Buongiorno ho 31 anni...da poco è venuto a mancare anche io padre.. sul lavoro ero " Capo squadra/referente" gestivo lamentele Ecc telefonate notturne, sempre disponibile lavoravo anche 10/12 ore, a dicembre ho fatto i miei 10 Giorni di ferie, ( in 4 anni di lavoro ne ho fatti solo 20 giorni di ferie) sono tornato e mi hanno detto che non svolgevo bene il mio lavoro e mi hanno declassato e in più mi hanno minacciato di lasciare a casa, ora non mi contano più per fare straordinari o lavori extra, mi fanno fare lavori pesanti ed ad altri no, appena arrivo a lavoro soffro di dissenteria e a casa no, ho sempre mal di testa, faccio fatica a concentrarmi la in generale, i mi sento sempre stanco, e ovviamente la voglia di lavorare è calata. Mi sono accorto anche che sono più nervoso del solito con le persone in generale, qualcuno ha qualche consiglio da dare? Grazie
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31 MAR 2023
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Buonasera,
Non è mai facile accettare di retrocedere, soprattutto nei casi in cui si ha la coscienza "pulita"; sembra che lei si sia dedicato tanto a questo lavoro e non si senta adeguatamente ripagato, vivendo l'intera situazione con molto disagio e rammarico che, inevitabilmente, la conducono a vivere male la sua situazione attuale con un calo considerevole di entusiasmo. A questo si aggiunge il dolore e il dispiacere legato ad una perdita importante come la sua e al conseguente periodo di lutto: l'intera situazione sembra essere talmente stressante da averle causato ulteriori sintomi che, a lungo andare, non fanno che allontanarla sempre di più dai suoi obiettivi. La terapia individuale potrebbe aiutarla a capire il vero motivo che si nasconde dietro questi sintomi e dietro la scelta di declassarla, aiutandola anche ad affrontare questo lutto con più serenità. Si andrà a ricercare e attivare risorse personali che potrebbero condurla a dimostrare il proprio valore a sé e, di conseguenza anche agli altri.
Resto disponibile per ulteriori chiarimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi
1 APR 2023
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Caro Taketo,
la cosa più evidente è che devi cambiare lavoro. Lo capisco che oggi non è facile, ma il lavoro occupa la maggior parte del tempo a nostra disposizione dunque è importante farlo bene e con soddisfazione. Cerca magari in ambiti affini al tuo attuale lavoro. Non prendere scorciatoie per risolvere i problemi tipo farmaci o porcherie del genere, devi solamente trovare la tua dimensione.
Se trovi difficile farlo rivolgiti ad uno psicoterapeuta anche solamente per una consulenza.
Se lo desideri, fammi sapere come si svolgono le cose nella tua vita.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
31 MAR 2023
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Gentile Takezo,
probabilmente lo stress che sta affrontando per i problemi sul lavoro e per il recente lutto spiegano i suoi sintomi e disturbi psicosomatici.
Occorrerebbe comunque approfondire se le lamentele riguardanti il suo lavoro e il conseguente demansionamento sono motivate e lecite oppure no.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla sia ad elaborare l'evento del lutto che ad acquisire strategie utili per far valere i suoi diritti.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
31 MAR 2023
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Caro Takezo,
si stanno presentando nella sua vita una serie di cambiamenti dolorosi da gestire e anche il suo fisico comincia a risentirne, rendendo il tutto ancora più difficile.
Dalle sue parole traspare il senso di smarrimento che vive.
Ha perso suo padre e, oltre a questo, si è trovato ad affrontare una situazione a lavoro che non si aspettava.
Era "capo squadra e referente", lei sentiva di svolgere bene il suo compito, era sempre disponibile, anche la notte e invece le hanno detto che non era così.
In tutta risposta è stato declassato e hanno minacciato anche di non farle fare più nemmeno questo.
Continuare a pensare a quello che "non è più" e "non fa più" a lavoro non la sta aiutando.
Trovarsi tutti i giorni a fare qualcosa che le ricorda tutte queste ingiustizie peggiora e alimenta il suo malessere, innescando un circolo vizioso.
Potrebbe forse provare a concentrarsi sul cercare un nuovo lavoro, ad esempio.
Qualcosa che le restituisca quel senso di competenza e soddisfazione che ora le manca.
Provi a crearsi una via d'uscita da quell'ambiente.
Sarebbe anche utile capire come mai questo cambio di ruolo abbia influito così tanto, cosa pensa sul fatto di non ricoprirlo più.
Ma questo richiederebbe un lavoro più complesso, se si sente pronto ad affrontarlo resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
31 MAR 2023
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Buongiorno
Penso che lei abbia subito un trauma dalla morte suo padre.
E questo lo abbia fatto cadere in ansia e in depressione
Per quanto riguarda il suo lavoro, mi sembra che lei subisca il Mobing. Le consiglio di rivolgersi alla ASL dal medico del che si occupa di Mobing.
