Salve. Sono una ragazzo di 20 anni ed ho iniziato da più o meno 5 mesi il mio primo vero e proprio lavoro. Volevo tanto un lavoro perché volevo andare a convivere con il mio ragazzo e quindi cominciare a mettermi qualche soldo da parte. Il mio primo giorno di lavoro sono tornata a casa piangendo senza neanche spiegarmi il perché fino ad andare a dormire e risvegliarmi praticamente ancora piangendo e con gli occhi gonfi. I turni di lavoro sono fatti da 8 ore cioè dalle 12 alle 21 togliendo un'ora di pausa, oppure dalle 8 alle 14 che però ti capitano solamente nell'arco di una settimana una volta, massimo 2 e poi un riposo quindi sono maggiormente chiusure. I giorni seguenti sono andata sempre quasi piangendo a lavoro e adesso che sono passati 5 mesi non è cambiato nulla anzi, la situazione è peggiorata ho l'ansia tutte le sere prima di andare, la mattina quando mi alzo, appena vedo l'entrata del posto di lavoro,
durante il lavoro e anche quando torno a casa. Vivo sempre in ansia, mi viene da piangere mi fa male lo stomaco sto tutti i giorni male. Questo lavoro non mi piace, non mi piace il contesto, non mi piacciono le persone, non mi piace come organizzano le cose, non mi piacciono i turni non mi piace niente... tante volte ho cercato di spiegare quello che provo ma io so che non riescono nemmeno ad immaginare lo schifo che provo nei confronti di questo lavoro e di quelli che ci lavorano, ne tantomeno il dolore che provo. Tante volte spero quasi di farmi male in modo da poter stare a casa e prendermi magari la malattia. Questo lavoro mi limita in tutto passo tutta la mia giornata li dentro (fosse una cosa che mi piace) il tempo non mi passa mai mi sembra di stare 24h li dentro le persone sono odiose a parte qualcuna, ti trattano come fossi un oggetto
e ovviamente ormai con il mio ragazzo riusciamo a vederci soltanto una volta a settimana. Tante volte cerco di "parlare" con me stessa e cercare di autoconvincermi provare ad andare con il sorriso, che non sono queste le cose per cui devo piangere tutti i giorni ma tutto ciò è inutile per tutto quello che ho dentro quando sono li. Quando ne parlo anche con i miei mi dicono che la decisione spetta a me ma che ovviamente non posso permettermi di fare le cose che faccio adesso con il mio stipendio. Vorrei licenziarmi all'istante ma voglio al più presto andare a vivere con il mio ragazzo, lui lavora e io mi sto mettendo da parte i miei soldi proprio per questo. Ma parlando anche con lui mi dice che se una cosa mi fa stare così tanto male, perché mi vede quanto soffro, dovrei lasciare stare e cercarmi un lavoro che possa piacermi come fare l'estetista e fare dei corsi che è una cosa che mi piacerebbe tantissimo fare. Ecco la mia unica paura è che una volta licenziata non riuscirei più a trovare lavoro, oppure ritrovarmi in un altro lavoro che mi fa stare male come adesso anche se so sia quasi impossibile e non riuscire mai ad esaudire questi miei sogni di andare a vivere con il mio ragazzo e di fare veramente le cose che mi piacciono. Non so cosa fare so soltanto che sto veramente male...
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26 APR 2021
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Cara Nene,
da quello che racconti emerge chiaramente la sofferenza che ti provoca questo posto di lavoro. La cosa che sarebbe interessante approfondire è come mai già il primo giorno sei trnata a casa piangendo, avevi un'aspettativa completamente diversa? In ogni caso se questo lavoro compromette in maniera così importante la tua vita privata e il tuo benessere il consiglio che mi sento di darti è quello di cambiare. Certo, sarà difficile trovare un posto di lavoro "perfetto", dui cui ti piace tutto dalla A alla Z ma certamente, vista la situazione in cui ti trovi, probabilmente sarà facile che tu vada in meglio. Se rimani in questo posto di lavoro non lo saprai mai e le cose non cambiaranno.
Se dovessi avere bisogno di un ulteriore confronto sono disponibile anche online.
In bocca al lupo!
27 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima, da quanto scrivi si capisce che hai l'obiettivo di intraprendere una convivenza con il tuo ragazzo e che per farlo ti occorrono i soldi che guadagni grazie ad un lavoro che però vivi molto male. Ho capito che di questo lavoro non va bene niente. Non si salva niente. Non vanno bene gli orari, non vanno bene le persone, ecc. Se lavori come dipendente è così. Altrimenti dovresti scegliere un lavoro in cui ti gestisci da sola, dove puoi lavorare su appuntamento, ma per farlo devi prima prepararti, fare dei corsi...e questo richiede tempo e forse anche mettere da parte per il momento, l'idea di andare a convivere. Insomma non si può avere tutto. Occorre fare una scelta. Un caro saluto,d.ssa Antonella Ricci
27 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Irene
Dalle sue parole emerge tutto il suo disagio e la sua voglia di essere indipendente, il lavoro però non è solo un modo per avere un'indipendenza economica ma contribuisce a definire la nostra identità e il ruolo sociale. Passiamo a lavoro la maggior parte del nostro tempo, ecco perchè è importante svolgere una attività che sia appagante e dove ci sentiamo a nostro agio, non deve pensare che tutti i lavori siano fonte di ansia e di sofferenza, probabilmente ha solo scelto quello sbagliato. Si dimetta e cerchi qualcosa che le piace, verso cui si sente portata e vedrà che il lavoro non sarà più un peso ma uno stimolo al miglioramento continuo. Se dovesse avere difficoltà mi può contattare e possiamo provare a capire insieme su cosa vorrebbe orientarsi.
Un caro saluto
Dott.ssa Mariagrazia Stabile (Salerno e online)
27 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Irene,
alla luce del malessere e della sofferenza che emerge dalla tua esperienza lavorativa, il mio suggerimento è di volgere il tuo impegno altrove; l'autoconvincimento forzato non porta da nessuna parte e sorridere senza provare in realtà alcuna soddisfazione non modificherà mai il tuo reale stato d'animo. Hai bisogno di sperimentare stimoli che per te siano motivo autentico di scoperta delle tue capacità ancora inespresse. Coraggio, cerca il tuo posto nel mondo credendoci davvero e lo troverai.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
26 APR 2021
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Gentile Nene,
comprendo il suo desiderio di convivenza con la persona che ama, il quale comporta inevitabilmente la decisione di intraprendere una carriera lavorativa, cosa che giova anche alla propria autostima e soddisfazione personale! Ciò però si verifica nel momento in cui il lavoro è appagante sotto tutti i punti di vista. Al contrario, si presentano situazioni come quella che Lei descrive, caratterizzate da ansia anticipatoria legata al pensiero dell'inizio della giornata lavorativa e malessere psicofisico. Infatti, il benessere sul posto di lavoro è direttamente collegato con il benessere psicologico e fisico di una persona. Leggo piacevolmente che il suo ragazzo La supporta in questa situazione, e un percorso psicologico La aiuterebbe ulteriormente a prendere una decisione per il suo (e solo suo) bene. Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Erica Simoni
26 APR 2021
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Gentile, é entrata in un circolo vizioso caratterizzato da vissuti negativi che non Le permettono di trovare le risorse per svincolarsi dal malessere che prova. Le consiglio di farsi supportare psicologicamente in questo periodo delicato e cosí facendo riorentarsi ed investire SUL Suo benessere.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.