Psicologica

Inviata da Maria · 21 ago 2020

Salve vorrei sapere se è normale provare sbandaumento costante trovo pace solo a letto.sono sotto cura x disturbo di ansia generalizzato e mi hanno più volte detto che lo sbandamento e la tensione muscolo tensiva che avverto e una conseguenza della mia ansia.ciò che mi chiedo è vi chiedo se fosse così con l ansiolico risolverei in parte il disturbo ma invece nn è così. Cosa mi sta succedendo?

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Miglior risposta 22 AGO 2020

Buongiorno,
la prima considerazione è che non tutti gli ansiolitici lavorano allo stesso modo, quindi verificare col medico se quello che prende è il più indicato o se si può provare a cambiarlo.
La seconda considerazione, è invece di marca più psicologica. Potremmo formulare l'ipotesi che lo sbandamento possa essere un sintomo fisico che ci indica un malessere psicologico. Ipotizzo e mi faccio questa domanda: che cosa sta 'sbandando' (barcollando?perdendo la traiettoria?) nella sua mente e perché in questo momento della sua vita?
Questa potrebbe essere un modo per iniziare a comprendere se questa ansia e questo sbandamento possono dirci qualcosa di lei. di solito è il lavoro che si fa in una psicoterapia psicoanalitica: (ri)trovare una parte di sé e riappropriarsene per poterne fare un uso proficuo.
Mi faccia sapere se le è stato utile
dott. Giuliana Gibellini, psicologo psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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25 AGO 2020

Cara Maria,
descrive che sta vivendo un periodo molto difficile a causa di ansia generalizzata che le comporta "sbandamento" e tensione muscolo tensiva, che sta cercando di curare con un farmaco, ma non sta sperimentando nessun benessere. Rileggendo, non mi è chiaro se ha intrapreso un percorso psicologico o se la cura che riferisce sia solo di tipo medico.
Considerando le poche informazioni, senza sottovalutare la sua domanda "che cosa mi sta succedendo", in associazione al farmaco,le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che potrà aiutarla a fare chiarezza e se invece l'ha già fatto, di condividere in terapia le sue aspettative, in quanto indicano una buona motivazione ad uscirne. Inoltre, potrebbe trovare giovamento nell'adottare tecniche di respirazione (come per esempio l'abbraccio a farfalla) che potrebbero fornirle un piccolo e semplice immediato benessere a cui accedere in ogni momento più critico, in pratica come una piccola ricarica.
Mi farebbe piacere sapere se le sono stata utile, resto a disposizione.
Si ricordi che " dopo la notte c'è sempre il giorno".. un abbraccio!
Dott.ssa Roberta Sossai
Psicologa Clinica e della Riabilitazione


Dott.ssa Sossai Roberta Psicologo a Pordenone

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22 AGO 2020

Salve signora.
Ha provato a esporre le sue difficoltà alla persona con cui è in cura?
Spesso non tutti gli ansiolitici hanno le stesse funzionalità o sono calibrati per quel tipo di soggetto.
Se lei sente che le difficoltà sussistono, probabilmente la questione che la riguarda ha più un interesse di tipo psicologico, eventualmente da approfondire.
Il corpo é una scarica di emozioni e spesso non ci accorgiamo di ciò.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione.
Grazie
Dott.ssa Maria Cristina Gentile

Dott.ssa Psicologa Maria Cristina Gentile Psicologo a Vomero

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22 AGO 2020

Buongiorno Maria,
Esclusa l'origine più propriamente organica del disagio, e senza escludere l'utilizzo del farmaco, che presumo sia stato prescritto a ragion veduta da un medico psichiatra, riterrei opportuno confrontarsi con il disagio causato dall'ansia attraverso una psicoterapia, non credo sia possibile in questa sede ipotizzare le cause specifiche del disturbo, tuttavia, sarebbe possibile farlo attraverso i colloqui strutturando le possibili soluzioni.
Cordiali saluti
Cristiano Bono

Dottor Cristiano Bono Psicologo Clinico Psicologo a Canale

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22 AGO 2020

Buongiorno Maria,
per la cura dell'ansia è indicata la psicoterapia che può eventualmente essere combinata con la terapia farmacologica. Il farmaco da solo potrebbe aiutarLa a tenere sotto controllo i sintomi ma non è in grado di curarne la causa psicologica. L'ansia può manifestarsi attraverso svariati sintomi, anche fisici, che spesso spaventano le persone se non sono informate sul disturbo.
Non dice quanti anni ha, da quanto tempo soffre di ansia, cosa fa per gestirla, che vita conduce ma in ogni caso direi che se la cura di cui parla è limitata solo all'ansiolitico, sarebbe utile fare qualcosa di più.
Cordialmente,
dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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22 AGO 2020

Buongiorno. In linea generale è sempre opportuno un consulto medico laddove vi siano sintomi organici; se questo è negativo, è assai probabile che la sensazione che riferisce sia connessa a uno stato ansioso. Sensazioni di perdita di equilibrio, confusione, leggerezza o sbandamento sono alcune delle manifestazioni somatiche dell'ansia (questo può avvenire, ad esempio, in seguito a uno stato di contrazione cronica dei muscoli cervicali, o come conseguenza di iperventilazione, difficoltà gastriche o reazioni cardiovascolari secondarie all'ansia) che spesso confondono il paziente, mimando sintomi di altre patologie organiche. L'ansiolitico potrebbe da solo non essere sufficiente ad agire sulla difficoltà (in caso di squilibri a livello cervicale, per esempio, dovrebbe essere associato a un trattamento osteopatico; in caso di iperventilazione, trarrebbe giovamento da esercizi guidati per il diaframma, e così via). In linea generale, secondo le principali linee guida di trattamento dei disturbi ansiosi, esso va associato a un percorso psicoterapeutico al fine di massimizzare e rendere durevoli nel tempo i risultati. Un consulto professionale dedicato permetterebbe di dirimere il dubbio e di adottare strategie complementari volte a risolvere il problema. In bocca al lupo, cordialità. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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