Salve, volevo sapere se lo psicologo potrebbe aiutarmi a cambiare e a superare il dolore. Sono anni che continuo a buttarmi a capofitto in delle storie e ad inseguire le persone fino allo sfinimento personale, pur rendendomi conto che sono tossiche o che mi fanno stare male. Purtroppo hanno una sorta di effetto dipendenza e quando poi non posso più farci nulla smetto di mangiare completamente, mi chiudo in me stessa e l’unica cosa che finisce per salvarmi è una nuova relazione. Non riesco a stare da sola con me stessa, sento sempre la necessità di avere qualcuno che mi completi e si prenda cura di me, e non so gestire le relazioni. Questo problema si sta portando via tutti i miei anni migliori, perché alla fine della relazione mi sento così completamente svuotata che non riesco più a perseguire alcun obbiettivo personale. Credete che andando da uno psicologo potrei risolvere questo problema e imparare a convivere con me stessa e a saper prendere le relazioni nel modo giusto?
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19 LUG 2020
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Gentile G.
la risposta alla sua domanda finale è "sì" a condizione che vi sia la giusta motivazione per un percorso di psicoterapia di durata adeguata ( almeno un anno con regolari sedute settimanali ).
Lo schema relazionale disfunzionale e ripetitivo che lei mette in atto dipende da insufficiente autostima e fragilità della sua struttura di personalità che la spinge a non essere selettiva nella scelta del partner e a scivolare continuamente nella dipendenza affettiva.
Contatti un bravo psicoterapeuta ed inizi senza indugio un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 LUG 2020
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno,
no, non credo che uno psicologo potrebbe insegnarti a convivere con te stessa.
Penso meriti di più: meriti di porti l'obiettivo di amarti, prima tu. Poi vengono gli altri, le relazioni, e tutte le delusioni che fanno parte della vita così come le cose belle. Amarsi significa poter scegliere, fare, disfare, sbagliare, rimediare. Perché sei abbastanza solida da poterti permettere di cadere e rialzarti, cercando di costruire una vita serena con relazioni nutrienti, non tossiche.
E' un percorso lungo e anche doloroso, servirebbe una psicoterapia e per prima cosa ripartire dalla tua autostima. Credo che tua sia molto giovane; se ho ragione, questa è un'arma a doppio taglio. Da una parte è facile dubitare di te e cercare appoggio e completamento in un'altra persona; oltretutto la percezione di te e delle tue possibilità è influenzata dalle tue esperienze: se sono negative è normale ti sembri un destino già scritto. Fortunatamente, dall'altra parte della medaglia hai miliardi di pagine ancora da scrivere, che possono ribaltare questa tua percezione. Non ci sono modi giusti di prendere le relazioni, puoi però imparare a riconoscere quello di cui veramente hai bisogno e a liberarti di ciò che ti fa male. Se ho capito bene finisci in relazioni per te dannose, magari non te ne accorgi subito e quando te ne rendi conto non riesci a chiudere. Lavorando su di sé si impara ad accorgersene prima, o a cercare in modo diverso, o magari a non cercare ma saper riconoscere qualcosa di buono. Hai presente la canzone "Guerriero", di Mengoni? Ecco, puoi imparare a diventare tu il tuo guerriero senza che nessuno debba farlo per te. Sei unica, non c'è nessuna metà da cercare e da compiacere affinché resti. Piuttosto, è l'altra metà di te che va cercata e rinforzata: quella che ti ama e ti protegge. Non fraintendermi, avrai sempre bisogno di amore e calore, come tutti: è naturale, umano, fisiologico. Ma imparerai a riconoscere le cose. e le persone che ti danno qualcosa di buono, che ti fa bene, sia nella coppia che nelle amicizie che nelle cose che ti piacciono e fanno stare bene.