A lei consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per superare le sue problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
31 MAR 2023
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Buongiorno,
le esprimo tutta la mia vicinanza e comprensione per il periodo di lutto e cambiamento lavorativo che si trova ad affrontare.
Il suo corpo, attraverso dei sintomi fisici quali il mal di testa, disturbi intestinali, difficoltà di concentrazione, la sta sollecitando a fermarsi e prendersi cura del suo vissuto emotivo. Intraprendere un percorso di terapia individuale le sarà utile in questo.
I miei migliori auguri.
31 MAR 2023
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Gentile Takezo,
ha subito e sta subendo quantità di stress molto forti, oltre al lutto che l'ha recentemente colpita. Ha tutta la mia vicinanza e il mio sostegno e, a mio avviso, il primo passo da compiere è quello di elaborare le emozioni di tristezza e di rabbia, conseguenti a queste vicende. Solo dopo aver fatto ciò, sarà possibile, con l'aiuto di un professionista, creare delle strategie, su misura per le sue esigenze, per affrontare le situazioni intorno a lei e per riappropriarsi della sua serenità.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
31 MAR 2023
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Gentile Tazeko, le faccio le mie condoglianze per la perdita di suo padre. Comprendo come la sua situazione lavorativa sia passata dall'essere soddisfacente e appagante ad essere una situazione in cui prevale un forte stress e senso di frustrazione. Quello che sta sperimentando sembra essere un periodo di forte stress correlato all'ambiente di lavoro che si manifesta con una sintomatologia sia fisica che mentale; tali reazioni sono conseguenza di richieste lavorative eccessive e che non rispecchiano le sue mansioni e le sue capacità. Mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale per cercare di comprendere meglio cosa le accade in tali situazioni e trovare le giuste strategie che le possano permettere di gestire le richieste sul lavoro. Il percorso di terapia le potrebbe essere utile anche per affrontare la perdita di suo padre nel caso questo sia per lei fonte di sofferenza.
Resto a diposizione per ulteriori informazioni.
Un saluto, Dott.ssa Ferraro Francesca
31 MAR 2023
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Buongiorno.
Dalla sua lettera si evince la grande difficoltà e lo stato di stress che lei sta attraversando.. Leggendo le sue righe ho immaginato che lei sia una persona abituata, in modo pressoché automatico, a dare tanto e ricevere poco, e nonostante ciò, nonostante il mancato riconoscimento lei non si tiri mai indietro e continui a dare raggiungendo lo stato in cui lo iato tra le due dimensioni diventa insostenibile. E anche il corpo inizia a manifestare dei sintomi, il livello di frustrazione aumenta poiché nonostante il grande impegno non è stata restituita neanche una briciola di ciò che lei ha messo in campo. Probabilmente sta vivendo questo momento, in cui tutto diventa più doloroso a causa del lutto del padre, che crea un'altra mancanza e sofferenza.
La invito a riflettere sulla possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia per l'elaborazione del lutto e per affrontare questo suo meccanismo, se si riconosce in esso, affinché lei possa trovare in se stesso il giusto equilibrio tra il mettersi in gioco e ricevere qualcosa in cambio. Non siamo dotati di risorse infinite, siamo esseri in relazione e abbiamo bisogno anche di essere rispecchiati per poterci nutrire e ricaricare. Anche lei ne ha il diritto.
Mi auguro che lei possa quanto prima stare meglio trovando un assetto nuovo tra le varie parti in conflitto.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso
31 MAR 2023
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Ciao, mi dispiace molto per la perdita di tuo padre e per le difficoltà che stai affrontando sul lavoro. La tua situazione sembra molto stressante e capisco che ti stia chiedendo come gestire tutto ciò che sta accadendo nella tua vita. Vorrei suggerirti di considerare l'idea di iniziare una terapia individuale per aiutarti ad affrontare i tuoi problemi emotivi e lavorativi. In terapia, potremmo esplorare le emozioni e le sensazioni che stai sperimentando, come il mal di testa, la fatica e la difficoltà di concentrazione, e come queste sensazioni possano influenzare il tuo benessere emotivo e fisico. Inoltre, potremmo lavorare insieme per sviluppare strategie per gestire lo stress e per comunicare con i tuoi superiori in modo efficace, in modo da poter affrontare le sfide che stai incontrando sul lavoro. In terapia, potresti anche esplorare come elaborare la perdita di tuo padre e come gestire il lutto. Potremmo lavorare insieme per sviluppare strategie per affrontare i pensieri e le emozioni legate alla tua perdita e per trovare modi per ricordare e onorare tuo padre. Infine, voglio sottolineare che la decisione di iniziare una terapia individuale è una scelta personale e deve essere fatta con calma e attenzione. Ti incoraggio a riflettere su come ti senti riguardo alla possibilità di iniziare una terapia individuale e ad esplorare tutte le tue opzioni. Se deciderai di iniziare una terapia, sappi che sarò qui per sostenerti in questo percorso e per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.