Profonda crisi matrimoniale
Buon giorno,
sono una donna sposata da quasi 3 anni, e sono fidanzata con mio marito da quando avevamo 18 anni, ora ne abbiamo 33.
Sono entrata in profonda crisi poco prima di sposarmi (matrimonio per altro voluto più da me che da lui). Nei tanti anni passati insieme ci siamo a volte separati, 2 volti per pochi giorni, la terza per quasi un anno, sempre per sua scelta. Mio marito è un brav'uomo, molto solido e responsabile, e questa è stata una fortuna.... ma è anche una persona molto chiusa e rigida, poco avvezzo alle premure e alle manifestazioni di affetto. Quel lato l'ho sempre compensato io, che al contrario sono molto affettuosa, ma a volte guardavo i fidanzati delle mie amiche con un po' di invidia, vedendoli così premurosi e attenti verso le compagne. Questo equilibrio è durato fino a quando durante la mia crisi prematrimoniale, durante la quale mi sono avvicinata ad una persona che mi ha fatto comprendere in modo più concreto cosa mi mancasse. Decisi comunque di sposarmi, e con questa persona si interruppe ogni contatto e siamo andati ognuno per la propria strada. Con alti e bassi siamo andati avanti, non senza difficoltà in quanto, io ormai sposata e con una situazione economica stabile, desideravo un figlio, progetto da lui voluto ma sempre procrastinato. A quasi 2 anni di matrimonio, un'altra persona, prima solo amica, mi si avvicina in modo sempre più intimo, fino a diventare una vera e propria storia extra coniugale. Inizialmente senza alcuna speranza, in quanto lui era prossimo al matrimonio, che fu poi annullato a due mesi dalla data. Questa persona ha scelto di stare con me. Da questa persona ho sentito riempire tutte le mancanze sempre sentite nel mio matrimonio. Malgrado tutto lasci pensare che la scelta più logica sia andarsene di casa (che è di sua proprietà) io mi ritrovo del tutto bloccata da mesi. Mesi in cui sto vivendo un inferno. Faccio incubi di ogni tipo. Malgrado con mio marito, che non sospetta l'esistenza di un'altra persona ma che ormai ha realizzato che siamo in profonda crisi, la convivenza sia molto difficile e ormai sembra più un rapporto tra coinquilini.... mi sento come se mi stesse lasciando lui. Mi sento intrappolata dal terrore di fare un passo senza di lui. Sogno che mi sta lasciando e io lo prego di non farlo. Ho paura a lasciare la mia casa, e la vita costruita con lui, anche se ora come ora è devastata. Ma nonostante ciò, so che se resto qui non sarò mai pienamente felice. Starò bene, ma non felice. Ho fatto un breve percorso di terapia con una psicologa, circa 5 mesi, interrotto per via dell'emergenza covid. Ma non ho avuto grandi miglioramenti. L'uomo che mi aspetta e con cui desidererei avere una vita, ha una situazione economica meno stabile, e dovrei radicalmente cambiare il mio stile di vita. Credo sia anche questo che mi frena. Ma è una persona che mi ama esattamente come sono. Mio marito non ha mai sopportato la mia emotività, sono una persona oserei dire ipersensibile. Un sogno un rumore troppo forte o una parola possono mettermi molta ansia..... con lui vivo male questo mio aspetto, perchè lui lo percepisce come tratto infantile e poco maturo. Ho molti problemi personali, per cui lui mi sta vicino a modo suo, ma ciò vuol dire nessuna parola di conforto o abbraccio o contatto. Vuol dire approccio razionale e freddo ai problemi. Lontano dal mio modo di essere.
Il mio incubo è che vorrei riuscire ad andare via..... ma mi sento bloccata qui come se avessi un'ancora di 1 quintale legata alla gamba. Forse non troverò risposte qui, ma qualche spunto concreto su cui farmi forza e ragionare.
Grazie a tutti