Dr.ssa Barbara Bertolina Civera
15 LUG 2020
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno, il percorso psicologico consente di mettere a tema i modi di essere nel mondo e con l'Altro (e quindi anche la Sua difficoltà di restare da sola con sè stessa e la Sua necessità di avere costantemente nell'Altro un punto di riferimento e di co-percezione). Questo consente di modificarli. Nel Suo caso in particolare appare evidente come Lei necessiti di un'Alterità per mantenere il senso di sè, salvo poi disgregarsi nella misura in cui la persona scompare - o non potersi individuare, con-fondendosi, quando state assieme. Contatti uno psicoterapeuta e inizi un percorso, Le sarà di aiuto, a patto che abbia motivazione e voglia di mettersi in gioco. A disposizione, DP
9 LUG 2020
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Buongiorno G21annie277giorni,
credo sia arrivato il momento di prendersi cura di sè. Un percorso psicoterapico la aiuterebbe sicuramente a conoscersi nel profondo, ad indagare le dinamiche che mettete in atto nelle relazioni e che ad oggi risultano disfunzionali. Con l'aiuto di uno specialista e tanto impegno e motivazione, verrebbe guidata a modificare alcune parti di sè e a riprogettarsi per affrontare in modo più positivo la vita futura. Non abbia paura, scelga un professionista che le ispiri fiducia ed inizi questo percorso di ristrutturazione del sè allo scopo di stare meglio con se stessa e con gli altri. Si ricordi che per poter vivere bene i rapporti con gli altri bisogna prima imparare a volersi bene!
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.
Dott.ssa Simona Daledo
8 LUG 2020
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Buongiorno, sicuramente può aiutarla a rompere il circolo vizioso della dipendenza affettiva che parrebbe interessare la sua vita.
È molto semplice cadere in soliti schemi ripetitivi, in abitudini poco nutrienti che la nutrono in modo incostante.
Si può uscire, si può rinascere, si può arrivare ad amare in maniera nuova e vitale. Si possono controllare i meccanismi che la imprigionano in copioni infelici. Si può tornare a sentirsi in equilibrio e in pace.
Mi contatti. Sono specializzato in recupero e rinascita da dipendenze affettive.
8 LUG 2020
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Carissima, la risposta più ovvia è "probabilmente". Ma ti faccio io una domanda: "perchè no?". Che aspetti ad affrontare i tuoi problemi?La missione della nostra vita è evolvere., liberarci. Accetta senza biasimo il punto di partenza in cui sei adesso e muoviti per crescere. Un percorso psicologico è senz'altro buono, ma va bene qualsiasi supporto che tu possa darti. parti dall'accettazione dei tuoi limiti e decidi di chiedere aiuto.
7 LUG 2020
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Buongiorno G,
la situazione che le descrive, di ripetizione continua degli stessi schemi relazionali, beneficerebbe sicuramente di un trattamento. Non tanto psicologico, quanto psicoterapeutico; nel senso che non mira alla diagnosi che lei ha perfettamente individuato, ma al cambiamento profondo di una parte del carattere e del comportamento. Se 21 anni e 277 giorni è la sua età, lei è nella posizione migliore per iniziare un trattamento: la sua è l'età in cui si stabiliscono le relazioni che poi durano tutta la vita. Sarebbe importante che fossero relazioni abbastanza soddisfacenti. Non perfette, ma positive nella maggior parte dei casi. Il fatto di non riuscire a stare da sola, non è di per sé un difetto. Soprattutto da giovani si beneficia molto della compagnia dei propri amici, conoscenti, compagni, colleghi.... Magari la parte da modificare sta nel riuscire a stare bene con gli altri.
dott. Giuliana Gibellini, Psicologa Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia Clinica ad orientamento Psicoanalitico.
7 LUG 2020
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Buongiorno,
la risposta è certamente sì. Attraverso la relazione con lo psicoterapeuta lei potrebbe riuscire ad osservare e mettere in discussione il suo modo di entrare in relazione con gli altri e con se stessa. E la domanda che lei già si pone, insieme alle riflessioni già fatte, sono un buonissimo punto di partenza. L'incontro autentico con se stessi non è per nulla semplice ma una guida amorevole la aiuterà e la sosterrà nel cammino.
Buon viaggio!
Dott.ssa Franca Vocaturi.
7 LUG 2020
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Buongiorno, innanzitutto proviamo a chiederci come mai ci si innamora spesso di persone sbagliate o appunto "tossiche".
I motivi sono diversi e sicuramente lo psicologo può aiutare a individuarli, conoscerli, affrontarli e quindi superarli.
Tra questi motivi ricordiamo la Dipendenza Affettiva: alcune persone sentono il bisogno di avere qualcuno accanto, chiunque sia, che lo faccia sentire realizzato. Questa necessità genera una forte ansia che si placa solo quando si trova l’oggetto del desiderio. Quando questo non c'è l’ansia cresce e porta la persona a cercare costantemente il “suo amore” per poterla placare.
