Buon pomeriggio,
Sono María e ho 20 anni e da poco sto sperimentando delle fantasie che, per quanto cerchi di considerarle tali, non sono sicura che lo siano. Il punto è che in intimità con i miei coetanei non riesco a sentirmi eccitata e nemmeno sforzandomi riesco a farlo.
Il problema risiede in me, mi sento una persona cattiva quando mi masturbo e penso a vivere l'intimità, desidero trovarmici con un uomo adulto, o impegnato, e mi piace molto l'intrigo che una situazione del genere scaturisce.
Ora, ho paura che queste fantasie, questa attitudine mi portino a compiere azioni che non voglio in alcun modo.
Secondo voi è normale? Dovrei affidarmi ad uno psicologo?
Non lo faccio volontariamente, non so nemmeno da cosa tutto questo sia provocato.
Che ne dite?
Buona giornata
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20 NOV 2020
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Buongiorno Maria,
il corpo e la fantasia ci portano spesso da altre parti rispetto a quello che la nostra mente e la nostra razionalità ritengono giusto. Spesso proprio quando opprimiamo queste sensazioni, questi istinti essi sembrano prendere il sopravvento perchè inizia una vera e propria lotta interna tra ciò che DOVREI essere e ciò che SENTO di voler essere. La sessualità è spesso utile a comprendere questo rapporto tra istinto/sensazioni ed aspetti morali e di appartenenza.
Questi conflitti e queste paure che sta sperimentando nascondono delle domande profonde ed importanti per la sua crescita sul tipo di donna che vuole essere, su cosa significhi per lei la vita adulta, su cosa cerca in questo momento nei rapporti interpersonali e sui suoi desideri.
Ad esempio da quello che scrive della sua situazione mi viene da pensare al contrasto tra il suo DOVER interessarsi ed eccitarsi per i suoi coetanei, il suo DOVER SMETTERE di masturbarsi e dover essere brava e queste sue fantasie sessuali che percepisce come "fuori dal comune" che sembrano fargli perdere il controllo della situazione e del suo comportamento.
Cambierei quel "dovrei affidarmi ad uno psicologo?" con un "è importante per me comprendere cosa questi desideri significano per me e crescere grazie ad un percorso psicologico?". E segua ciò che le suggerisce il suo corpo, la sua sensibilità. Si dia lo spazio e l'importanza che merita.
11 NOV 2020
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Buongiorno,
le fantasie e la realtà sono su due piani distinti; non sempre le une si trasformano nell'altra.
Degno di attenzione è il fastidio che queste fantasie le provocano e che merita di essere trattato.
La psicoanalisi, o una terapia ad indirizzo psicoanalitico la aiuterebbe trovare l'origine di queste fantasie e a comprendere il suo mondo interno. A cambiarlo, se vorrà.
dott.ssa Giuliana Gibellini
11 NOV 2020
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Buongiorno. Il mondo delle fantasie è privato e valido, e non necessariamente si traduce in azione. Molto più spesso resta confinato alla nostra immaginazione, con la quale abbiamo il diritto e la legittimità di giocarci come vogliamo. Pertanto, le Sue fantasie sono normali e non meritano nessun particolare intervento. Lei è padrona delle Sue azioni e c'è sempre uno spazio di responsabilità e di scelta tra ciò che fantastichiamo e ciò che agiamo: se metterà in atto comportamenti sessuali non sarà perché "vittima" della Sua immaginazione. Piuttosto, potrebbe meritare un approfondimento e un intervento quanto espone rispetto alla masturbazione e ai vissuti di sporcizia e colpa che ne derivano. L'autoerotismo è un modo sano e bello di vivere la sessualità e il rapporto con noi stessi; se è vissuto con vergogna e con emotività negativa comporta frustrazione, vergogna, e malessere. Bisognerebbe aprire contesti e indagare significati con alcuni colloqui clinici per capire quale sia la difficoltà e come affrontarla. Valuti quindi una consulenza psicologica. Cordialità, DP