Problemi sentimentali, consigli?

Buongiorno Francesca
allora... a mio parere non mi sembri selettiva ma "rigida"; cerchi una persona giusta per te, il che è sicuramente condivisibile per certi versi, ma a mio parere nei rapporti con gli altri bisogna mettersi in una posizione di accettazione del diverso poiché questo è il sale della vita. Quando si sta insieme è la coppia che conta non il singolo; la coppia, quando funziona, riesce a tenere conto dei bisogni di tutti e due e qualche volta quando ciò non è possibile e si vive una frustrazione; tale frustrazione deve essere oggetto di interrogazione e bisogna ricercarene il senso e non lasciarla lì inerte. Ma le coppie non sono 1+1, ma sono una realtà terza qualcosa di diverso unico e irripetibile. Sembra che tu abbia paura di annullarti nella coppia e di "perdere te stessa"; la coppia ha una capacità trasformativa verso cui bisogna disporsi con animo aperto. Non è che gli altri si debbano adattare ai nostri modelli precostituiti ma piuttosto bisogna porsi in una posizione per cui è possibie vivere un rapporto con consapevolezza ma non pensare che la persona non sia "adatta alla tua idea " allora si sperimenta un fallimento.
Prendo in considerazione alcune cose che scrivi; per analizzare alcune idee implicite nel tuo modo di ragionare così come emerge dal tuo messaggio.
Il concetto di "valerne la pena", da te scritto implica che in amore si soffre ("pena") e che bisogna sopportare; ma l'amore è scelta non obbligo; ragiona un pò su questo per cercare di capire da dove emerge questa idea che amore e pena sono connesse per te.
Ancora: "per cui ho sempre evitato di cedere alle avance di chi non mi interessava". Questo mi sembra un atteggiamento corretto verso te stessa e implica una idea di amore come cosa preziosa che va vissuta con sentimento e pienezza.
"Ogni volta mi viene da pensare, sarebbe un buon compagno per la vita? Mi consentirebbe di vivere una vita serena?" In questa frase emerge quasi come se cercassi qualcuno che ti salvi da una valle di lacrime o anche il principe azzurro, non un principe azzurro. Nella tua vita ci potrebbero essere tanti principi azzurri e non necessariamente per la vita.
"Sono stufa di sentirmi dire che l'uomo giusto arriverà". Chi lo dice che arriverà? può essere anche che non arrivi e allore che fai? prima di tutto, a mio parere non è che bisogna mettersi alla ricerca, poichè questa non è la soluzione ma il problema; più cerchi più non trovi esattamente quello che cerchi. Ricordo sempre la frase di uno psicoanalista che a proposito dell'attesa del principe azzurro diceva che la fanciulla deve riuscire a svegliarsi dal sonno anche da sola, cioè trovare prima delle soluzioni dentro di sè e poi disposri verso l'altro da sè.
Quindi Francesca, in questa fase per te di formazione verso l'individuazione per diventare quello che sei o vuoi essere, qualcosa di unico, cerca di abbattere quella "bara di cristallo rigida" che avvolge la principessa in attesa del principe azzurro ma disponiti all'esperienza con animo aperto e disponibile senza cercare di anticipare troppo la vita (eccessive aspettative) ma viverla appieno cioè anche fuori dai alcuni schemi limitanti.

sono a disposizione per chiarimenti.
cordiali saluti
dott. Giuseppe Esposito
Psicologo e Psicoterapeuta