uongiorno, scrivo in merito ad una mia esperienza. In un periodo particolare della mia vita mi sono rivolto ad un terapeuta molto bravo e riconosciuto, ma il suo metodo mi ha lasciato interdetto. Le sedute avvenivano senza neppure 5 minuti tra un paziente e l'altro, tanto che appena un paziente usciva si vedeva in faccia il successivo, senza privacy. La durata della seduta era di 20 max 25 minuti, con a volte squilli di telefono nel cell del terapeuta e addirittura una volta ha risposto mentre stavo parlando. Sorvolo sul fatto che io ero seduto su una sedia della scrivania dello studio e il terapeuta su una poltrona (non dovrebbe essere quantomenol'opposto?!) Comunque, durata 5 mesi, in totale una seduta a settimana x 20/25 minuti sono state 6 ore in tutto, pagate 50eu l'una. Ho lasciato quando dopo 3 mesi sono piombato in depressione e anche se da parte sua c'era la volontà di aiutarmi.. sono sprofondato davanti ai suoi occhi praticamente.. ma alla risposta del telefono mentre parlavo mi sono sentito profondamente preso in giro e mancato di rispetto.. cioè in 20 minuti in cui neanche inizio a parlare tu ne per di anche 3 per rispondere ad altri???? Mi sento deluso, arrabbiato, solo, non capito e in balia della depressione. Grazie per il confronto
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13 NOV 2018
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Carissimo, immagino come si sia potuto sentire. Lei cercava di uscire dalla sua condizione di disagio e cercava aiuto, ma ha trovato una persona che sembrava poco sensibile alla sua richiesta. Mi spiace che abbia dovuto vivere questa esperienza. A volte si pensa che una metodologia possa andar bene per tutti, ma non è così. Cercare il terapeuta giusto di certo, non è facile. Intanto bisogna trovare quello con l'indirizzo specialistico adeguato alla propria situazione, per la depressione ad esempio, si suggerisce un erapeuta cognitivo, poi tra questi quello che sentiamo essere più vicino a noi, che sentiamo meglio "a pelle". La terapia può essere lunga e serve un confronto con una persona a cui riferirci, quando abbiamo bisogno. Non è come scegliere il medico, ma di più. La inviterei a cercare eventualmente ancora, e di guardare avanti . Le esperienze negative servono ad imparare e non a demoralizzarsi. Carissimi saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca
17 DIC 2018
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Gentile Roberto,
spiace sentire che una persona in cerca di aiuto si senta così non considerata e debba (ri)vivere esperienze frustranti, sentendosi un numero, come capita spesso a chi ha bisogno di cura, in tutti i campi. Non ne farei assolutamente una questione di indirizzo, quanto di sensibilità personale e professionalità del terapeuta.
Cerchi un bravo professionista e non demorda, magari stavolta esplicitando subito se alcune cose la lasciano perplesso.
Molti auguri
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16 NOV 2018
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Buon giorno Roberto, effettivamente la psicoterapia lacaniana, si svolge come hai descritto.
Se senti che tale metodologia non Ti ha dato l'aiuto di cui avevi bisogno, non c'è niente di male a cambiare. Io applico la metodologia micropsicoanalitica, che è una metodologia ad orientamento psicodinamico. Se vuoi avere maggiori informazioni puoi visitare il mio sito personale il cui link è riportato sulla mia pagina di presentazione su questo sito.
Resto a Tua disposizione, anche per eventuali ulteriori chiarimenti e Ti saluto molto cordialmente.
Dr. Marco Tartari, Roatto Asti
13 NOV 2018
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Buongiorno sig. Roberto non sono a conoscenza di tutte le tecniche terapeutiche del collega ma nel suo caso non sembra esserci stato un reale ascolto dei suoi bisogni e delle sue esigenze.
Ci sarà stato un accordo preliminare su tempi e modalità del trattamento ma come a volte accade nelle terapie brevi molta parte delle sue aspettative è rimasta delusa e sospesa amplificando una tematica di depressione o generando uno spazio depressivo.
Le consiglierei di proseguire il suo percorso terapeutico con un terapeuta che le offra maggior tempo e spazio per una maggiore elaborazione.
Un saluto
dott.ssa Annalisa Fabbri, psicoterapeuta, Padova