Salve, ho 31 anni e vado da uno psicoterapeuta da un anno. Mi sento depressa e ho la sensazione che il mio disagio stia peggiorando anziche migliorare col tempo e con la psicoterapia. Ho scarsa autostima, sono timida e riservata e ho difficolta' a relazionarmi con gli altri. Questi aspetti del mio carattere si sono accentuati in seguito alla fine di una relazione durata da quando ero adolescente fino a due anni fa, che tuttora non riesco ad accettare. Inizialmente pensavo fosse una questione di tempo e quindi andavo avanti forte di questo (sono consapevole che non esistono tempi definiti e che l'elaborazione di questa perdita sarebbe stata, e continua ad essere, molto dolorosa). Adesso, dopo che sono gia' trascorsi due anni dalla separazione e che mi sto facendo aiutare da uno specialista, il fatto di non vedere miglioramenti mi preoccupa e mi demotiva. Ho il terrore di non uscire piu' da questo stato e non so cosa fare, ci sono molti momenti in cui non riesco a vedere nessun motivo per andare avanti. Non uso psicofarmaci. Quello che mi chiedo e vorrei chiedervi e' se puo' essere normale non vedere miglioramenti dalla terapia a distanza di un anno, ad eccezione del beneficio di avere uno spazio in cui aprirmi e raccontarmi? A proposito della psicoterapia si dice che e' di fondamentale importanza l'acquisizione della consapevolezza del proprio stato e delle proprie difficolta', ma a che serve se poi le difficolta' continuano ad essere montagne insormontabili e non si riesce in nessun modo a far niente per migliorare e superarle? Mille grazie in anticipo. Saluti
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4 APR 2013
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Gentile sig.ra Martina,
inizio con il dirLe che 31 anni di storia non si possono racchiudere in un percorso terapeutico di pochi mesi: per usare una metafora una cosa è una sveltina e un'altra una storia d'amore.
Tuttavia come sottolineo ai miei pazienti ciò che mi preoccupa nel nostro lavoro non sono i peggioramenti (ne tantomeno i miglioramenti) quanto se dopo qualche mese le cose restano uguali. E' importante porre attenzione anche ai micro cambiamenti, che sono più difficili da individuare. Le indicherei di parlare di questa cosa con il suo terapeuta e se proprio non riesce a trovare una quadra...
Una delle tecniche più efficaci nei casi di depressione è l'EMDR.
Provi a informarsi...
4 APR 2013
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Gentile Martina,
non entro assolutamente nel merito della terapia che sta seguendo. E' vero le consapevolezze sono importanti ma poi è necessario pianificare degli obiettivi terapeutici da raggiungere dividendoli in tanti piccolo sotto-obiettivi in modo tale da darle il senso del miglioramento eventuale. Provi a chiedersi se si fida del suo terapeuta, se la relazione terapeutica è salda e magari provi a interrogarsi e a chiedere esplicitamente al suo terapeuta rispetto allo stato attuale. Ponga i dubbi che ha scritto allo specialista che la segue. Credo possa essere l'unico modo per fare il punto e ripartire.
Sperando di esserle stato d'aiuto, le porgo cordiali saluti.
4 APR 2013
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Buongiorno Martina, concordo con i colleghi dopo 1 anno lei dovrebbe vedere dei miglioramenti. Sarebbe opportuno che lei ne parlasse con il suo terapeuta, esporre i propri dubbi e le proprie incertezze fa parte del percorso terapeutico. A secondo dell'orientamento una terapia può durare anche diversi anni, cerchi di capire se è quello che vuole, se comunque questo spazio le è utile. Proponga di lavorare per piccoli obiettivi in modo che lei possa capire concretamente ciò che sta raggiungendo e su cui sta lavorando. Le faccio i miei migliori auguri. Dott.ssa Lorico Psicologa Psicoterapeuta Piacenza
4 APR 2013
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Buongiorno,
valuti la possibilità di parlarne apertamente con il suo terapeuta, di integrare la psicoterapia con un supporto farmacologico, di chiudere il trattamento e riprenderlo con un altro collega.
Purtroppo bisogna essere realistici, la psicoterapia ha una radice relazionale e se non c'è lo spazio sufficiente per discutere anche di questo o se la terapia non funziona perchè insistere?
Dott. Alessandro Montenero. Rimini.
3 APR 2013
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Gentile Martina,
la durata della terapia dipende dal modello seguito dallo psicoterapeuta, alcuni sono più lunghi altri si concludono in tempi brevi.
Comunque dopo un anno di terapia il percorso dovrebbe essere a buon punto, tanto più che il suo disagio concerne questioni di autostima e timidezza.
Prendere consapevolezza del proprio malessere è il primo passo di un percorso con un professionista, ma ciò avviene in qualche mese non certo in un anno. Una volta acquisita la consapevolezza su “come funzioniamo” si inizia a lavorare su come modificare i comportamenti e pensieri disfunzionali che mantengono il disagio e, a questo punto dovrebbe vedere i primi risultati.
Parli con la sua psicologa dicendole come si sente e chiedendole di aiutarla a raggiungere obiettivi specifici.
Un saluto
Dott.ssa Cristina Mencacci
3 APR 2013
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Cara Martina, intuisco che la sua sofferenza è davvero grande ed effettivamente, dopo un anno di terapia, o non funziona l'alchimia che si è creata tra te e il professionista, o la strategia adottata dal terapeuta forse non è sufficiente. In quale zona risiedi? Dott.ssa S. Orlandini, Torino
3 APR 2013
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Gentile Martina,
il fatto che lei si rivolga ad altri professionisti segnala in primo luogo che la relazione con il suo terapeuta in questo momento attraversa una fase di difficoltà: per questo, essendo la relazione il principale strumento terapeutico al di là dell'orientamento teorico del professionista, ritengo che la soluzione migliore sia che lei si confronti su questo con il suo terapeuta, parlando dei suoi dubbi ed esprimendo la sua fatica nel non riscontrare miglioramenti. In ogni terapia ci possono essere periodi di "regressione" in cui sembra di non vedere miglioramenti anzi di peggiorare, ma anche questo può essere esito di temi profondi e delicati che si stanno affrontando, l'importante è poterne parlare insieme. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano