salve, mi chiamo Valerio, ho 18 anni compiuti da poco, e ho un problema molto serio con il mio carattere e soprattutto la mia personalità. A ottobre dello scorso anno ho avuto un infortunio grave e siccome ero un culturista, ho passato circa 5 mesi a casa senza allenarmi e senza uscire dato che avevo pure scuola. In tutto questo a dicembre mia nonna è stata ricoverata in ospedale e io stavo veramente tanto male. Ho dimenticato anche un altro aspetto: ho rotto con la mia ragazza ad agosto scorso, e dopo lei non sono riuscito a trovare nessuna ragazza che mi piacesse come lei. Ritornando al discorso di prima, mio nonno mori un giorno prima del primo lockdown, e sono stato 3 mesi in casa, e dopo questo periodo, non ho più trovato me stesso. Non ho più trovato la persona che ero, ero un ragazzo troppo stravagante, simpatico con tutti, sempre solare e mai triste, e se lo ero non lo facevo neanche notare. Invece adesso non mi va di far vedere i miei sentimenti alle persone, sono sempre scontroso e 24/7 triste, tranne quelle poche volte in cui mi concedo delle risate con i miei amici. Avrei da parlare per ore ed ore, ma scriverò in caso dopo una vostra risposta.
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6 NOV 2020
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Caro Valerio,
mi sembra come se negli ultimi mesi tu non ti riconoscessi in quello che provi e in come ti mostri. Come se ti fossi ritrovato ad indossare degli abiti finora sconosciuti, e ti stia chiedendo se appartengono realmente a te o a qualcun altro. E questa sensazione di spaesamento ti provoca preoccupazione, un po’ come se ti stessi chiedendo “ma rientrerò mai in quegli abiti conosciuti, nei quali mi piacevo tanto e mi sentivo tanto a mio agio?”. Mi sembra tu abbia vissuto, e stia vivendo, davvero molte esperienze faticose e stressanti per chiunque da affrontare. Inserite inoltre all’interno del periodo emergenziale e anormale che stiamo vivendo, può accadere che alcune di queste emozioni non trovino di fatto lo spazio ed il tempo necessari per essere elaborate, mentre con altre ci troviamo volenti o nolenti ad interfacciarci forzatamente, più di quanto vorremmo o fossimo abituati a fare. Stai sperimentando tutta una serie di esperienze ed emozioni che da un lato fanno parte delle crisi tipiche degli eventi di vita (essere lasciati o lasciare, lutti, incidenti etc), da un altro lato appartengono all’eccezionalità del periodo emergenziale (lockdown, timore e rischio di infettarsi ed infettare, riduzione della vita e in parte del supporto sociale), e da un altro lato ancora appartenenti alla tua fascia d’età, in bilico tra l’adolescenza e l’età adulta (esperienze e sentimenti nuovi, dubbi e preoccupazioni sulla propria personalità ed identità). Ognuno di noi reagisce a queste esperienze con modalità e tempi diversi, dunque è essenziale sapersi dare tempo e legittimare anche l’esistenza di parti di noi che ci vanno un po’ “scomode”. Sicuramente sarebbe d’aiuto avere un sostegno sociale con cui potersi aprire completamente su ciò che senti e su ciò che stai vivendo, per trovare comprensione ed ascolto ed allentare così, almeno in parte, i tuoi vissuti di estraneità e sofferenza.
6 NOV 2020
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Gentile Valerio, mi dispiace per quello che ha vissuto e non posso che confermare i consigli della Collega. Per quanto siamo dispiaciuti, questa rubrica non funziona come un botta e risposta, ma serve solo come primo orientamento. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini
6 NOV 2020
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Gentile Valerio,
Sono successe tante cose, piccoli e grandi traumi come perdite di relazioni, lutti, perdita di te stesso come personalità solare ed estroversa. E’ necessario elaborare questi vissuti e superare la fase critica, con accanto una persona che ti ascolti e sappia comprenderti. Le emozioni negative come tristezza, scontrosità, chiusura, irascibilità possono essere la spia di un vissuto depressivo più o meno evidente conseguente a ciò che ti è capitato. E’ possibile stare meglio, richiedi una consulenza psicologica breve,
I miei migliori auguri
Dr.ssa Donatella Costa
6 NOV 2020
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Gentile Valerio,
il Valerio che rallegrava i suoi amici e che non voleva farsi vedere triste non sembra tanto dissimile da quel Valerio che non gradisce mostrare i propri sentimenti ora che questi sono spesso affini alla tristezza. Sono cambiate le cose intorno a lui, degli avvenimenti lo hanno provato, un infortunio ha bloccato i suoi progetti di cura del fisico e reso più difficili tutte le normali attività quotidiane. Ora si tratta di elaborare e superare i pesanti accadimenti, i lutti subiti, compreso quello sentimentale, ritrovare una nuova progettualità. Henry Ford disse: "gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta", così lei ora si trova ad avere gli occhi fissi sugli ostacoli. Rivolgersi ad un esperto può aiutarla a lavorare per obiettivi, spostando gradualmente gli occhi verso nuove mete, verso nuove progettualità di vita, elaborando e superando quegli ostacoli che ha trovato sulla sua strada.
Le faccio tanti auguri
Dott. Giovanni Iacoviello
5 NOV 2020
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Caro Valerio, purtroppo i diversi eventi che sono accaduti in questo ultimo periodo ti hanno provato tanto. É come se ancora non avessi elaborato le diverse perdite e traumi che hai subito (il nonno, la nonna in ospedale, la ragazza). Tutto questo é rimasto in te ed é necessario, per ritrovare la serenità che manca, che tu lo tiri fuori con l'aiuto di uno psicologo. Affidati ad un aiuto professionale che accolga i tuoi vissuti di sofferenza, per superare questo momento cosí difficile per te.
Buona fortuna e tranquillità.