un Oggetto Esterno che lo ha ferito mortalmente in termini simbolici.Questo un cognitivo non lo capisce, perché ahimè ignora come si costruisce l'Io e il suo fragile equilibrio con il Mondo,con il SuperiO (SE CI STA),e con l'Es. L'Io ha bisogno di costanza di oggetto buono, altrimenti non ha difese vere da tre aggressori: superIo,Es,Mondo.E'Lui che con i suoi filtri modula tutto e rappresenta le cose in modo coerente e congruo con il suo senso di Se,che non e'OGGETTIVO MA SOGGETTIVO E AUTOPOEITICO. Grazie di cuore ai tanti studiosi della Mentalizzazione e un saluto ad un terapeuta in particolare romano. Buon lavoro.