L’ossessione verso il partner (spesso sbagliato) serve per distrarsi dal proprio vuoto affettivo, dalla propria paura, dal proprio dolore.
La relazione diviene quindi una "droga" necessaria per non provare quello che si sentirebbe se si fosse da soli con se stessi.
Mi rendo disponibile per un eventuale aiuto
Buona giornata
7 LUG 2020
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Un percorso di psicoterapia l' aiuterebbe a capire meglio se stessa ..magari con maggiore autostima e a non dipendere dall' altro. È necessario che faccia un percorso psicologico che l'aiuti a comprendere se stessa. Cordialmente dott.ssa Peri Bonaria
7 LUG 2020
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La psicoterapia aiuta a conoscere meglio se stessi, ci rafforza e ci aiuta ad affrontare diversamente le situazioni della vita, anche a livello relazionale. Le relazioni che ci troviamo a vivere dipendono da noi, soddisfano alcuni nostri bisogni, a volte sono legate a delle nostre problematiche... La psicoterapia ci aiuta dunque ad affrontare le nostre problematiche e, di conseguenza, a comportarci diversamente anche all’interno di una relazione.
7 LUG 2020
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Buongiorno,
rendersi conto di avere delle difficoltà è una conquista molto importante da cui si potrebbe sicuramente partire per migliorare il proprio stato di benessere. Riflettere sulle proprie modalità di relazione e chiedere aiuto potrebbe certamente aiutarla a risolvere questo suo disagio e renderla meno dipendente da quelle che lei ha chiamato "relazioni tossiche".
Rimango a disposizione,
Cordialmente
Alice Sarti
7 LUG 2020
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Un percorso che aiuti ad avere una maggiore considerazione di sé è salutare e ottimale. Avere una migliore percezione di noi stessi ci aiuta ad avere una migliore percezione degli altri. Come si vuol dire: bisogna stare bene prima con stessi per poter stare bene con gli altri!
7 LUG 2020
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Salve.
È davvero molto importante che lei abbia fatto questa riflessione.
È un modo per iniziare a focalizzare la difficoltà per prendersi cura di sé stessa.
Certamente un percorso adatto può aiutarla a comprendere meglio il mondo in cui lei si sente, provando a lavorare sui punti deboli in modo da renderla una persona autonoma, ma che soprattutto si vuole bene.
Buona giornata
Dott.ssa Maria Cristina Gentile
7 LUG 2020
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Buongiorno se è giunta profondamente ad un momento in cui questa sua modalità di relazionarsi e di vivere non le sta più bene, allora certamente una psicoterapia può fare molto. Si interroghi sulla motivazione interna a fare questo cambiamento. Le assicuro che è essenziale. Se è così è davvero difficile che una psicoterapia non possa aiutarla a cambiare e a superare il dolore. La saluto cordialmente. Dott.ssa Daniela La Porta
7 LUG 2020
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Buongiorno,
Ritengo che in una relazione psicoterapeutica lei potrà fare esperienza di come poter relazionarsi con gli altri conoscendosi meglio e senza creare delle dipendenze affettive eccessivamente destabilizzanti. Il processo di separazione da attaccamenti insicuri richiede tempo e quello che lei sta chiedendo è se può uno psicologo andare contro a un tipo di attaccamento a cui lei evidentemente ambisce vista la sua difficoltà a farne a meno. Pertanto la pazienza dovrà essere rivolta sopratutto nella collaborazione terapeutica per la realizzazione di un cambiamento delle compensazioni meno utili ma fortemente conservate e difese.
Rimango a disposizione per eventuale approfondimento
Saluti.
7 LUG 2020
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Buongiorno, sicuramente un percorso di psicoterapia La aiuterebbe a comprendere e mettere a fuoco questo modo di essere con l'Altro in cui la figura di riferimento diviene fonte unica di co-percezione, tanto da sentirla come necessaria al senso di mantenimento di sè. Mettendo a tema questa modalità, evidenziandone contesti di significazione e motivi, sarà possibile per Lei trovare un equilibrio e vivere una vita affettiva più serena e ricca, riprogettandosi secondo nuove modalità identitarie. Contatti uno psicoterapeuta, la Sua problematica è certamente una di quelle attinenti a questo tipo di lavoro. A disposizione, DP